fineCapitolo 2

855 56 19
                                    

È metà mattina,sono al bancone della reception dell'albergo quando finalmente arriva la telefonata che stavo aspettando.
"Marì,allora vuoi parlarne?"Mi chiede.
"Volentieri,ne avrei bisogno ma non mi va di parlarne al telefono"
"Allora alza lo sguardo sciocchina!"
Tiro su la testa e la vedo al di là della porta dell'Hotel che mi saluta.
Mi nasce un gran sorriso,chiudo la telefonata e le faccio cenno di entrare.
Andiamo a sederci nel mio ufficio.
"Allora,dai dimmi come è andata!"
"Come vuoi che sia andata?È stato straziante...!"
Le confesso con un filo di voce.
"Io credo,cinque anni insieme non sono cosa da poco,ma non era neanche giusto continuare a trascinare una storia solo per abitudine,hai fatto la scelta giusta..."
Mi sostiene la mia amica.
"Se ne è andato lasciandomi un biglietto..."
"Ascolta Marì,soffrirà, è inutile che io ora ti dica il contrario.Soffrirà perchè dovrà subire una tua decisione...Però se avreste continuato così avrebbe sofferto lo stesso,forse di più.
Imparerà a guardare avanti,così come hai iniziato tu..."
Mi dice queste parole abbracciandomi,poi continua.
"Poi oh!C'è gente che vive una vita senza un rene,noi possiamo benissimo tirare avanti senza un coglione,ti pare?"Ridiamo.
"Senti Marì...Andrea è un bravo ragazzo,ma l'ho sai,te l'ho sempre detto:Puoi ambire a molto di più,ti meriti molto di più!"
Mi dice la mia amica accoratamente.
"Cosa intendi?"
Chiedo io mentre distrattamente disegno qualche fiorellino su di un pezzo di carta.
"Magari ti meriti uno che non stacchi e attacchi gli adesivi colorati per risolvere il cubo di rubik..."
"Ora sei ingiusta!È stato comunque molto importante per me.Ed io l'ho amato sinceramente"
Ribatto decisa.
"Può essere,ma è un sentimento che ormai non c'è più!Non avrai mica dei ripensamenti?"
Mi domanda corrugando la fronte.
"E dai Ania,dammi tregua.
Non è mica facile dare un colpo di spugna a cinque anni con una persona.E se avessi sbagliato?"
Dico mentre appoggio la schiena sulla sedia chiudendo gli occhi.
"Senti,sbaglio o mi hai detto che ultimamente,ogni volta che facevate l'amore,poi ti rifugiavi in bagno per un lasso di tempo indefinito?"
Mi chiede.
"Non sbagli"
Rispondo sconsolata.
"E hai ancora dei dubbi?Il solo segnale,più eloquente di questo,circa la fine della vostra storia,sarebbe stato che tu iniziassi a giocare a freccette usando una sua foto come bersaglio..."

