It all started with that stupid party.

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"So cosa hai fatto a nostra madre!" Urla mia sorella. Non ho idea contro chi stia urlando visto che è tutto buio. Continua a urlare la stessa frase e io continuo a non capire. Di colpo prende la mia mano e comincia a correre trascinandomi con lei. Poi uno sparo e mia sorella morta a terra in una pozza di sangue.

"No!" Urlai alzandomi dal letto. 'Perfetto il solito incubo' pensai. Lanciai uno sguardo alla sveglia e mi accorsi che erano solo le 5.30 di mattina. Decisi di alzarmi tanto una mezz'ora dopo mi sarei svegliata. Uscii dalla stanza che condividevo con Jane, la mia migliore amica. Esatto, vivo con la mia migliore amica e i suoi genitori, il fatto del perché non vivo con i miei è una storia lunga di cui non voglio parlare. Scesi le scale per andare in cucina. Aprii il frigo e presi il latte e i biscotti. Mentre versavo il latte nel bicchiere sentii dei passi scendere dalle scale. Non mi preoccupai visto che già sapevochi fosse.

"Buongiorno Alicia, come mai già in piedi?"

"Buongiorno Mrs. Tompson, il solito incubo." Dissi salutando la madre di Jane.

"Ah ok. Stai traqnuilla ora tutto passerà... e poi ti ho già detto di non chiamarmi Mrs. Tompson, mi fai sentire vecchia. Chiamami Clare, anche 'mamma' va bene per me." Disse rassicurandomi. Avrei sempre voluto chiamarla 'mamma' ma non ci riuscivo era piu forte di me.

"Ok, Clare." Dissi e vidi il suo sguardo dispiaciuto. Mi aveva adottato da 5 anni e aveva sempre sperato che la chiamassi 'mamma' ma non mi ha mai costretta visto che sapeva quello che provavo.

"Senti mi hanno chiamato in ospedale per un'emergenza. Devo scappare quindi sarai costretta a svegliare Jane e quell'altro pigrone del padre, ok? Ti sei preparata l'acqua ieri sera?" Chiese ridendo.

"Si stai tranquilla è gia tutto pronto ma non sono sicura che riusciremo a vederci questo pomeriggio, visto che quasi sicuramente mi uccideranno." Dissi ridendo.

Si avvicinò a me e mi stampò un bacio sulla fronte. "Ti voglio bene."

"Ti voglio bene anche io, Clare." Dissi abbracciandola per poi vederla uscire.

Continuai la mia colazione e quando mi accorsi che ormai erano le 6 posai tutto e mi preparai alla guerra per svegliare Jane e Mr. Tompson. Corsi in camera dove sentivo Jane che dormiva pesantemente. Mi avvicinai e cominciai a scuoterla, niente. Siccome non volevo perdere tempo, presi il bicchiere d'acqua e glielo lanciai addosso.

"Alicia Lucia Steven! Io ti ammazzo!" Urlò e io cominciai a ridere.

"Scusa, scusa, tua madre me lo ha detto!" Urlai alzando le mani in segno di difesa, sapeva essere molto vendicativa.

"Ok. Ti salvi ma solo per questa volta." Sbuffò. "Dobbiamo svegliare anche mio padre?" Io annuii. "Ok, mettiamo in atto il piano 3!" Urlò dalla gioia.

Io e Jane quando avevamo 14 anni avevamo organizzato tre piani per svegliare il padre. Il primo era quello di scuoterlo e dopo fare rumore con le pentole, il secondo quello di sussurrare cose all'orecchio e dopo cominciare a urlare o cantare e il terzo, definito da me il migliore, era quello di saltare sul letto. Appena entrammo in camre sentimmo Mr. Tompson russare, segno che dormiva profondamente. Jane alzò il dito indice, poi il medio e infine l'anulare. A quel gesto ci lanciammo sul letto e a Mr. Tompson quasi non prendeva un infarto.

"Sveglia, sveglia, sveglia!" Urlammo io e Jane.

Mr. Tompson prese per una caviglia Jane facendola sdraiare accanto a lui e fermarla per poi fare lo stesso con me. "Sono sveglio! Contente?" Annuimmo insieme. "Bene, perfetto. Andatevi a preparare vi aspetto di sotto." Continuò. Si alzò dal letto e uscì dalla stanza.

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