California

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Scusate se non ho pubblcato il giorno che vi avevo detto... Ma un fulmine ha preso in pieno la mia linea telefonica e internet se ne è andato, la fortuna! Comunque sono riuscita a pubblicare quest'ultimo capitolo. Ve lo lascio leggere e ci vediamo dopo :D

Capitolo 16. I was finally saves.

''Mamma! Mamma!'' Cominciai a urlare. ''Ti piace questa bambola? Guarda come le ho fatto i capelli!'' Continuai a urlare per ottenere la sua attenzione.

Si girò verso di me, con il suo bellissimo sorriso sulle labbra. ''E' bellissimo Alicia. Vai a farla vedere anche a Lisa, chissà lei che ne pensa è?'' Mi sussurrò accarezzandomi i capelli.

Annuii frenetica ma poco prima di salire le scale nostro padre rientrò dal lavoro, senza pensarci due volte gli corsi incontro e lui mi prese al volo, facendomi roteare come era solito suo fare. Cominciai a ride ma poco dopo mi ripoggiò a terra. Sorrisi mentre fingeva di avere dei dolori ala schiena. Accarezzai la sua guancia ruvida a causa della sua barba.

''Hei bambina. Come è andata oggi?'' Mi chiese abbassandosi alla mia altezza.

Sorrisi. ''Molto bene.'' Allungai la bambola verso di lui. ''Guarda come gli ho fatto belli i capelli.'' Dissi euforica.

Mio padre lanciò uno sguardo a mia madre poi mi baciò la testa, ma prima sussurrò: ''Vai a farla vedere a tua sorella, al piano di sopra.''

Annuii mentre mio padre si avvicinava a mia madre. Corsi al piano di sopra e andai in stanza di mia sorella, era come sempre impegnata a parlare con le mie amiche, ne aveva molte e le volevano tutti bene. Sorrisi sedendomi sul suo letto mentre lei finiva la sua chiamata con Loren, così mi sembrava. Continuai a sistemare un po' i capelli alla bambola.

Avevo undici anni appena compiuti e questa bambola me l'aveva regalata mio padre, era la mia preferita, e anche l'unica. Mia sorella attaccò e io mi girai verso di lei. Era la mia migliore amica, dopo Jane naturalmente. Corsi verso di lei che stava seduta alla scrivania.

''Guarda come gli ho fatto i capelli!'' Sorrisi.

Lisa presa la bambola tra le sue mani e la guardò con aria disgustata. ''Ali... hai undici anni, non pensi di essere grandina per giocare ancora con le bambole?'' Chiese.

Mi ratristai subito, nessuno mi aveva mai detto che ero troppo grande. ''Ma è la bambola che mi ha regalato papà...'' Risposi quasi ovvia.

Mia sorella mi accarezzò da sopra la testa. ''Comunque sono davvero belli...'' Sorrise.

Sorrisi a mia volta e ripresi la bambola tra le mie mani fiera di come le avevo conciato i capelli. Sembravano perfetti, ma solo allora mi ricordai che l'unica cosa perfetta era mio padre. Era alto e anche se non aveva i capelli era bellissimo e molte donne gli correvano dietro. Scesi al piano di sotto per parlare con lui, ma non lo trovai. Appena entrai in cucina però trovai mia madre a terra... Mi preoccupai e le corsi incontro.

''M-mamma che ti è successo?'' Chiesi preoccupata appena notai del sangue uscire dalle sue labbra.

''Oh, niente bambina mia. Mi sono tagliata e cercavo un cerotto per le labbra.'' Sorrise a male pena.

Annuii convinta dalle sue parole. Mi sedetti difronte a lei e cominciai parlarle. ''Mamma hai visto i capelli, per bene?'' Annuì. ''Non sono perfetti?'' Chiesi.

Mia madre mi accarezzò la fronte. ''Sai, cara, nulla è perfetto.''

La guardai strana e poi spostai lo sguardo verso la bambola. Aveva ragione, se la si guardava meglio gli occhi erano di una misura leggermente diversa, ma se ti ci impegnavi potevi vederla, i capelli adesso non erano più tanto perfetti. Riguardai mia madre e le parole uscirono da sole dalla mia bocca.

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