You're mine and then I will help you.

I thought you were different.

Le mie gambe circondavano il suo bacino. Mi staccò dalla macchina, per aprire lo sportello posteriore. Mi ci sdraiò mettendosi sopra di me. Chiuse lo sportello. Continuò a baciarmi, per poi spostarsi sul collo. Dei brividi percorsero la mia schiena. Mi tolse la giacca, buttandolatra i sedili anteriori. Infilò le sue grandi mani sotto la mia maglia. Lo bloccai.

"No..." Sussurrai.

Mi fissò negli occhi si alzò di scatto mettendosi le mani tra i capelli. Mi sedetti al suo fianco.

Mi guardò. "Scusami ho fatto una cazzata, vero? Ho corso..."

"Beh..." Mi avvicinai al suo orecchio. "Non ho detto che non lo volevo..." Lo sentii irrigidirsi, mi allontanai. "Solo non voglio qui in macchina davanti a tutti." Sussurrai.

Scese di corsa dalla macchina, senza lasciarmi il tempo di scendere monta al posto di guida e mette in moto per poi partire. Comincio a ridere, si la scena era comica. Lui che corre per cercare un Hotel nei paraggi e che impreca perché non ne trova nemmeno uno. Dopo 10 minuti buoni riesce a trovarne uno. Scende di corsa e apre il mio sportello, per poi prendermi in braccio a stile sposa. Corse all'interno del hotel e l'uomo alla reception ci guarò sconcertata.

"Una camera matrimoniale per una serata." Disse velocemente, come un bambino che deve andare con urgenza al bagno e sta chiedendo il permesso.

La scena era bellissima perchè l'uomo capì subito e, senza chiederci nulla e aver fatto l'occhiolino a Harry, ci diede le chiavi di una stanza. Le presi in mano e le tenni. Per quanto andava di corsa, nemmeno aspettò l'ascensore, ma salì tre piani a piedi correndo.

"Harry se corri così nemmeno la vediamo la stanza." Dissi scherzando.

Spalancò gli occhi e corse ancora più veloce. Si fermò davanti una porta, la nostra. Cercò di togliermi le chiavi dalle mani per aprire la porta, ma volevo giocare ancora un po' quindi non glielo permisi. Mi fece scendere dalle sue braccia, per incastrarmi tra lui e il muro. Continuò a cercare le chiavi, ma nuovamente non glielo permisi. La situazione si stava surriscaldando, e non di poco. Cercai di allungare le mani in alto, ma la mia altezza non mi permetteva di alzarle abbastanza. Allora decisi di scappare. Nascosi le mani dietro la mia schiena. Mi avvicinai a lui con le labbra e il corpo, facendolo indietreggiare di un po', perfetto.

"Mi vuoi?" Chiesi in modo sensuale. Annuii freneticamente. Sorrisi. "Allora prendimi." Sussurrai prima di scattare lontano da lui.

Lo sentii ridere. Sentivo i suoi passi accelerare, segno che correva anche lui. Corsi più veloce che potevo, ma non riuscì nemmeno a fare 10 metri che le sue mani mi presero per i fianchi. Mi girò e mi sollevò facendo circondare il suo bacino con le mie gambe. Mi baciò e io gli diedi le chiavi. Sorrise sulle mie labbra. Mentre mi teneva in braccio, aprì la porta.

''Non sappiamo aspettare, eh?'' Lo presi in giro.

''Con te è impossibile aspettare.'' Sussurrò prima di cominciare a baciarmi il collo.

Chiuse la porta con un calcio. Mi portò vicino al letto per poi buttarmici sopra. Si lanciò sopra di me. Era strano vedere essere desiderata così tanto, ti rende... speciale. Continuò a baciare il mio collo e io cominciai a sbottonargli la camicia con estrema lentezza accarezzando con il mignolo la pelle che man mano si scopriva. Sentii il suo fiato accorciarsi e accelerare quando la mia mano arrivò all'ultimo bottone. Portai le mie mani sulle sue spalle e le portai infondo alla schiena, togliendogli la camicia. Osservai per bene quelle due belle rondini sul suo petto. Portò le sue mani dietro la mia schiena dentro la cannottiera, facendomela inarcare e così mi slacciò il reggiseno. Abbassò una prima spallina baciando la mia spalla, e lo stesso fece con l'altra. Prese i lembi della mia maglietta e la sollevvò con calma, era una tortura. Finalmente tolse quello stupido indumento insieme al reggiseno. Cominciò a baciare il mio seno destro, chiudendo il capezzolo tra le sue labbra. Gemetti.