Capitolo 6

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Maronn, lui sta per togliersi finalmente quella maledetta maschera che sto cominciando ad odiare, sento un senso di nausea salirmi fino alla bocca dello stomaco, la testa inizia a girarmi e la vista mi si annebbia, mi esce un flebile "o Dio" mentre mi porto una mano alla testa che ora gira vorticosamente. Credo proprio di aver esagerato con la vodka, prima o poi Ania me le paga tutte e con gli interessi! Lui si accorge del mio mancamento, lascia perdere la maschera e mi aiuta sorreggendomi ed accompagnandomi fuori, verso l'aria fresca. Riesco a fare qualche passo fino a fuori dalla sala con lui che mi sostiene , ma poi mi sento mancare la terra sotto i piedi, e all'improvviso vedo tutto nero.

Quando apro gli occhi mi ritrovo in una stanza al buio, mi rendo conto di essere distesa su un letto. Solo dopo che i miei occhi si sono un po' abituati all'oscurità noto una figura vicino alla finestra, deve essere lui, mi deve aver portato lui fino a qui. "Mamma mia che figura di merda" dico fra me e me. Decido di vincere l'imbarazzo: "Mi hai portata tu qui?" dico mentre mi tiro su a sedere e sfilo le braccia dagli elastici che tengono su le ali del mio vestito e che cominciano a darmi fastidio. Lui fa cenno di sì con la testa, poi si gira e si avvicina molto lentamente al letto.

Quando mi ha raggiunta, io allungo il mio braccio verso l'abat-jour presente sul comodino, ma lui me lo impedisce, poi porta la sua mano sul mio volto per accarezzarmi il viso e io non posso far a meno di iniziare a tremare come una foglia al suo tocco. Sono sola e al buio con uno sconosciuto del quale ignoro qualsiasi cosa, perfino il volto. Probabilmente gli sono svenuta tra le braccia e lui mi ha portato in una camera, presumibilmente la sua. L'iniziale timore lascia man mano spazio a delle piacevoli sensazioni, sensazioni che da tempo ormai non provavo sulla mia pelle. Non mi riconosco, sono qui e bramo perché lui non si fermi, anzi sarei pronta a supplicarlo di andare oltre.

La sua mano è scesa fino a raggiungere il mio collo e con il pollice inizia a sfiorarmi le labbra, ed io sto letteralmente perdendo il controllo dei miei pensieri. In vita mia mai avrei pensato di desiderare così un perfetto estraneo, una persona della quale non so niente. Il fatto di non poterlo vedere in volto è stranamente eccitante per me in questo momento.
"Ti prego toglila... la maschera, toglila. Voglio baciarti..." trovo il coraggio di dire con voce flebile e tremante. Mi chiedo dove abbia trovato tutta questa sfrontatezza, l'alcool che ho ancora in corpo ha rimosso ogni sorta di freno inibitore.

Nel buio lui stacca le sue mani da me e avverto che sta rimuovendo la maschera dal suo volto, non riesco a distinguere i suoi tratti, ma ora non mi importa, mi interessa solo che lui abbia ripreso ad avvicinarsi a me fino a fermarsi a pochi centimetri dal mio volto. Lo posso solo intravedere, ma avverto chiaramente il suo respiro e il suo calore. Nel buio avvicino le mie mani verso il suo volto, ed ora sono io a passare le dita sulle sue labbra, poi sulle guance, un po' ruvide per un principio di barba lasciata incolta. Io che ho sempre amato gli uomini ben rasati, trovo all'improvviso incredibilmente irresistibile la sensazione che quella peluria è in grado di trasmettere alla mia pelle. Scendo ancora verso il suo collo, per poi risalire verso la nuca e afferrare i suoi capelli. Lui continua a non parlare, poi in uno scatto mi toglie la mascherina che indossavo ancora. si avvicina molto pericolosamente e incomincia baciarmi sul collo, poi le guance, il naso e, dopo avermi quasi fatta

impazzire per l'attesa, arriva alle mie labbra, che fremevano per conoscere il suo sapore.
Inizia a baciarmi in maniera lenta, dolce, quasi straziante... poi comincia un gioco di piccoli morsi e baci. Le nostre lingue si cercano e si trovano, senza quasi rendermene conto mi ritrovo sotto di lui, gli slaccio il mantello dal collo, gli stringo forte il bacino con le gambe ed incomincio ad accarezzargli la schiena molto lentamente. Sento chiaramente il suo desiderio farsi sempre più forte, così come sento crescere dentro di me lo stesso desiderio per lui.

Riesco a mantenere un barlume di lucidità che mi fa ripetere "Mary, fermati qui!", ma non riesco a staccarmi da lui. In questo momento è più forte il desiderio che la volontà di di fermarlo. Riesco solo a baciarlo, a baciarlo sempre con più passione.

"Scommettiamo Che Mi Ami?"{IB}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora