Mamma<dove vai??> mi chiede ancora a terra che piange
<da lei> le rispondo messo nelle sue stesse condizioni.
Scendo le scale,e non preoccupandomi dei fulmini,tuoni e pioggia,iniziò a correre verso l'ospedale,nonostante si trovi abbastanza lontano...ma non mi interessa.
Devo andare da lei.
Se solo non le avessi parlato in quel modo.
Se solo non fossi così geloso.
Se solo non avessimo litigato per una cosa così banale...
Ora lei sarebbe qui tra le mie braccia.
X<stai attento>
X<non correre>
X<è rosso>
X<ma sei cretino?>
X<ragazzo fa freddo>
X<ragazzo ti ammalerai>mi gridano le persone,ma non ci faccio caso.
Le gambe stanno per cedere; fino ad adesso,ho rischiato di cadere almeno 30 volte.
Arrivo davanti all'entrata,tutto fradicio.
Entro
Infermiera<non può entrare così bagnato> mi sgrida
<non mi faccia la predica. Mi dica dove si trova Celeste...Celeste Colosso> dico e evidentemente ha capito,dato che va verso la reception dicendomi di seguirla
Infermiera<stanza 49. È in un coma,ancora indecifrato>dice e io corro verso la stanza.
Busso...ma che cazzo busso,se non mi può rispondere??
Entro,e la trovo sul lettino...ancora una volta.
Speravo che l'unica volta in cui avrei dovuto vederla sul lettino,sarebbe stato quella volta in cui avrebbe partorito i nostri figli...e non perché abbiamo litigato.
Quanto è bella.
Mi siedo accanto a lei e le prendo la mano.
È fredda...più fretta del solito.
È orribile vederla messa in queste condizioni.
<ehy piccola> dico come se potesse sentirmi
<sei bellissima>
<ti chiedo scusa. Ho esagerato con le parole. So che è troppo tardi,e che molto probabilmente non mi ascolterai nemmeno...ma lasciami credere che è il contrario.
Sei ghiacciata...e non lo sei mai stata...né di pelle e ne di cuore.
Hai sempre avuto il cuore caldo...sempre pronta a perdonare,e tornare ad amare chi ti ha fatto un torto,o nel mio caso anche più di uno.> dico e delle mie lacrime cadono sulla sua mano
<ti prego svegliati. Ho sbagliato,e me ne sono reso conto.
Non voglio perderti. Non posso stare senza di te. Ti prego dimmi qualcosa,anche un insulto,purché siano delle parole dette da te.
Ti prego,apri quei occhioni grigi tempesta,e falli incastrare nei miei.
Ti prego,svegliati.
Non posso sopportare,di vederti in queste condizioni,e pensare che è colpa mia.
Ho bisogno di vederti sorridere.
Non ci vado più lì. Non posso lasciarti. Mi sono reso conto,che tutto questo è davvero una cavolata.
Un lavoro,non può metterci in crisi.
Il lavoro non è importante quanto te.
Il lavoro non è importante quanto il nostro matrimonio.
Il lavoro può anche andare a farsi benedire...devo rimanere al tuo fianco.
Anche questa volta l'ho combinata grossa...e lo ammetto.
Sei tutto ciò che ho. Tutto ciò che è realmente importante.
Non mi lasciare. Un incidente non può distruggere tutto ciò che abbiamo costruito.
Io e te abbiamo ancora tanto da fare.
Da vivere.
Da esperimentare.
Da provare.
Da sorpassare.
Da combattere.
Non puoi lasciarmi da solo con un destino che non mi appartiene...o non del tutto.
Sii forte. > dico continuando a piangere,bagnandole la mano,mentre le accarezzo i capelli.
Infermiera<mi scusi,ma ci sono delle persone qui fuori che dicono di essere dei parenti. Possono??> chiede e io annuisco...vedendo entrare tutti
Priscilla<o mamma mia> dice scoppiando in lacrime.
Eh sì,è in brutte condizioni: ha ferite ovunque,lividi,tagli,"lacerazioni",bruciature...ma per me rimane lo stesso bellissima.
Tomas<come cazzo è successo??> chiede anche lui in lacrime mentre guarda la sorella.
Gli faccio cenno,in modo che capisca che glielo racconto dopo.
Mi sento malissimo.
Esco un'attimo dalla camera,e respiro profondamente appoggiato al muro.
Vedo uscire Tomas,che mi guarda in cagnesco...e non posso biasimarlo.
Per quanto la colpa è stata anche sua,ma la maggior parte è mia.
Tomas<adesso tu mi dici come cazzo hai fatto a farla ridurre in questo stato> ordina,e per il tono che ha usato mi verrebbe voglia di spaccargli la faccia,ma lascio perdere...infondo me lo "merito"...insomma ha pienamente ragione a utilizzarlo.
