CAPITOLO 7

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"Cos'hai?" gli dissi.
"Io? Nulla nulla, ma a che ora torna Luca a casa tua?" Era preoccupato, come se scappasse da qualcosa, ma cosa?
"Boh, questa sera suppongo, ti va un caffè?" Lui annuí.
Andammo a prendere un paio di caffè da portare via e ci incamminammo per il nostro parco, non ci andavo da un anno, era una sorta di boschetto in riva ad un lago con gli alberi di pesche che perdevano  i fogli, cadendo dolcemente sul suolo.
Era una bellissima giornata di fine primavera, e il cielo era di un azzurro chiaro con delle nuvolette simili a zucchero filato.
Alla fine del parco, in riva al lago c'era la nostra solita panchina, con le nostre scritte folli, e i ricordi indimenticabili.
Ci sedemmo "Beh che mi racconti di bello?" Mi chiese dolcemente, amavo la sua voce e aveva quei due occhi verdi che fissavano con disinvoltura.
"Niente di nuovo, a scuola sono la classica secchione e con Luca..." Il mio viso diventò cupo.
"Cos'è successo con Luca? Ti ha forse toccata o cose simili?" Disse prendendo il mio viso tra le sue mani.
"Diciamo che..."
"LO SAPEVO CAZZO, LO SAPEVO, PERCHÈ TI HO LASCIATA A LUI, NON DOVEVO" Iniziò a piangere a dirotto, mi strinse a sè e rimanemmo abbracciati per un po'.
"Hey...tutto okay?" Gli dissi accarezzandogli il viso pieno di lacrime. "È che sono stato uno stupido, devi andartene da quella casa, so cose su di lui che...che tu" Si mise la mano sul viso. Controllai l'orologio, le 18:30, cazzo devo tornare a casa.
"Ma smettila Kevin...ora...devo scappare" Gli dissi e corsia casa, lasciandolo lì.
Quando tornai a casa, Luca era sul divano "Hey stellina, dov'eri" Disse con uno sguardo gelido mentre mi accarezzava i capelli. "Ero da Chiara, gli avevo dato ripetizioni" "Sicura? Perché Chiara mi ha detto che eri con Kevin" Mi strinse forte i fianchi e mi appoggiò al muro e riprese a parlare "Mettiamola così, o lasci stare Kevin oppure lo raggiungerai lassù".
Lassù? In che...no...no...mi liberai dalle sue mani e corsi fuori casa, avevo la batteria al 2% e inizò a piovere.
Lo chiamai...
"Kevin Kevin dove sei..." Non rispose...
"KEVIN MI SENTI!?" Urlai ancora più forte...ma nulla.
"Stella...caffè" disse con un filo di voce e il telefono si spense.
Caffè...caffè...che vuol dire caffè...ma certo il parco.
Iniziai a correre, il trucco mi colava, ero fradicia, quando arrivai lui era con le spalle contro un albero mentre 4 ragazzi lo picchiavano.
"Lasciatelo! Lasciatelo!" Urlai.
Andai contro di loro ma qualcuno mi fermò, erano Valeria e Luca "Beh visto che sono un uomo, ti farò picchiare da lei" Disse, e Valeria iniziò a picchiarmi ero accasciata per terra, non avevo le forze....Kevin era per terra inerme, la pioggia continuava a scendere sempre più forte, sentii la sua mano sulla mia e divenne tutto buio.
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Visto che va di moda, anch'io userò lo "spazio autrice" se avete domande o cose del genere, chiedete pure, io sono qui.
Spero vi piaccia il capitolo, scusate l'assenza ma...sono stata molto impegnata (oddio sto parlando come se fossi una scrittrice che ha tipo un milione di follower...)
Lasciatemi una bella stellina arancio se vi è piaciuto.
Baci baci :*

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