•Io Non Ti Lascio•

CHAPTER 6

Aurora Pov's
Piove e io e Chiara iniziamo a correre quando ad un certo punto sento una mano che mi afferra il polso e non riesco più ad andare avanti. Inizio ad urlare ma qualcuno mi tappa la bocca e mi gira. É Andrea. Gli dico:" cazzo vuoi?", lui mi fa:" Ehi scusa che cosa ti ho fatto guarda la prossima volta ti lascio correre sotto la pioggia come una stupida." Lo fulmino con lo sguardo:" e Chiara? A lei non hai pensato? E poi cosa te ne frega di me? Ieri eri tanto gentile e oggi non mi hai manco salutato" lui ribatte:" ah, mi scusi signorina Aurora le porgo le mie più sentite scuse per non averla salutata questo pomeriggio. Ecco cosi va bene?" Mi giro dall'altra parte e con le lacrime agli occhi gli dico:" sei solo uno stronzo menefreghista, vaffanculo, sono passati 3 anni e tu non sei cambiato." lui sembra non capire:" 3 anni ? Da cosa?" io mi giro verso di lui con le lacrime che mi rigano il viso e gli urlo:" TU NON RICORDI CHE 3 ANNI FA MI HA SPEZZATO IL CUORE, MI HAI GIUDICATO PICCOLA, INFERIORE. SONO 4 FOTTUTISSIMI ANNI CHE IO TI AMO E TU, TU NON HAI FATTO ALTRO CHE DIRMI CHE NON TI CONOSCEVO. BEH ORA TI CONOSCO. SEI UN RAGAZZO FREDDO, SENZA CUORE E NON TI IMPORTA NULLA DI ME E DI NESSUN'ALTRA RAGAZZA." con il trucco colato, tremante e disperata inizio a correre via per cercare Chiara quando lui mi prende:"LASCIAMI. DEVO TROVARE CHIARA!" lui mi guarda e mi dice:"e se invece l'unica cosa che mi importasse in questa vita fossi tu?" e detto questo mi bacia. E non é un bacio qualunque. É uno di quei baci che vorresti che non finissero mai, finalmente quelle sue stupende labbra si erano posate sulle mie. E finalmente, mi amava. Pioveva, ma a noi non importava. Sentii il telefono vibrare nella tasca, ma eravamo solo noi due e nessun altro e niente e nessuno poteva interrompere quel momento. Alla fine di quel bacio restiamo abbracciati e non sento più il freddo, perché solo la sua presenza mi scalda. Lui dopo alcuni minuti mi dice:" Forza, dobbiamo cercare Chiara" mi stacco da lui con il suo profumo che ancora invade le mie narici. Ci mettiamo in cammino abbracciati l'uno all'altro e ci avviamo perché per noi c'è tempo, ma con questa nebbia chissà dov'è Chiara.