Così mi metto a spiegare,e vedo che si scioglie un po' di più,e si toglie quel l'espressione da cane infuriato.
Tomas<ma è mai possibile che accade tutto a voi due??> chiede sbattendo le mani al muro,e io abbasso il viso continuando a piangere
Tomas<potrebbe non svegliarsi. Tu dimmi come farò?? Come farò senza la mia ragione di vita fin da quando siamo piccoli?? Come farò senza poter vedere quel sorriso,che tanto mi è servito?? Come farò senza mia sorella?? Come farò senza poterla poter abbracciare?? Come farò senza poter avere uno dei suoi sguardi,che riserva solo per te,e per me?? Come farò senza poter avere l'unica persona che mi è sempre stata accanto?? Come farò senza la mia sorellina,quella che ci è sempre stata,quella che mi ha ascoltato,quella che tutti vorrebbero.
Non posso vivere senza di lei. È mia sorella cazzo.> dice iniziando a piangere,facendomi sentire ancora più uno schifo
<che pensi?? Che io ne sia felice?? Secondo te,io sono felice di perdere l'unica ragione di vita che ho?? Secondo te sono felice dell'idea di non poterla più vedere?? Secondo te sono felice dell'idea di non poterla più baciare?? Pensi che io sia felice,che lei sia in quelle condizioni?? Pensi che io sia felice nel non poterla più abbracciare?? Nel non poterla più guardare in quei occhi tempesta?? Nel non poterla più avere al mio fianco?? Nel dovermi sentire in colpa a vita?? Nel non poter più sentire la sua voce?? Nel non averla più.
Io senza di lei non vivo. È l'unica cosa che mi tiene in piedi. È il mio stelo.
Adesso è come se,una parte di me si sia spenta...e quella rimasta lotta,per spegnersi o rimanere accesa.
Non voglio che se ne vada. Ho bisogno di lei,più di qualsiasi altra cosa.
Solo con lei posso essere felice...perciò,non pensare che io ne sia felice.
Non è facile,vedere la donna della mia vita in quelle condizioni,che non potrebbe più risvegliarsi.
Non mi venire a dire,che è colpa mia,perché lo so...e mi basto già da solo.> dico quasi urlando,con la voce rotta dal pianto,e le lacrime che non cessano di scendere.
Tomas mi guarda per poi entrare dentro.
Striscio sul muro,fino ad arrivare col sedere per terra.
Mi accascio,e piango...come non ho fatto mai.
Ho paura.
Ho paura di perderla.
Non riesco a spiegare come mi sento.
È la cosa più brutta che ti possa succedere.
L'unica persona,al mando,che ami più di tutta la vita,forse non si risveglierà più.
Perché a lei??
Non è gia bastato tutto quello che ha passato??
Perché deve soffrire sempre??
Forse,è vero che nonostante il nostro amore,noi due non siamo destinati a stare insieme.
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Vedo uscire tutti dalla stanza.
Priscilla viene verso di me e mi abbraccia.
Forte.
E mi sento le spalle bagnate...sta piangendo.
Si stacca e mi guarda negli occhi
Priscilla<si riprenderà. È forte. Ma tu stalle accanto> dice
<lo farò > dico e mi riabbraccia.
A quanto pare,nessuno è arrabbiato con me...tranne me stesso.
Se ne vanno,perché non possono rimanere.
Entro nella stanza,e mi posizioni accanto a Celeste con le sue mani tra le mie
Infermiera<vuoi...> la blocco
<non voglio niente> dico e la vedo annuire e uscire dalla stanza.
Le bacio la mano,e mi addormento col mal di testa,continuando a piangere.
~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.
Ok.
È passata una settimana,e non da segni vita.
Anzi,capita molto spesso,che le manca l'ossigeno,e se non fosse per i medici che sono sempre in allerta...molto probabilmente a quest'ora sarebbe già...già...bhe avete capito.
Naturalmente,io non mi muovo da qui,e questo l'hanno capito anche i medici,dato che mi hanno dato il permesso di portarmi il cambio qui,e farmi la doccia,qui senza mandarmi a casa.
Non la mollo un'attimo.
Durante la notte faccio gli incubi.
Urlo.
Piango.
Mi viene il fiatone.
È orribile.
Ora sono qui,che la guardo e le parlo.
Così,senza dire niente di interessante.
Non voglio pensare che non si risvegli più.
<piccola mia. Sai,non è male stare qui...!!> dico ridacchiando...ma all'improvviso,sento una stretta di mano...abbasso lo sguardo e trovo la sua mano,che stringe la mia
<oh mio dio>dico alzandomi e stringendola.
Mi metto difronte a lei,col viso
<ti prego. Svaligiati. Amore mio,svegliati. Forza> la continuo ad incoraggiare,mentre le lacrime iniziano a sgorgare
<forza. Devi farcela. Mi hai appena stretto la mano... .> dico e lei lo rifà
<ti amo.> dico...e solo ora mi accorgo,di non averglielo ancora detto in questi giorni.
