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Fisso il vuoto. Mi capita spesso ultimamente. Anche se mi rendo conto che rimuginare sul passato sia inutile, non posso fare a meno di pensarci. Ma d'altro canto sono umana. Penso che gli esseri umani siano fatto per essere delusi. Ci carichiamo di speranze, sogni, e non facciamo altro che illuderci. E di conseguenza deluderci. E soffrire. Ci crediamo gli essere più intelligenti, ma non ci rendiamo nemmeno conto che tutta la vita sia una gigantesca illusione. Se invece prendessero le cose così come vengono, staremmo tutti molto meglio.
Mentre penso a tutto questo squilla il mio cellulare. È un numero sconosciuto.
"Pronto" rispondo freddamente.
"Ciao, sono Cameron. Ti va bene se ci vediamo tra un ora a casa mia per il progetto? So che è sabato ma è l'unico giorno libero che ho. Abito vicino alla biblioteca."
"Va bene,a dopo"
Mentre mi preparo penso al fatto che Cameron mi abbia rivolto più di 1 parola. Mi scappa da ridere e da piangere contemporaneamente pensando al fatto di dover passare un pomeriggio con una sorta di muto. Ma devo farmene una ragione.

Arrivo alla casa di Cameron.
Direi si possa definire una reggia.
È una villa a 3 piani con un giardino kilometrico e piscina.
Esito a suonare il campanello, ma mi accoglie subito una donna allegra e minuta "Ciao, tu devi essere Lexie, entra pure"
"Salve signora..."
"Roxanne, ma chiamami pure Roxy. Cameron ti aspetta in camera sua. Io sono qui se hai bisogno di qualcosa"
"Grazie mille" rispondo ammirando l'interno della villa. C'era una grande scala centrale affiancata da dei mobili antichi e delle stampe anni 80 a dir poco meravigliose.
Salgo intimidita per le scale e quando arrivo sul pianerottolo scopro che la metà del piano è adibita alla stanza del ragazzo taciturno che ho di fianco a scuola. Busso alla porta della camera e un suono mi invita ad entrare.
"Ciao" lo saluto con cautela
"Oh, ciao. Accomodati pure. Cosa pensavi di fare? Io pensavo di seguire la parte di programma del secondo quadrimestre. Almeno io so di cosa parliamo ahaha."
Rimango a dir poco stupita dal fatto che a) mi abbia rivolto la parola e b) abbia perfino fatto una battuta. Sarò stronza, ma è la verità.
"Si, va bene" rispondo ancora scioccata.

'Cause,after all, I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora