Josh:
La stavo fissando, lei sdraiata a pancia in sotto, abbracciata al cuscino, con i capelli che le coprivano il viso e con una gamba che usciva dalle lenzuola, mentre io stavo seduto sul letto. Non so il perché.
Scossi un po' la testa e decisi di alzarmi e scendere per far colazione, ma appena aprii la porta la svegliai.
"Aspettami." disse sedendosi sul letto.
Era sveglia? Mi aveva visto mentre la fissavo?
Si alzò, mi venne quasi da ridere per quella scena, si sistemò i capelli e la maglia che le si era alzata.
"Okay andiamo."
Sta volta risi.
"Cosa ridi? Ma dico ti sei visto con quei capelli?" e si unii alla mia risata.Kate:
"Non so te ma ho voglia di pancake sta mattina, abbiamo latte e farina?"
"Uhm penso di sì." risposi e andai ad aprire il frigo."Li sai fare vero?" domandai.
"Ovviamente" stavo per andarmi a sedere e aspettare che fossero pronti ma poi continuò, "però tu mi aiuti."
"Uff."
Sorrise.
"Ma io non sono capacee." mi lamentai.
"Ti insegno io."
Sorrise di nuovo, sta volta più maliziosamente.
Ma sì dai, stiamogli al gioco.
Mi prese per il braccio tirandomi fino a trovarmi davanti alla ciotola con già dentro latte e farina e una frusta.
"Sai mescolare?"
"Ss.." ma mi interruppe prendendomi le mani nelle sue e iniziò a mescolare.Stavo iniziando a sentirmi a disagio.
"Ehi guarda che sono capace a mescolare."
Mi lasciò le mani e ripresi, mi stava comunque dietro, troppo vicino.
Iniziai a sentire qualcosa dietro e mi girai di scatto.
Gli toccai per sbaglio quel qualcosa.
Evidentemente aveva aggravato la situazione dato che corse subito in bagno.Josh:
Non posso fare queste figuracce santo cielo.
Ci sta una volta o due ma questo era veramente troppo, dovevo iniziare a starle un po' più lontano fisicamente.Finito il lavoro tornai di là con parecchio imbarazzo in volto e lei era già seduta a mangiare i primi pancake.
Rise e abbassò la testa cercando di non farsi notare, invano, ma lo apprezzai.
"Ehi ma mica non li sapevi fare?"
"Bugia, andiamo chi non sa fare i pancake?"
Tutto quello che era appena successo era voluto? Mi stava provocando apposta?
Piccola monella.Dovevo contrattaccare.
Mi sedetti a tavola con lei e misi la Nutella sul mio pancake.
Accidentalmente mi sporcai la maglietta che tolsi subito.Risi quando le andò di traverso il succo.
A questo gioco si può giocare anche in due.Kate:
Ma era serio? Non lo sopportavo quando cercava di giocare con me. Non l'ho mica fatto apposta prima. Che stupido.Non ero in vena di queste cose così andai semplicemente di sopra a vestirmi.
Vidi la delusione nel suo volto quando mi alzai, questo era divertente.Non sapevo che avrei fatto quel giorno, stare a casa non se ne parlava, aveva smesso di piovere.
Ma poi fuori che avrei fatto? Chiamare Han, speravo che lei almeno sarebbe stata dalla mia parte.Dopo un piatto di pasta a pranzo andai in camera.
Mi cambiai piuttosto in fretta ma non trovavo lo skateboard, magari l'avevo lasciato di sotto.
Aprii la porta della stanza ma mi trovai davanti Josh che mi bloccava la strada.
"Cercavi questo?" mi domandò porgendomi lo skate.
"Si grazie" feci per afferrarlo ma lui allontanò la mano.
"Come si dice?"
Sbuffai, "per favore."
"No no." avvicinò il suo viso al mio, chiaramente in attesa di un bacio.
"Non ti do un bacio per farmi ridare lo skate."
"Allora non lo avrai."
"È una sfida?"
Alzai un sopracciglio e lui rise.
Sarebbe stato inutile e avrei fatto una figuraccia. Ehi ma aspetta.
"Inutile, non riuscirei a prenderlo comunque e farei una figuraccia," lui sorrise soddisfatto, "certo non peggio della tua di prima." poi si spense e io sorrisi maliziosamente.
Mi porse lo skateboard.
Avevo vinto io.Prima di scendere le scale mi girai e, nonostante mi dovetti alzare sulle punte, gli diedi un bacio sulla guancia.
Gli tornò il sorriso e io uscii di casa, chiamai Han e ci demmo appuntamento al bar.Josh:
Mi rompevo le palle a non conoscere nessuno di lì, quando Kate mi lasciava da solo non sapevo cosa fare. Decisi che sarei uscito e avrei fatto amicizia coi primi che capitavano, non ero un ragazzo timido, non sarebbe stato difficile.Salii a vestirmi e uscii di fretta. Non sapevo dove andare ma iniziai a camminare.
Dopo circa 15 minuti vidi un campetto da basket e dei ragazzi intenti a giocare.
Sarebbe stato l'ideale, quattro chiacchiere e un pallone."Ehi ragazzi" si girarono e mi sentii un po' a disagio, "posso unirmi a voi?"
Si guardarono a vicenda poi uno di loro mi fece segno di avvicinarmi.
"Ehi certo, sono Ash, loro sono Mike e Thomas."
Gli altri due mi fecero un segno con la testa.
"Io sono Josh."
Calò il silenzio per un istante.
"Aspetta, sei il tipo che stava con Kate?"
"Ehm.. si, perché?"
"Amico, gira voce che Dennis se la voglia riprendere e che tu sei il suo unico ostacolo, guardati le spalle."
Rimasi scioccato, era per quello che Kate era così preoccupata?
"Comunque stai tranquillo, noi non siamo di quella compagnia, non ti infameremo. Se vuoi unirti a noi ogni tanto ti facciamo conoscere un po' di gente."
Mi sorrise, sembrava onesto, mi fece piacere sapere di avere qualcuno dalla mia parte.
"Grazie, volentieri." mi avvicinai e iniziammo a giocare.Passarono forse tre ore, tra canestri e qualche sigaretta ogni tanto. Feci amicizia con quei tre, sembravano dei tipi a posto, ci scambiammo i numeri e tornai a casa per farmi una doccia.
Kate:
Mi chiedevo cosa avesse fatto Josh tutto il giorno, non riuscivo a smettere di pensare a lui, e mi perdevo invece di ascoltare Hannah.
"Ehi scusa puoi ripetere?"
"L'hai rifatto Kate, hai la testa altrove." sospirò.
"Dicevo, io sono dalla tua parte Kate, ma non puoi impedire a Dennis di fare quello che vuole. Sa essere spietato, lo sai."
"Si Han, lo so ma che ci posso fare?"
"Non dico di perdonarlo ma.. Infondo lui era ubriaco, non è stata proprio colpa sua.."
"Perché lo difendi Han? Mi hai fatto vedere tu la foto, lui mi ha tradita per poi darmi pure della troia e sputtanarmi in giro, che dovrei fare? Perdonarlo?"
"La colpa è anche di Nick.."
"Nick è un coglione proprio come lui, per forza gliel'ha detto, gli lecca il culo peggio di un cane, Cristo."
"Mh.."
"Non voglio avere più nulla a che fare con loro due."
"Ma è la tua compagnia, i tuoi amici di una vita, vuoi veramente abbandonarli per un piccolo errore come questo?"
"Piccolo errore, si certo."
"Vuoi veramente abbandonare me?"
"Hannah io non ti abbandono, nemmeno gli altri, solo quei due."
"Lo sai che anche tutti gli altri sono dalla parte di quei due vero?"
"Anche tu?"
Non disse nulla e abbassò la testa, colpevole.Mi stavo innervosendo, ma anche deprimendo. Preferiva veramente tutti gli altri, la stupida popolarità e tutto il resto, al posto della sua migliore amica?
"Quanto sono stata cieca. Dennis aveva ragione. Siete tutti dalla sua, siete tutti superficiali, tutti falsi. Ma da te non me l'aspettavo Hannah. Mi hai delusa, tanto.."
Su queste ultime parole mi si spezzò la voce, sentii le lacrime salirmi agli occhi, ma non potevo piangere e mostrarmi debole, non ora.Mi alzai e me ne tornai a casa con lo skate sotto braccio e il viso spento.
Josh:
La sentii entrare in casa e mi girai verso la porta, lasciò cadere lo skate e lo zaino e andò di sopra senza dire una parola.
La seguii preoccupato, perché doveva finire così ogni giorno?Lasciò la porta aperta ed entrai senza dire nulla, era sdraiata sul letto e nascondeva i singhiozzi nel cuscino.
Alzò lo sguardo e si spostò su un lato del letto, mi avvicinai e mi sdraiai accanto a lei.
La stringevo tra le mie braccia, lasciandole dei piccoli baci sulla testa.
Mi stava passando le dita sul petto, era una sensazione bellissima.
Le asciugai le lacrime e si addormentò.Mi faceva sentire triste vederla così.
Ma quella situazione, lei tra le mie braccia e io nel suo stesso letto, faceva passare ogni preoccupazione.
Speravo solo che fosse così anche per lei.
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❝Si può fare?❞
Teen FictionQuando il matrimonio cambia la vita più ai figli che ai genitori. Non è sempre facile convivere con il figlio del tuo patrigno, ma chi ha mai detto che tu debba odiarlo?