Capitolo 10: Febbre

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Durante i giorni successivi mi divertii molto insieme a Fede.
Era una ragazza davvero solare e amichevole!
Quella mattina ero al campo, seduta sulla solita panchina a vedere l'allenamento.
Solo che, ad un certo punto, iniziai a starnutire.
Il primo starnuto, poi il secondo, poi il terzo.
Sentii pure uno strano venticello freddo che mi attraversava il corpo e mi faceva tremare.
- Kiara, stai bene?- mi chiese Celia, che era seduta accanto a me.
- Nulla, tranquilla, sento solo un pò di freddo...-
Fede mi si avvicinò e poggiò una mano sulla mia fronte.
- Ma scotti! Hai la febbre!- esclamò, mettendo l'altra mano sulla sua di fronte.
I ragazzi intanto avevano finito l'allenamento mattutino e si erano avvicinati, osservando la scena.
- Vieni Kiara, ti accompagno al dormitorio... vieni anche tu Jude?- chiese David, facendomi alzare.
- Sì, va bene- rispose lui.
Mi sentivo davvero a pezzi, ma riuscii a camminare fino alla mia stanza e a mettermi a letto.
Nelly spuntò dalla porta proprio mentre mi stavo alzando le coperte fin sopra il naso.
- Se vuoi preparo un tè caldo- disse, mentre David la fermava.
- Ci penso io, tranquilla- e uscì.
Sapeva bene che qualsiasi cosa che preparava Nelly poteva essere dannoso per il mio stomaco.
Le altre manager portarono la bacinella con l'acqua e la pezza bagnata da mettermi sulla fronte per poi uscire, insieme a Jude.
- Uff... mi sento sola...- dissi.
Dopo nemmeno qualche secondo iniziai a ridacchiare piano.
Era iniziato il mio delirio da febbre.

Mi affacciai dalla porta della cucina e vidi David versare il tè in una tazza.
Mi ci avvicinai di soppiatto, cercando di nascondermi per bene.
Arrivai così vicina da potergli dare un piccolo pizzicotto sul fianco.
Lui saltò in aria dallo spavento e si girò.
- Kiara?! Ma che cavolo ci fai fuori dal letto?!- esclamò.
- Non voglio stare a letto, mi sento sola!- ribattei.
Lui di rimando mi prese per il braccio e mi trascinò fino alla mia stanza, per poi mettermi a letto.
- Non muoverti da qui, intesi?- chiese, e io gli annuii in risposta.
Lui uscì e, appena sentii i suoi passi che si facevano sempre più lontani fino a scomparire, aprii la porta e uscii di nuovo.
Mi portai appresso la coperta, sentivo davvero freddo, ma non fu una buona idea.
Shawn mi vide passare per il corridio e, con la sua solita velocità, mi legò dentro la coperta come se fossi un salame.
- Che ci fai qui Kiara?- chiese, curioso.
- Ni annoio a letto!- esclamai, ancora.
- Però se non ci stai poi peggiori, quindi adesso ti metti sotto le coperte!-
Mi prese da un lembo della coperta e mi trascinò fino alla mia stanza, facendomi entrare.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi sedetti sul letto, sbuffando.
Non volevo rimanere rintanata lì tutto il giorno.
Sentii dei passi e delle voci fuori dalla mia stanza, ma non ci diedi molta attenzione.
Qualche minuto dopo che sentii solo il silenzio per i corridoi, aprii di nuovo la porta e uscii velocemente.
Solo che qualcuno mi prese per il braccio e mi bloccò a muro.
- Dove credi di andare?- mi chiese Jude che se ne stava davanti a me per non farmi passare.
- Non ci voglio stare a letto-
- Ho notato... però se fai così poi ti senti peggio-
- Non m'importa-
- Davvero? Comunque non ti faccio passare-
- Ah sì? Vediamo!-
Passai sotto il suo braccio destro e corsi verso le scale, ma lui mi prese per i fianchi e mi alzò.
Mi mise in spalla e mi portò con tranquillità nella mia stanza.
- Ehi, non vale! Non sono mica un sacco di patate!- esclamai, senza opporre però resistenza.
Credo che il caldo che sentii alle guance fu più per l'imbarazzo che per la febbre.
Mi lasciò sul letto e poi mi coprì con le coperte.
Lo fissai per un po', poi vidi che stava andando verso la porta e gli afferrai il braccio.
Lui si girò a guardarmi.
- Cosa c'è?- chiese.
- Non lasciarmi sola...- risposi, tirandolo verso di me.
- aspetto che ti addormenti, allora- disse, sedendosi sul letto accanto a me.
Annuii e mi misi di un fianco, per poi chiudere gli occhi e scivolare in un leggero sonno.

L'indomani stavo già molto meglio dopo quella dormita.
La febbre era sparita e sembrava che avessi ripreso le energie che mi mancavano.
Andai da Jude per ringraziarlo della compagnia.
- Grazie, non mi sarei riposata abbastanza se non mi avresti costretta ad andare a letto- gli dissi, facendo una risata nervosa.
- Figurati, è stato bello farti compagnia... sei carina quando dormi- rispose, sorridendo.
Io sentii il viso iniziare a diventare piú caldo.
- Ehm... i...io devo andare- dissi, per poi camminare via velocemente.
Era davvero così dolce...
Ora, la mia mente stava già elaborando i miei obiettivi.
Uno, togliergli quei stramaledetti occhialini.
Due, entrare nel suo cuore.
E ci sarei riuscita, a qualunque costo.

Angolo Autrice
Sono tornata a fare capitoli sclerosi yeeeh \^-^/

Kiara VS Occhialini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora