Nella stanza dove agisce la follia
nulla irrompe per salvare la creatura immobile
che prega e urla
avvolta nel terrore si dimena come un animale ferito
piange e il suo sangue copre ogni parete.
Nel prato un eremita cerca ispirazione
il suo cuore è solo perché non ha trovato compagnia
tranne insetti, vento e foglie secche.
Piangere non serve
parlare non ha senso
tranne esprimere sentimenti
a creature o forze che non sono umane
che non possono rispondere o consolare.
In un mattino senza sole
ho scoperto il cadavere di ogni mio allegro momento
ecco cosa vedo nelle mie prigioni.
Nel freddo pomeriggio autunnale
un barbone è ansioso di trovare una reggia o una tana dove possa riposare
sotto un ponte che non possa crollare
anche una camera senza finestra può bastare
senza sapere se arriva il giorno
tanto è sempre buio dentro al cuore.
La grandine cade
il vento soffia e fa male
il giorno è stanco e il tempo lento.
In un viale dove i marciapiedi vengono calpestati da menti angosciate
tutti desiderano fuggire.
In questo buco tutti pensano e agiscono similmente!
Nelle mie prigioni
sento un vento, non vedo un fuoco
sento un vento che socchiude i miei occhi
nelle mie prigioni sento una voce che dice:
"dovrò aspettare per sempre?"
solo per sempre?
per sempre ed oltre!
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Frammenti dell'anima
PoetryHo scritto queste poesie tra i 15 e i 18 anni. Era un tempo bello e terribile. Vivevo in un presente limitato e immaginavo poco il mio futuro. Quello che ricordo è che avevo una voglia particolare di scrivere. Alessio Rizzo.