Quando mi sveglio sento un peso strano sullo stomaco. Apro lentamente gli occhi e quando le immagini diventano nitide capisco di avere addosso la testa di Cam. Non ho la più pallida idea di come sia finito qui. Davvero. So solo che è piuttosto imbarazzante. E come se non bastasse a me scappa la pipì! Maledetta tisana.
Come faccio ora a spostarlo senza svegliarlo?
Guardo l'ora sulla sveglia riposta sopra al comodino.
11.38
Oh mio dio.
Non è possibile.
Ma quanto abbiamo dormito!
''Cam! Svegliati! Devo andare a casa!"
Nessuna risposta.
"Cam!" Continuo ad urlare scuotendo lo. Ancora niente.
Secondo me è morto.
Lo scrolla ancora un po ed a un certo punto spalanca gli occhi e si tira su di scatto, facendo scontrare le nostre fronti
"Ahi! Che delicatezza! Buongiorno anche a te!"dico ridendo
"Scusa tanto ma mi hai spaventato!"
"Grazie, non ne volevi sapere di svegliarti!"
"Che vuoi farci, ho il sonno pesante" dice ridendo
"Oh, ho notato caro mio" affermo massaggiandomi la fronteScendiamo in cucina e prepariamo la colazione. Nel frattempo chiamo i miei genitori per avvisarli del fatto che sarei rincasata per l'ora di pranzo e che i genitori di Grace li salutavano molto. Almeno la mia copertura sarebbe stata più credibile.
Una volta finito ciò che Cam aveva preparato lo aiuto a sistemare e salgo nella camera degli ospiti per recuperare la mia roba e riordinare quel poco che avevo spostato."Ehi Lexie, sei pronta?"
"Per cosa?" Chiedo confusa
"Beh per andare a casa...insomma...hai preso tutto?"
"Oh si certo!"
"Bene, allora ti aspetto giu"Una volta entrati nell'abitacolo tra me e il moro cala un imbarazzante silenzio. Tipo quello nei film dopo una nottata scatenata. Peccato che però non siamo in un film e non è successo nulla.
*Sempre cose normali a me eh*
Decido di rompere il tragico silenzio accendendo la radio. Giro tra varie stazioni ed ad un certo punto parte Heartens dei TOP.
Adoro questa canzone. Non è di certo la loro canzone più bella, ovvio, ma c'è qualcosa tra i suoni, le parole e l'interpretazione che la rende "mia". Beh forse perché in fondo sono matta anche io.
Alzo il volume al massimo e la musica quasi mi perfora i timpani.
Cam subito mi guarda male ma via via che le parole scorrono vedo che segue il ritmo con la mano sul volante.You'll never know the psychopath sitting next to you
You'll never know the murderer sitting next to you
You'll think how'd I get her sitting next to youMentre ascolto queste frasi mi rendo conto di quanto poco conosca Cam.
Beh, mi sembra più che ovvio che non sia un criminale, non sono così stupida. Però lo conosco davvero poco. Non so niente su di lui, sulla sua famiglia, su suoi hobby, nulla. E lui di me. Siamo due perfetti sconosciuti.
Se penso però a come ci comportiamo non sembra che le cose stiano così.
Non mi piace dare confidenza a chi non conosco davvero. E per questo non ho tanti amici. O meglio. Di conoscenti ne ho a bizzeffe. Ma di persone che mi conoscono e che conosco davvero e di cui so di potermi fidare ciecamente ne ho davvero poche. Eppure con lui e stato tutto così veloce. Così diverso.
Mentre sono immersa nei miei pensieri mi sento chiamare e mi giro di scatto
"Oh c'è l'hai fatta! Sono dieci minuti che ti parlo ma te ne sei accorta solo ora. Va tutto bene?" Mi chiede Cameron preoccupato
"Sisi certo,stavo solo pensando scusa. Cosa stavi dicendo?"
"Che non mi ricordo la via precisa"
"Oh giusto che stupida, abito a pochi isolati da qui, verso l'incrocio con la S. Patrick's Square."
Dopo pochi minuti arriviamo a destinazione e Cam mi aiuta con quelle poche cose che avevo in macchina. Non c'è n'era bisogno ma va beh.
"Beh allora grazie di tutto, sei stato davvero gentile e non so come avrei fatto se..."
Il mio supermonologo dei ringraziamenti viene interrotto da una cosa completamente inaspettata.
Le sue labbra, carnose e fredde sono sulle mie. Per qualche secondo rimango immobile, incerta sul da farsi, ma poco dopo ricambio il bacio. Da dolce e delicato diventa un po più intenso ma comunque niente di sconvolgente. Siamo pur sempre in mezzo alla strada ed in pieno giorno.
Dopo qualche minuto ci stacchiamo. Cam mi rivolge uno dei suo sorrisi e io non posso fare a meno che imitarlo. Prima di andarsene mi bacia un'ultima volta. Poi sale in macchina senza dire nulla, sempre sorridendo.
Non che ci fosse bisogno di dire qualcosa, però almeno "ciao".
Vabbeh.
Entro in casa e saluto, ma mi rendo conto di aver salutato il nulla perché come al solito sono da sola.
Salgo in camera per prendere dei vestiti puliti in preparazione ad un bel bagno caldo e quando mi guardo allo specchio noto che sto ancora sorridendo anche io.
*Ok,viva le paralisi facciali allora*
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'Cause,after all, I love you
RomansaQuesta storia non ha una descrizione perché non è una storia speciale, è una storia come le altre, ma darò tutta me stessa per scriverne ogni parte