3. Can't Keep My Hands Off You

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"On the street, or under the covers
We're stuck like two pieces of Velcro
At the park, in the back of my car
It don't matter what I do,
I can't keep my hands off you."
-Can't Keep My Hands Off You, Simple Plan ft Rivers Cuomo

"No," rispose Liam, camminando frettolosamente verso la porta. "Non vengo più vicino a te. Tu-," prese un respiro profondo "Idiota. Ti odio. Io- te ne devi andare."

"Non voglio andarmene," Disse Zayn incrociando le braccia dietro la testa, rilassandosi come se fosse a casa sua "Mi piace qui."

"Sta' zitto." parlò senza riflettere il castano, infatti sembrò più come il farfugliare di due parole scombinate.

Zayn si alzò dal letto spostandosi le coperte da dosso. Era nudo. Liam provò a tenere i suoi occhi puntati sul viso dell'altro ma c'era un'oscena distrazione che non lo faceva stare calmo. Liam si avvicinò al suo armadio per prenderne un accappatoio e legarselo in vita, cercando di nascondere il suo lato anteriore.

"Cosa stai guardando, bellezza?" Zayn si mosse più vicino all'altro, Liam riusciva a sentire il suo respiro.

"N-niente." Liam mentì, mordendosi il labbro inferiore.

Ovviamente, Zayn Malik poteva essere sia un angelo che un demone e Liam era quasi  sicuro al cento per cento del quale dei due fosse. La mano di Zayn finì sul collo di Liam, avvicinandoselo ad un centimetro dal suo viso. Gli occhi di Liam si dilatarono, non sapendo se concentrarsi sui suoi occhi, viso o merda, era ancora nudo. Probabilmente la parte peggiore era che Liam era ancora lì, immobile come se fosse attaccato con la colla lì di fianco al letto.

Appena le labbra di Zayn sfiorarono quelle di Liam, facendolo sentire elettrizzato, il suo cellulare iniziò a suonare.

-

Harry si sedette su un divanetto nero dopo essere stato portato nella sala privata. Si guardò intorno notando il lampadario appeso al soffitto, responsabile della luce dorata che illuminava l'intera stanza. Si  morse l'interno guancia eccitato e nervoso. Era da solo e lo sentiva.

All'improvviso la porta si aprì con un cigolio, catturando la sua attenzione e facendogli girare la testa in direzione del rumore. Difronte alla porta c'era il ragazzo del palco. Harry sentì i suoi skinny jeans restringersi.

"Harry?" chiese il ragazzo, camminando verso il più piccolo, slacciandogli un altro bottone della camicia già completamente aperta.

Harry annuì, mordendosi ancora più forte l'interno guancia, fino a fare male.

"Siamo impazienti vedo, o no?" parlò il ragazzo docilmente, la sua voce era acuta e aveva un accento inglese, come Harry, ma non esattamente uguale. "Sei qui da così poco e..." si sedette vicino a lui, facendo passare il suo dito con le unghie dipinte di nero sul suo torso, fermandosi prima di arrivare al bacino. "Sei qui da così poco e non vedi già l'ora di fottermi."

Harry era senza parole, mollò la presa dei suoi denti siccome iniziava a sentire il sapore del sangue.

"Mi chiamo Louis comunque," sussurrò il ragazzo-Louis- nell'orecchio del riccio "Ti servirà dopo. Non vorrai mica dimenticartelo, no?" Louis sorrise quando Harry annuì di nuovo, "Ora parlami, si? Non so cosa vuoi."

Louis portò un dito su un riccio di Harry, allontanandolo dal suo viso. Si mise a cavalcioni sulle gambe dell'altro. "Non so se vuoi se io, per esempio," Louis si abbassò, lasciando un bacio vicino alle labbra dell'altro "ti baci, o forse-," continuò, facendo scontrare i loro bacini "-che ti cavalchi. Sei attivo? Ti piace essere chiamato 'Daddy'? Posso farlo se vuoi."

Harry aprì bocca per la prima volta quella sera, ma le sue parole uscirono fuori come un ringhiare, la voce rauca "Sono io l'attivo," fu quello che ne uscì, prima che aggiunse velocemente un "Se tu, ehm- se vuoi, ovviamente,"

"Sciocco," Louis rise; la sua voce creò un suono acuto che Harry trovò bellissimo. "Stanotte è tutto su di te, tesoro. Ora dimmi, cosa vorresti che io facessi?"

Gli occhi di Harry guardarono i blu dell'altro per qualche secondo. "Baciami," parlò Harry, suonando più come un borbottio.

Louis lo baciò, il suo corpo minuto era perfetto sopra quello tonico dell'altro.

"Oh cazzo," imprecò il riccio staccandosi dal bacio per osservare meglio la faccia del più grande "Sei così bello, Louis."

Louis non rispose, cominciò invece a sfilare la camicia di Harry dalle sue spalle abbassandosi per baciare la farfalla che aveva tatuata sullo stomaco. "Neanche tu sei male, ragazzino."

Louis gli rivolse un sorrisetto prima di baciarlo ancora, Harry morse il labbro inferiore del liscio, le sue mani si fecero guidare da Louis, le sue lunga dita finirono sul suo sedere. "Quanto lontano vuoi arrivare?" chiese Louis lasciando un bacio sul lobo del riccio.

"Fino in fondo cazzo. Ho bisogno di te, Louis."

"Bene," sorrise "Ora, ti eccita essere chiamato 'Daddy'?Voglio farti eccitare così tanto piccolo."

"Io non -  di solito non mi faccio chiamare così" parlò "ma c'è sempre una prima volta, no?"

"Si, certo," Louis fece un succhiotto sulla base del collo dell'altro "Daddy."

Le mani di Harry finirono di nuovo sul suo culo, invitandolo a togliersi la stoffa che lo stava facendo diventare pazzo e Louis fortunatamente capì. Si alzò sulle ginocchia e si sfilò i boxer prima di calciarli via. "Voglio romperti, piccolo." disse Harry "Voglio vederti rompere tra le mie braccia."

"Qualsiasi cosa vuoi" gemette "Merda, sei bellissimo."

Harry avvicinò la punta del dito all'entrata dell'altra prima di spingerlo indietro sul divano sotto di lui. Louis si portò istintivamente le ginocchia al petto, avendolo fatto fin troppe volte.

"Hai del lubrificante?" Louis allungò la mano per prendere una borsa da dietro al divano con tutto l'occorrente.

"Sarà una lunga notte."

Luminosity - Larry/Ziam [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora