Memories of love and pain

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Una forte botta alle testa mi risvegliò dal sonno. Una benda mi copriva gli occhi mentre le mani e i piedi erano legati tra loro. Mossi le mani per slegarle, ma il dolore mi fece scappare un gemito dalle labbra. Non ero seduta... Ero sdraiata di lato e non era per niente comodo per la mia povera spalla e per il mio povero collo.

''Ben sveglia..'' Quella voce.

Eppure ripensai a quando i miei amici mi avevano rapita un mese fa, all'incirca. Un sorriso comparve sulle mie labbra quando pensai a loro, ai loro volti, alle giornate passate in tranquillità.

Sparì subito dopo che capii che questo però non era uno scherzo. Mi trovavo in un macchina, chissà dove e con l'uomo che più odio e più mi terrorizza. Mi mossi per cercare una posizione comoda ma una mano si posò sull'altra mia spalla facendomi tornare giù.

''Non ti muovere.'' Era una voce femminile, abbastanza conosciuta. ''Sai... Pensavamo che la torta ci avrebbe aiutata... Ma poi non l'avete mangiata e abbiamo dovuto usare il piano B.'' Sussurrò al mio orecchio la donna, o meglio Clarissa.

Inghiottii il groppo in gola che mi si era formato, bastasse solo che anche Harry facesse parte di tutto questo, 'Ma che diavolo pensi Alicia? Harry non ti farebbe mai questo.' Forse stavo pensando troppo. Non aprii bocca e continuai a pensare un modo per salvarmi.

Il motore che si spense attirò la mia attenzione distogliendo i miei pensieri su una mia possibile fuga. La donna mi prese per gli avambracci sollevandomi. Mi fecero scendere slegando solo le mie gambe. Una porta fu aperta e poi chiusa.

Clarissa mi spinse in avanti e caddi sulle ginocchia ma poi sentii le mani di un uomo sotto le mie ascelle che mi rialzavano.

''Non trattarla così! Stupida!'' Ringhiò mio padre contro di essa.

Sentii di essere portata in un'altra stanza. Dopo questa volta sarebbe tutto finito, in meglio... o in peggio.

Pov. Harry

Era da almeno mezz'ora che aspettavo, nulla. Avevo chiamato Louis e lo avevo avvertito di quello che stava succedendo. Mi sentivo uno schifo, avevo promesso di proteggerla e me la sono fatta scappare in modo così stupido. Ma ora l'avrei trovata e salvata.

Suonarono alla porta. Mi alzai dal pavimento e potei sentire che le ginocchia erano abbastanza doloranti. Mi avvicinai alla porta e l'aprii. Luois insieme hai ragazzi mi guardavano con uno sguardo compassionevole, cosa che io non sopportavo. Entrarono in stanza.

Poggiarono sul tavolino tutto l'occorrente, per intercettare la chiamata e vedere dove la teneva.

''Ok, è tutto sistemato... Sei pronto, Harry?'' Louis prese la parola e io mi limitai ad annuire.

''Vedrai che la troveremo.'' Mi sussurrò Mary all'orecchio.

Le rivolsi un semplice sguardo. Volevo parlare, ma le parole mi morivano in bocca. Lei era il mio vivere e ora era nelle sue mani e non riesco ad immaginare nemmeno quello che le stava facendo.

Improvvisamente il telefono cominciò a squillare. Mi alzai di corsa e mi diressi in camera. Presi il telefono e tornai sotto. Sul display si illuminava il nome: Sconosciuto. Risposi senza pensarci due volte. I ragazzi si misero all'opera.

''Harry?'' Una voce maschile risuonava attraverso il telefono.

Annuii anche se non poteva vedermi. ''Si. Sono io.'' Risposi freddo.

Pov. Alicia

Mio padre si era allontanato, lasciandomi da sola con Clarissa. La benda che mi copriva gli occhi fu calata e chiusi immediatamente gli occhi per colpa della luce. Sbattei più volte le palpebre finchè i miei occhi non si stabilizzarono. La figura femminile era davanti a me con un sorriso maligno sulle labbra.

You're mine and then I will help you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora