Giorno 10 Me lo fai un sorriso?

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Kate:
Ero tesa. Davvero tanto tesa. Mi stavo innamorando di Josh e non potevo più negarlo, nemmeno a me stessa. L'avevo baciato davanti a due miei amici, pochi giorni dopo aver lasciato Dennis.
Non sono proprio affidabili come amici. Non avrei mai dovuto farlo.. nel giro di poche ore lo sarebbero venuti a sapere tutti e io sarei diventata la nuova troia della quale sputtanare.
Non mi interessava più di tanto il giudizio degli altri. Mi avrebbe dato più fastidio il loro comportamento. Mi sarebbero stati addosso, avrei sicuramente perso le staffe e questa storia non sarebbe andata a buon fine.

Mi sedetti sul letto, Josh non era lì, gli ero davvero grata per avermi lasciato un po' per conto mio.
Non so cosa mi desse più fastidio, se lui e il suo essere.. lui, o se il fatto che lui mi piacesse davvero tanto...

Dovevo solo sperare di riuscire ad affrontare un altro giorno in sua presenza..

Quando scesi in cucina lo trovai ancora addormentato sul divano.

Josh:
Non capisco tutto questo imbarazzo nei confronti sia miei che dei suoi migliori amici, insomma sono i suoi migliori amici, che dovrebbero farle se si mettesse con me?
No sto fantasticando troppo...
Fatto sta che non capisco veramente perché tutta questa ansia da parte sua.

La sentii scendere le scale e dirigersi in cucina ma non dissi nulla, anche se con la coda dell'occhio la stavo guardando.
Doveva sempre essere così dannatamente bella?
Si alzò sulle punte per prendere i cereali e le si alzò la felpa, quella che nascondeva il suo bel culo, d'istinto mi venne da ridacchiare ma lei non se ne accorse.
Decisi di alzarmi, avevo una voglia matta di prenderla in braccio e morderle quelle splendide labbra, ma mi trattenni.

"Buongiorno." le dissi piano con un sorriso, "tutto a posto?"
"Ehm sì.. credo, te?"
"Come mai credo?"
"Nulla."
Riprese a versare i cereali nel latte e quando ebbe finito si venne a sedere sul divano, vicino a me.

Kate:
Che avrei fatto? Nulla, semplicemente me ne sarei fregata. Non potevo vivere nell'ansia, poi lo avevo trattato già troppo male.

Per pranzo ci facemmo un panino e poi uscii per conto mio, chiedendo a Josh di non venire con me, non che non lo volessi.. volevo solo vedere com'era la situazione là fuori, e portarlo con me non sarebbe stata la migliore delle idee.

Andai al solito ritrovo e stranamente non c'era nessuno, o quasi..

Mi ritrovai una mano sulla spalla, stava iniziando a stringere, alzai lo sguardo e c'era Dennis.

"Ti sei già trovato qualcun altro principessina eh?"
"Ma senti chi parla, eh lasciami cristo!"
"Pensavi che non sarei venuto a saperlo?"
"No, semplicemente non me ne fregava un cazzo."
"Non è quello che mi ha detto Nick."
"Nick è un coglione."
"E tu? Sai cosa sei?" mi strinse ancora di più la spalla, "sei solo una troia." poi la mollò.
"Ero sbronzo l'altra sera, non avevo idea di quel che stavo facendo."
Si mise seduto, stranamente sorridente..
"Tu invece mi hai già rimpiazzato."
"Non ho intenzione di andare avanti con questa conversazione."
"Allora che ci fai qui? Lo sai che ti daranno tutti contro? Lo sai che sono tutti dalla mia parte? Tu non sei più nessuno ora che mi hai mollato."
Gli tirai una sberla.
"Non è così Dennis."
Si alzò e mi prese per il braccio.
"In questo contesto le sberle non mi fanno eccitare," strinse la presa, "quindi vedi di abbassare la cresta, zoccola" e con una spinta mi lasciò il braccio.

Era l'unica persona in grado di comandarmi in questo modo, da incazzato aveva uno sguardo che metteva i brividi. Così decisi di lasciar perdere e mi allontanai.

Non sapevo bene dove andare, così mi avviai verso casa.

Josh:
Non avevo voglia di uscire, così decisi di fare la pizza.

Tempo di mettere tutte le robe sul tavolo che entrò in casa Kate.
Corse subito di sopra e decisi di seguirla.

Bussai ma non rispose, ma decisi ugualmente di entrare. Non c'era, in bagno nemmeno, mi preoccupai.
Poi vidi del fumo vicino alla finestra, era andata sul tetto.

"Ehi, tutto bene?"
"Si."
"Non sembra.."
"Allora cosa lo chiedi a fare?"
Ecco che ricominciava...
La raggiunsi, mi sedetti vicino a lei e l'abbracciai.
Avrei immaginato che mi allontanasse o addirittura che mi picchiasse e invece ricambiò l'abbraccio stringendo sempre più forte.

Sentii la mia maglietta bagnarsi e le alzai il viso.
"Ti prego non piangere.." le asciugai la guancia e le sorrisi.
"Non sto piangendo.."
"Me lo fai un sorriso?"
Girò la testa e l'abbracciai di nuovo.
"No Josh, lasciami."
"Piccola che hai?"
Perché l'ho chiamata così?
"Come mi hai chiamata?"
"Io.. non me ne sono reso conto scusa.."
"No no, ridillo.."
"Piccola.."
Mi baciò lentamente, sentivo il suo sorriso spuntare ogni tanto e il suo respiro sulle mie guance. Ragazzi, ero cotto.

Kate:
In qualche modo mi sentivo protetta tra le sue braccia, tra le sue labbra. In quel momento non mi interessava più il pensiero degli altri, c'eravamo solo io e lui e ora mi bastava.

Rientrammo in casa.
"Ti piace Shady?"
"E me lo chiedi?"
Ecco un'altra cosa che non sapevo di lui, ma che mi piaceva.
"Perfetto."
Misi su la mia playlist e passammo un'ora, o forse di più, a cantare sdraiati sul pavimento.

"Che ti va di mangiare sta sera?" mi chiese alzandosi.
"Non saprei, ci andiamo a mangiare un trancio di pizza?"
"Volevo farla oggi la pizza ma sarà per un'altra volta, andiamo."

Siamo rimasti in giro un paio d'ore o forse di più, con lui il tempo sembrava passare velocissimo.

Tornammo a casa e dopo una doccia andammo a letto.

Josh:
Spense la luce e si fermò in mezzo alla stanza.
"Che c'è?" le chiesi.
Si avvicinò al mio letto e mi diede un lieve bacio, era davvero leggerissimo, dolcissimo.

Eravamo sulla buona strada.

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