Capitolo 15: Sogni e Incubi

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- Senti, davvero, non ce la faccio piú a starti dietro... non voglio piú vederti-
- Aspetta amore! Ti prego, non lasciarmi!-
- No, ormai é finita-
- NoooooH-
Sullo schermo apparve "The End" e sentii le Manager piangere accanto a me.
- Povera Rosita, Carlos l'ha di nuovo rifiutata!- esclamó Silvia asciugandosi le lacrime.
- Dai, tanto si sa che poi avrà un figlio da Antonio! Mi sono documentata!- commentó Celia sistemandosi gli occhiali.
Sospirai, pensando a quale malattia mentale potessero essere affette.
Le soap-opere, soprattutto quelle spagnole, erano davvero la più grande cavolata della storia televisiva.
- Mah, come fate a vedervi queste cose non lo so-
- Kiara, non sai proprio apprezzare le storie romantiche! L'amore è un sentimento che non tutti capiscono a quanto pare!- mi disse Nelly.
"Se l'amore è quello che provo io per Jude, allora gli spagnoli chissà che si bevono prima di scrivere la sceneggiatura dei loro telefilm"

- Ehi, Kiara-
- Dimmi Jude!-
- Mi chiedevo... ti andrebbe di uscire con me stasera? Tanto domani abbiamo il giorno libero-
- Uh, mi farebbe molto piacere!-
- Allora a dopo-
Ritornai in camera mia, pensando all'uscita di quella sera.
Era un appuntamento? Anche perchè si, c'eravamo baciati, ma non eravamo fidanzati ufficialmente.
Almeno, lui non me l'aveva chiesto...
Forse dovevo farmi avanti io?
"No, facciamo con calma, non c'è fretta... l'importante è che lui mi stia accanto"
Il pomeriggio passò in fretta.
Parlai con Fede e mi diede dei consigli su come comportarmi in situazioni del genere, tranquillizzandomi.
- Basta che ti comporti normalmente e andrà tutto bene- mi aveva detto, sorridendomi.
Mi vestii, optando per qualcosa di comodo più che carino.
Uscii e trovai Jude che mi stava aspettando all'ingresso dei dormitori.
Lo salutai, dandogli un bacio sulla guancia e facendolo sorridere.
- Allora, dove andiamo?- chiesi mentre ci avviavamo fuori dalla scuola.
- Che ne dici della gelateria?-
- Sì! Ho proprio voglia di un gelato!- esclamai, contenta.
Mi prese per mano e andammo insieme verso una gelateria vicino al campo al fiume.
Mi offrì il gelato e ci sedemmo vicini al fiume, guardando l'acqua scorrere tra le rocce.
Fù un pomeriggio molto piacevole, stare con lui mi rilassava e avrei voluto fermare il tempo per poter stare insieme per sempre.
- Kiara... ti andrebbe di essere la mia fidanzata?-
Mi girai verso di lui, sorpresa, e sorridi.
- E me lo chiedi anche? Certo che sì!-

Quella notte fù una delle più brutte della mia vita.
Sognavo di ritrovarmi in un posto totalmente buio.
La testa mi girava ed ero come bloccata al pavimento.
Cercavo di muovermi, ma non riuscivo.
Alzai appena la testa per vedere delle mani nere e scheletriche tenermi salda per non permettermi nessun movimento.
Poi, una ragazza dai profondi occhi di un rosso vivo mi si avvicinava, ghignando maligna.
- Oh, povera Kiara... gli incubi sembrano avercela con te-
- Aiutami... non riesco a respirare-
- Tranquilla, ti aiuto io, mocciosetta-
Si avventò su di me e avvolse le mani attorno al mio collo, stringendole in una morsa mortale.
Non riuscivo a muovermi e dopo nemmeno qualche secondo già la mia bocca si apriva alla disperata ricerca d'aria.
Mi svegliai di soprassalto, facendo un respiro cosí profondo che sembrava fossi appena uscita dall' acqua dopo essere stata molto tempo nel fondale.
Mi misi seduta e cercai di controllare il mio respiro.
Il mio cuore batteva all'impazzata e sembrava che dalle ombre che la luce della luna proiettava potessero uscire quelle mani nere.
Mi alzai barcollando un po' e uscii dalla mia stanza, avviandomi per i corridoi bui a passo incerto, guardandomi spesso attorno.
Arrivai davanti alla camera di Jude e alzai il pugno per bussare.
"E se lo disturbo?...alla fine non sono più una bambina, potrei tornare a letto tranquillamente"
Ripensando però al sogno fu quasi istintivo bussare alla porta e aspettare.
Jude aprì la porta sbadigliando e stropicciandosi gli occhi ma, appena mi vide, i suoi occhi cremisi si svegliarono del tutto, vigili.
-Kiara? È successo qualcosa?- mi chiese, con una punta di preoccupazione nella voce.
- Ecco... so che sarà infantile, ma ho fatto un incubo...-
- Tranquilla, entra-
Entrai velocemente, chiudendomi la porta alle spalle.
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, sentendo le sue braccia avvolgermi.
Le ombre sembravano ormai insegnificanti con lui accanto, mi sentivo protetta tra le sue braccia.
Mi fece stendere nel suo letto e si mise accanto a me, prendendomi la mano.
- Dormi, ci sono io qui con te- mi disse, sorridendomi.
- Grazie- gli risposi, appoggiando la testa sul suo petto.
- Hai ancora paura?-
- Con te accanto, non avrò mai paura-

ANGOLO AUTRICE
Avete chiesto il romantico, ecco il romantico!
Beh, alla fine quell'incubo ha avuto i suoi PRO u.u

Kiara VS Occhialini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora