Vi parlo di qualcosa
di qualcosa che non è nuovo
vi parlo di qualcosa che ho visto
vi parlo di qualcosa che non è vuoto!
I ricordi, il cuore quanto li brama
e quanto soffre nel sopportarli.
La malinconia si sfoga e prende vita in certi luoghi...anche dentro!
Vi parlo di un villaggio che piange solitudine
la rovina, la calamità
hanno reso vuoto il posto dove un tempo i ragazzi sognavano. Era un illusione?
E come tale non è stato vero per molto tempo
(COME L'INNOCENZA).
Anche le scarpe bucate non davano fastidio
l'acqua, le pietre, il freddo ai piedi, la fame
tutto questo di sfogava in fantasie e nei sogni ben presto strappati.
Vi parlo di un pescatore malinconico
che offriva esche ai pesci
e per non patire la fame pazientava ore ed ore
tanta voglia di andare via, ma la sua tavole era vuota.
Ancora vi parlo
sento voci da lontano che mi suggeriscono di non ricordare
vi parlo e cammino ancora dove il tempo non ha senso...perché è passato
un ricordo, un fuoco, le risate, la notte bella e stellata
il grido di un ragazzino sceso in basso; dolore forte al petto.
La realtà è quella che è!
Il cuore svezzato presto è stato addestrato a lottare
le lacrime sono troppe e il prato verde ora è vuoto
la mia fantasia rende vivo ogni momento
ed ogni mio sentimento si legge ermetico su questo foglio.
Vi parlo di qualcosa
vi parlo stranamente di ogni mio turbamento
e di quel dolore che mi portavo dentro.
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Frammenti dell'anima
PoetryHo scritto queste poesie tra i 15 e i 18 anni. Era un tempo bello e terribile. Vivevo in un presente limitato e immaginavo poco il mio futuro. Quello che ricordo è che avevo una voglia particolare di scrivere. Alessio Rizzo.