Oh Ania!Ania ha un'innata capacità di calmarmi e farmi vedere le cose con leggerezza che a volte a me manca.
È capace di farmi passare i nervi con la sua esuberanza,con la sua ironia e con il suo affetto.Adoro la mia amica,se non ci fosse la dovrebbero inventare e conferire un premio al suo ideatore.
Lei è come una medicina che mi risana l'anima e lo spirito in un momento.
Andrea non le è mai piaciuto e non l'ha mai negato di provare antipatia per lui,anche se forse non era neanche antipatia,l'ha sempre trovato "troppo poco per me"Credo mi sopravvaluti.
Ora lei mi stà salutando con un caloroso abbraccio per recarsi a lavoro.
Se penso che la nostra amicizia è iniziata con una quasi rissa!
Eravamo entrambi due giovani ragazza che avevano deciso di passare una serata in discosteca la sera che ci siamo quasi strappate i capelli.
Io ero al banco del bar ad aspettare il drink che avevo appena richiesto,quando notai un ragazzo carino che mi stava guardando e sorridendo con una certa insistenza.
Afferrai il bicchiere che il barman mi stava porgendo e,memtre bevevo,anch'io mi misi a giocare di sguardi con quel bel ragazzo.
Ero quasi arrivata alla fine del mio cocktail ed ero intenzionata ad andare a ballare strusciandomi un pó a quel tipo,quando ecco che arriva lei che mi precede e si mette a fare la zoccola davanti alla mia preda.
Ricordo perfettamente l'odio che sentii salire nei suoi confronti.
Ovviamente non provavo niente per quello sconosciuto che reputavo solo carino,ma l'idea che una squinzia arrivasse e me lo fregasse sotto gli occhi proprio mi fece imbestialire.Così scesi allo sgabello sul quale ero seduta,e con il passo più veloce che l'acool mi consentiva,raggiunsi i due.
"Hey,lui stà con me..."
Dissi a quella che ignoravo sarebbe diventata un punto fermo della mia vita,poi misi una mano sul petto dello sconosciuto.
Erano i tre mojito in circolazione credo ad agire per conto mio.
"Con te?Ah bella ma chi t'ha interpellato a te,eh?"
Mi rispose lei avvinghiandosi a sua volta al tipo,il quale,ripensandoci ora non doveva certo brillare per iniziativa,perchè in tutto quel tempo non si era mosso,ne aveva proferito parola.
"Ma vedi di andartene un pò!"
Le dissi tirandole una leggera spinta.
Non scorderò mai l'eslressione che assunse lei a quel punto.
Lì capii che mi ero imbattuta in una tipa tosta almeno quanto me.
Mi afferró per le spalle,mi fece girare e mi tirò un calcione sul sedere che per poco non mi fece cadere in avanti.
A quel punto non ci vidi più e mi avventai su di lei prendendola per i capelli.
Lei fece altrettanto.Poi credo che siano intervenuti i buttafuori,perchè ho solo sentito un gran trambusto intorno a noi,e all'improvviso ho sentito l'aria fresca della notte sulla pelle.
Ci ritrovammo sole,sbattute fuori dal locale per aver dato vita ad un principio di rissa.Del tipo ovviamente nessuna traccia.
"Ma cosa c'hai nel cervello?Una di quelle scimmiette che suonano i piatti?"
Le urlai io.
"Ma che cazzo vuoi tu da me?Che hai la stessa utilità di un culo senza il buco!E comunque questi credo che siano tuoi!"
Mi rispose lei porgendomi una ciocca di capelli che probabilmente mi aveva strappato durante la nostra collutazione.Istintivamente sentivo un certo fastidio e guardando lei in quel momento, con l'acconciatura arruffata, il trucco sfatto,le calze rotte,che mi progeva la mia ciocca di capelli, venni colta da un eccesso di risa che non riusciia fermare per diversi minuti. Lei all'inizio mi guardò come se fossi pazza,poi iniziò a ridere anche lei.Da allora siamo inseparabili. Chissà che fine a fattoquel ragazzo... mah comunque basta pensare, ora si lavora, MARY! Incominciamo con il capire chi partecipera all'evento chesto preparando perhalloween. Dunque, prendo il libro degli invitati e incomincio ascorrere la lista delle persone che abbiamo contattato. Allora,questo confermato, questo sì questo no, meno male,non lo sopporto! Questo mmmmm ancoraun punto interrogativo, il tempo stringe, devo subito avere conferma. Leggo il nome del gruppo, ok il volo. HO il numero della loro assistende e decido di chiamarla. Furono tra i primi che che contattamo, ora ho bisogno che confermino o declinino. Anche se spero proprio accetino ora e il loro momento e se parteciperanno, l'evento sarà un sicuro successone: quei tre fighetti piacciono e al mio party mi servirebbero proprio.La publicita è l'anima del commercio no? Agguanto il telefono con aria decisa e incomicio a digitare il numero. Ecco fatto squilla"pronto" una voce molto gradevole mi risponde dall'altro capo del telefono "si", pronto buongiorno,signara vitali sono MARY DE BLASIO, la direttrice dell'hotel Poseidon di Salerno. Letelefono per la conferma circa l'invito che le inviai il mese scorso per quell'evento in maschera la notte di Halloween, saremmo onorati della presenza del il volo."dico io "bene signora De Blasio, ci saremo. I ragazzi hanno dieci giorni di riposo quindi potremmo passarli nel suo hotel"

"Scommettiamo Che Mi Ami?"{IB}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora