Josh:
Ero in cucina a prepararmi la colazione, non riuscivo a smettere di pensare alla sera prima. Quella ragazza riusciva a cambiare umore in tempo record.Parlando del diavolo spuntarono le corna, eccola che scendeva, ancora assonnata, le scale.
Kate:
Dio, che buon profumo di cibo. Ah, c'è Josh..
Gli passai davanti senza rivolgergli la parola, presi il latte e una tazza e andai sul divano per accendere la tv.
"Buongiorno eh"
Mi girai appena.
"Ahn sì ciao."
"Devo parlarti di una cosa, seriamente."
Mi preoccupai, non si sarà mica offeso? O, peggio.. uhm innamorato?
Ad ogni modo non avevo voglia di parlare con lui.
"Ma dimmi una cosa, non conosci qualcuno con cui uscire eh?" risposi solo.
"Non mi sembra che ultimamente tu esca molto coi tuoi amici, oltre a me."
Aveva appena toccato un nervo scoperto.
Mi alzai con calma e mi avvicinai al tavolo.
"Ti ho mai detto di essere amica tua?"
"Non cambiare discorso."
Ma che aveva? Perché era così odioso?
"Ti va di parlare o no?" riprese.
"Secondo te?"
Non disse nulla ma scosse la testa e si avvicinò. Era troppo vicino. Troppo.
Indietreggiai ma sfortunatamente avevo dietro il muro. Mi metteva in soggezione quella vicinanza.
Provai a non distogliere lo sguardo, quei suoi maledettissimi occhi, così azzurri. Cedetti e abbassai lo sguardo.
Come se non bastasse appoggiò entrambe le braccia al muro.
Ma che voleva fare? Baciarmi? Doveva solo provare a toccarmi...Josh:
La voglia di baciarla era enorme, ma non potevo farlo, sarebbe stato un segno di debolezza. Ora che ce l'avevo in pugno, così vulnerabile, sembrava quasi spaventata, non potevo perdere il controllo della situazione.
"Ora ce l'hai la voglia di parlare?"
Esitò.
"No." disse, nonostante avesse la voce tremante.
Mi avvicinai ancora di più, sentivo il suo respiro sul mio collo, la guardavo dall'alto.
"Sei carina quando sei a disagio."
"E cosa sono quando non sono a disagio?"
"Terribilmente sexy."
Si mise a ridere, sembrava più nervosa che divertita.
Levai le braccia e feci un piccolo passo indietro, sembrava sollevata.
Avevo ottenuto ciò che volevo, per il momento potevo considerarmi soddisfatto.Kate:
"Di cosa volevi parlare?"
Aveva ottenuto ciò che voleva, ma non l'avrei mai ammesso.
"Sei strana."
"Ne sono consapevole."
"No, dico.. con me. Un momento mi tratti bene e l'altro mi tratti di merda. Che intenzioni hai?"
Come facevo a dirglielo? Beh non lo avrei fatto, semplice. Dovevo passare al contrattacco.
"Nessuna, semplicemente non mi interessa nulla di te."
Feci per girarmi e andarmene quando mise nuovamente le braccia al muro imprigionandomi come prima.
Questa volta mi baciò. Ero in panico, lo sentivo premere sulle mie labbra e non riuscivo a staccarmi.
Semplicemente allontanò il suo viso dal mio, si girò e salì in camera, lasciandomi lì sommersa da mille pensieri diversi.Dopo un paio di minuti andai di sopra, determinata a chiarire la situazione.
"Spiega." dissi entrando e sbattendo la porta dietro di me.
"Ah, ora hai voglia di parlare?"
Doveva smetterla di giocare con me.
"Non io, tu. Parla."
"Cosa vuoi sapere?"
Cosa volevo sapere?
"Perché... Perché quel bacio? Cosa cazzo ti passa per la testa? Io.. io non ti capisco."
"Capisci come mi sento io?"
"Ora sei tu a cambiare discorso. Perché mi hai baciata?"
"Non mi sembra che ti abbia fatto tanto schifo."
Quel bacio è durato così a lungo da farglielo pensare?
"Io.."
Non mollare. Reagisci, rispondigli a tono.
"Baci abbastanza bene."
Alzò la testa di scatto.Josh:
Baci abbastanza bene? Non aveva nulla di meglio da dire?
Quella ragazza era tosta, si era ripresa in fretta. Mi faceva impazzire.
Non riuscii a fare altro che ridere.
Alzò le spalle e andò in bagno a vestirsi.Il resto della mattinata passò tranquillo e silenzioso e prima di alzarsi da tavola Kate fece la solita domanda a sua madre.
"Sì, ma.."
"Ma Josh viene con me, lo so, lo so.." la interruppe sbuffando.
"No, non ho voglia di uscire oggi.." dissi io.
Sua madre mi guardò rassegnata, se solo sapesse.
"Come vuoi." si alzò dalla sedia e sparecchiò la tavola.
Le diedi una mano, mentre Kate andò di sopra a prepararsi.Kate:
Uscii di casa col solito zaino e lo skate in mano, non sapevo esattamente dove andare così scrissi ad Hannah.
- "Ehi sei in giro? Non c'è Dennis lì con voi, vero?"
- "No, oggi non viene, vieni pure siamo allo skate park."
Ottimo.Arrivai e salutai Hannah, Nick e Camille, che era in giro con un ragazzo che conoscevo solo di vista. Era chiaro però che si erano messi insieme.
"Ti sei sistemata finalmente." dissi con aria scherzosa e facendole l'occhiolino.
"Sì," rispose entusiasta "lui è Marshall, amore lei è Kate."
Gli strinsi la mano.
"Trattamela bene, mi raccomando." dissi ridendo.
"Invece tu" continuò lei "ho saputo che hai rotto con Dennis... Mi dispiace.. eravate una bella coppia." sentivo il dispiacere nella sua voce.
Non dissi nulla ma Nick si intromise.
"Chi era quel tipo?" alzai lo sguardo "Quello con cui eri in giro ieri."
E ora? Beh tanto valeva dirglielo, bastava buttarla giù con tranquillità, mi avrebbero creduta.
"Mia madre si è risposata e lui è il figlio del mio patrigno." il tono della mia voce non era convincente.
"Mh" disse lui semplicemente.Per fortuna non ne parlammo più e passammo la giornata tra chiacchiere, skate e sigarette.
Mi mancavano quelle giornate così semplici.Josh:
Passai la giornata in camera, tra computer e cellulare, Kate non venne a casa a mangiare.
Mi sentii davvero solo.
Ma dopo una doccia veloce mi misi a letto e mi addormentai.
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❝Si può fare?❞
Ficção AdolescenteQuando il matrimonio cambia la vita più ai figli che ai genitori. Non è sempre facile convivere con il figlio del tuo patrigno, ma chi ha mai detto che tu debba odiarlo?