E' finalmente giunto il giorno della festa. Stasera il mio albergo farà da palcoscenico all'evento mondano più pubblicizzato della zona. Speriamo vada tutto liscio, ho investito talmente tanto tempo e risorse per questo party...
MI sono alzata di buon'ora e sono già a lavoro nel mio ufficio da un bel po'. dire che mi sento nervosa oggi è dir poco.
Oggi ho chiesto ad Ania di venire in hotel presto in modo da poterci preparare insieme nella camera che ho riservato per noi e che ci ospiterà anche per la notte dopo che la festa sarà conclusa. Mai come in questa giornata ho bisogno del suo sostegno.
I preparativi sono praticamente ultimati e devo dire che sono rimasta al dir poco entusiasta di come hanno addobbato la sala. è meravigliosa rispecchia tutte caratteristiche di halloween, ma con classe
I nostri vestiti sono già arrivati e li ho fatti portare in camera da Clara, l'addetta alle stanze, guardo l'orologio, vedo che sono le 11: 30 del mattino e mi è appena arrivato il messaggio dai ragazzi de il volo, informandomi del fatto che loro stanno facendo colazione, pore stelle che vita diffcile è la loro, sento bussare alla porta del mio ufficio,mi affretto a rispondere."Mary sono Lucia" sento rispondere oltre la porta
"ah, entra pure cara, entra"
"Mary buongiorno, ci sarebbe un problema di sotto all'area buffet..."
"un problema?" chiedo stupita "dimmi che problema?"
"il signor boschetto..."
Eccoci, già mi sento salire il sangue alla testa
"Sì, il signor Boschetto..." la incito a proseguire mentre mi trovo a battere nervosamente le unghie sulla scrivania
"ecco, il signor Boschetto si lamenta del poco assortimento e della scarsa qualità del cibo e vuole assolutamente parlare con te!"
Cosa odono le mie orecchie? poco assortimento? Scarsa qualità?
"Lucia, sei sicura che non stesse scherzando, mi dicono che ci provi gusto a fare sempre il simpatico..." provo a dirle
"no Mary, ha espressamente richiesto di parlare con te, in tempi brevi. Mary, noi abbiamo apparecchiato come sempre, con tutto quello che abbiamo a disposizione e con grande cura" tenta di giustificarsi. Povera Lucia, pensa che io possa anche solo per un attimo credere che non abbia lavorato la vedo rasserenarsi e io continuo "per favore Lucia, fallo salire immediatamente. Vai, vai cara!"
Mentre le si affretta ad andarlo a chiamare, il nervoso mi sale sempre di più, ma decido di prendere un paio di profondi respiri per riacquistare il completo controllo di me e mi preparo mentalmente a quello che dovrò affrontare a breve. Sento bussare con una certa veemenza, sarà sicuramente lui "avanti" dico io fredda e coincisa. La porta si apre e me lo ritrovo davanti di nuovo con quell'aria di sfida che mi dice
"Signorina Mary, mi dispiace molto dover essere qui a lamentarmi, ma siamo abituati ad un trattamento di tutt'altro livello. Il vostro buffe è talmente scarso che non sfamerebbe nemmeno un bambino e le cose servite sono dei prodotti industriali della peggior qualità" mi scaglia addosso con astio
"prima di tutto, signor Boschetto, la invito a voler chiudere la porta, le persone ospiti dell'albergo potrebbero ancora voler riposare e non credo gradirebbero essere disturbate dalla Lui scatta e mi si avvicina pericolosamente dicendo: "Ah, ora sono il caro signor Boschetto, ieri sera ero convinto di essere solo uno stronzetto pieno di me!"
Questa vicinanza mi infastidisce, faccio per alzarmi, ma lui mi blocca e mi fa risedere e appoggia le mani sui braccioli della sedia e incomincia a guardarmi molto intensamente. Sono a dir poco scioccata e sconvolta, come si permette di trattarmi così, e come può un ragazzo farmi innervosire cosi tanto, e poi, perché mi fissa?
"Senta signor Boschetto" gli dico fredda "ieri sera non siamo partiti con il piede giusto evidentemente" ma mentre lo dico lui si posiziona ancor più vicino e mi sussurra all'orecchio "ma che bel tailleur, signorina direttrice, ma preferivo la camicetta di ieri..."
Ora ha veramente esagerato, mi alzo di scatto che quasi le tette gli rimbalzano in faccia, lui sembra rimanere stupito dal mio repentino cambio di comportamento. Lo fisso bene negli occhi e gli dico diretta: "Senta Ignazio. Stiamo entrambi lavorando.lei e si mio ospite
Nell'albergo,ma entrabbi abbiamo da guadagnare dalla publicitá mediatica di questa festa. Parliamoci in modo schietto:trviamoun modo civile e cortese di sopportarciper 10 giorni. Pensa di potercela fare? Lui non risponde continua a fissarmi,io gli dico:"lo voglio prendere come un si. Ora, la invito a volersi rilassare e a godersi tutti i servizi messi a disposizione dall'albergo . E non esiti a contattare il personale o me,se lo ritiene opportuno, per qualsiasi cosa lei nescessiti. Buona giornata"
Spero capisca che la discussione per me è chiusa qui.Lui mi guarda, fa un sorrisone di quelli che dicono "tu non sai con chi hai hai a che fare"ma in realtá mi dice"allora buona giornata anche a lei,signorina direttrice Maria"
si dirige verso la porta per poi chiudersela alle spalle una volta uscito. IO mi accascio sulla sedia già stanca, e penso a quello che è appena successo e, incredibilmente, un sorrisino mi appare sulle labbra...solo 'sto strunz ci voleva!
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"Scommettiamo Che Mi Ami?"{IB}
Fanfiction"Potrei restare una vita a pensare a come sia nato il nostro amore,anche se già lo sapessi!" Cosa succederebbe se per un piccolo gioco si possa creare un legame indescrivibile? E se fosse proprio la temuta LONTANANZA a farti capire quando ami una pe...