Dette quelle sue parole,mi stringe la mano fortissimo...quasi mi fa male.
Sta cercando di svegliarsi
<ti amo. Devi riuscirci forza> continuo ad incoraggiarla.
Smette di stringermi la mano.
No.
Non può essere.
Non può aver smesso di lottare.
No.
No.
Non dirmi...no,non può essere
<ti prego piccola. Non puoi> dico cercando di fare qualcosa per non farla andare via.
Le macchine,iniziano ad andare pianissimo...
<aiuto,vi prego> urlo coreano fuori
Dottore<che succede>
<sta per spegnersi> dico e lui corre nella stanza...e inizia a farle delle manovre...non so cosa stia facendo,ma l'importante e che la salvi
Dottore<esca fuori> mi ordina
<no. Io rimango qui>
Dottore<esca fuori> ripete
<nooo. Perché devo uscire??> chiedo non capendo
Dottore<esca fuori. La prego> dice fermandosi e sento un lungo: biiiip,e poi basta.
<no,non può essere> dico accasciandomi a terra e scoppiando a piangere
Dottore<mi dispiace> dice uscendo.
<nooooooooooo> urlo.
No.
No.
È ancora no.
Non può finire così.
Non può essere finita.
Non è così che deve andare.
Lei si doveva svegliare.
Non è questo il nostro destino.
Come farò io??
Mi alzo e vado verso di lei.
Si è spenta.
Ha smesso di lottare.
Ha deciso di andarsene.
<no cazzo>
<non puoi essere morta>
<non puoi lasciarmi da solo.> dico e l'abbraccio,nonostante non lo possa sentire.
Piango addosso a lei,stringendola sempre più forte.
<ti ho amata. Ti amo. Ti amerò per sempre.
Non pensavo che sarebbe finita così...> dico
Celeste<eh infatti non finirà così > sento dire e stringermi.
Non è possibile
Sento le macchine ripartire con il classico e regolare: biip.
La sua stretta.
Le sue lacrime,e le mie.
Mi stacco e la guardo.
I suoi occhi,sono incastrati nei miei.
<mi sei mancata. Ho avuto tantissima paura di perderti>dico scuotendo la testa
Celeste<sono qui.> dice e io attacco le mie labbra alle sue.
Quanto mi sono mancate.
Morbide e carnose.
Le nostre lingue,danzano.
<ti amo> dico staccandomi
Celeste<non sai io>
<scusami. Ho davvero esagerato. Non pensavo niente di quello che ti ho detto,ero solo preso dalla rabbia e dalla gelosia> dico e lei scuote la testa
Celeste<questa volta è colpa mia. Sono io che ho esagerato. L'importante che ora abbiamo fatto pace...e che..bhe...insomma,il...>
<che il matrimonio si faccia ancora. Tranquilla. > sorrido e anche lei lo fa
<sei bellissima quando sorridi>
Celeste<una meraviglia...poi,anche conciata così sono proprio da passerella> dice nascondendosi
<si,assolutamente> concordo e lei sorride arrossendo.
Le sollevo il viso,e mi metto a guardarla negli occhi.
Non mi stancherò mai di farlo.Mi è mancata talmente tanto.
Mi sono spaventato a morte. Non poteva andarsene. Lei è troppo forte per mollare. Infatti ora è qui,che mi guarda e io guardo lei.
Forse finalmente felici."Tu sei così. Forte e fragile. Te ne sbatti,e poi di nascosto sei capace di piangere una notte intera"
Fine capitolo
Ciao a tutti e a tutte.
Ben tornati in un nuovo capitolo.
Spero vi piaccia.
L'ho fatto tutto interamente dedicato al Luca pov's anche perché,Celeste non poteva pensare e dire nulla.
So che,volete che arrivo al matrimonio...e infatti,non lo farò...cioè,ci saranno ancora un bel po' di capitoli,ma portate pazienza.
Mi scuso per glie errori.
Se vi può interessare,io e la mia collaboratrice della storia: what do you mean? Abbiamo pubblicato,il prologo,e a breve pubblicheremo il nostro primo capitolo.
Siamo arrivati a 1570 visualizzazioni,e sono strafelice.
Spero che vi sia piaciuto,vi amo,tanti baci..e...Ciauuuuuuuuu
~❤️~
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Dall'odio all'amore. (IN REVISIONE E DA MODIFICARE)
RomanceQuesta storia parla di due giovani, Celeste e Luca. Si odiano dal primo liceo. Molto diversi tra loro...ma con un'importante elemento in comune,che molto presto li unirà: l'amore. Celeste: 17 anni,capelli biondi con punte mosse,occhi grigi accesi,f...