Giraffa

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Erano le tre del mattino e il giorno seguente c'era scuola. Sua madre l'avrebbe uccisa se l'avesse scoperta. La ragazza di nome Natalie, ora aveva 16 anni. Era diventata molto produttiva alle superiori, ormai vicina a diventare una studentessa modello. Per una volta nella sua vita, si sentiva realizzata e felice. Come al solito, in casa si comportava come un'eremita. Chiudendosi nella sua stanza e stando ben alla larga da suo padre, che non aveva mai smesso di urlare e di parlare di argomenti che riguardavano l'economia, la politica e i soldi, tutte cose di cui a lei non fregava nulla.

I suoi occhi si stavano facendo pesanti.

Le era stato assegnato un compito che doveva ancora portare a termine, ma non era così importante per lei. Il suo attuale e unico pensiero, ora, era dormire. Chiuse il suo laptop e i suoi occhi si abituarono lentamente al buio, e vide la sua vecchia e usurata giraffa di stoffa nell'angolo della stanza. La guardò in completo silenzio. I ricordi le passarono nella mente e sentì le lacrime iniziare a pungerle gli occhi. Ma rapidamente, le riuscì a mandare indietro. – Niente più lacrime. – pensò tra sé e sé. Ma continuò a fissare il pupazzo.

«Che cazzo hai da guardare?». Urlò all'oggetto inanimato, che rimase semplicemente a "fissarla" coi suoi piccoli occhietti di bottoni. Lei scosse la testa e si alzò in piedi. Poi, abbassò lo sguardo, guardando il piccolo animale di peluche, per poi prenderlo tra le braccia. Lo strinse a sé e poi, con una voce soave gli parlò: «M-mi dispiace».

Alcune lacrime iniziarono a rigarle il viso. La accarezzò e si coricò a dormire con la sua giraffa, finché lentamente non scivolò nel sonno.

Creepypasta||Clockwork : Your time is upDove le storie prendono vita. Scoprilo ora