Josh:
Ci svegliammo sdraiati sul divano, la sera prima avevamo messo su un film e ci eravamo addormentati così.
Era così bella..
Io intanto stavo ancora cercando di mettere assieme ciò che avevo sentito la mattina prima.
Feci per alzarmi quando si svegliò e fece una cosa parecchio strana.
Mi tenne per la maglia, ributtandomi sul divano.
Poi aprì gli occhi.
"Oh, scusami." arrossì e si mise seduta.
La guardai sorridendo.
"Buongiorno Kate."
"Buongiorno Josh."
Era la prima volta che mi rispondeva così.
Come si sarebbe comportata oggi?Kate:
Ero serena quel giorno, non ero in vena di liti o provocazioni.
Mi alzai dal divano e mi diressi in cucina.
"Vuoi qualcosa?"
Mi stava guardando mentre sorrideva incredulo, mi venne da ridere.
"Perché ridi?"
"Per la tua faccia. Vuoi qualcosa?"
"Uhm sì." si alzò e mi venne incontro.Prese qualche fetta di pane e la Nutella e si sedette a tavola.
"La Nutella la spalmi col culo?" scherzai.
"No."
Prese il pane e lo mise direttamente nel vasetto.
"Fai schifo, va che ingrassi dopo."
"Ho un metabolismo meraviglioso, non corro questo rischio."
"Ti odio."
Rise, "Ma dico, ti sei vista? Di che ti lamenti che hai un corpo perfetto!"
"Sì, perché mangio del cibo sano."
Rise.Josh:
Presi un cucchiaio di quelli grandi e lo immersi nel vasetto di Nutella.
"Cosa stai facendo?"
Lo tirai fuori dal vasetto e mi avvicinai a lei.
"Non mangio quella roba."
Indietreggiò.
"Non voglio fartela mangiare."
Mi guardò storcendo un sopracciglio, perplessa.
"Cosa.."
Non fece in tempo a finire la frase che le ricoprii la faccia di Nutella.
"Questa me la paghi."
Infilò la mano nel vasetto e iniziò a rincorrermi finché non decisi di lasciarmi prendere e lasciare che si vendichi, infondo era meritato.Ridemmo entrambi di gusto e andammo a pulirci.
La mattinata proseguì tranquillamente.Per pranzo ordinammo una pizza che mangiammo sdraiati sul divano davanti ai cartoni animati.
"Ehm Kate.. ieri.. no voglio dire uhm.."
Come gliel'avrei chiesto di ieri mattina?
"Come stai?"
Che idiota...
Mi guardò confusa.
"Ehm bene, perché.. uhm te?"
"No nulla... Bene."
Inarcò un sopracciglio e tornò a guardare la tv.
Dovevo chiederglielo.. ma come?Dopo neanche 5 minuti si girò a guardarmi.
"Una domanda ce l'avrei io.."
La guardai, forse preoccupato.
"Il.. cioè i baci.." non riuscì a finire la frase.
Sentivo che il mio cuore sarebbe potuto uscire dal petto da un momento all'altro.
Continuava a guardarmi, in attesa di una risposta.
L'unica cosa che sarei riuscito a fare il quel momento sarebbe stato dargliene un'altro.Kate:
Lo vedevo tremare, mi avvicinai e lo baciai io questa volta.
Forse per provare a calmarlo.. o forse per altro..
Mi prese il viso tra le mani e capii che stavo esagerando. Mi allontanai da lui, seduto lì davanti a me, perplesso ma più calmo di prima.
Avrei dovuto dargli una spiegazione, ma quale?Fu lui a parlare per primo.
"Ti ho sentito parlare al telefono ieri mattina."
Ah.
"Sei riuscita a confondermi ancora di più." proseguì.
Ero lì ferma, muta.
Su cosa era confuso? Gli piacevo? Beh, perché avrebbe dovuto baciarmi altrimenti? Aspetta, mi piaceva?
"Nulla da dire?"
"Uhm.. io.. non lo so." risposi, non lo sapevo davvero.
"Cosa non sai?" ora ero io quella confusa.Josh:
"Beh non lo so.."
Non saremmo andati da nessuna parte così.
Mi avvicinai lentamente per baciarla di nuovo e placare questa confusione ma lei mi fermò.
Continuava ad aumentare la confusione.
"Ascoltami.."
"No." mi interruppe secca, "Tu... io... non sono innamorata di te.. non so perché tutto questo stia succedendo ma.. ma non va bene. No.."
Ha detto che non è innamorata, non che non le piaccio. Mh.
"Perché no?"
Abbassò la testa.
"Tu mi piaci Kate."
Sì, l'avevo detto.
Alzò la testa di scatto cercando di nascondere un timido sorriso, uno splendido sorriso, cosa che non le riuscii molto bene.
Poi riprese la sua espressione confusa e anche un po' triste.
"Ho bisogno di tempo."
Si alzò dal divano e andò alle scale, si fermò sul primo gradino, "solo tempo" disse, per poi salire fino in camera.Mi lasciò lì, da solo tra i miei mille pensieri che mi travolgevano, il rumore della tv di sottofondo e una strana sensazione che cresceva dentro al cuore.
Kate:
Gli piaccio. Ma ho bisogno di tempo. Tempo per cosa? Dennis? Già non ci pensavo più.
Forse il mio orgoglio? Probabile. Era stata dura ammettere di poterlo sopportare, ammettere di esserne innamorata era davvero prematuro.
Che avrei fatto ora?
Due settimane da sola con lui. Non ce l'avrei fatta.
Ma riprendere le distanze era da codardi.Per ora di cena scesi a farmi un panino, Josh non era né in sala né in cucina. Meglio, non avrei dovuto affrontarlo per quella sera. Avrei mangiato in fretta, sarei corsa in bagno a prepararmi per la notte e sarei andata a dormire.
Entrai in camera, il mio piano non aveva funzionato.
Josh era lì con l'asciugamano attorno alla vita e i capelli bagnati, perfetto.
Era perfetto.Mi sorrise e io corsi in bagno, sperando di ritrovarlo a letto quando sarei uscita.
Fortunatamente fu così, anche se lo sentii ridacchiare quando uscii dal bagno per poi correre nel mio letto.
Josh:
Mi faceva ridere la versione impacciata e vulnerabile della terribile Kate, forse più che ridere mi faceva impazzire.Almeno ora sapeva come mi sono sentito io la prima volta che l'ho vista uscire dalla doccia.
Anche questa giornata era finita.
STAI LEGGENDO
❝Si può fare?❞
Teen FictionQuando il matrimonio cambia la vita più ai figli che ai genitori. Non è sempre facile convivere con il figlio del tuo patrigno, ma chi ha mai detto che tu debba odiarlo?