5

37 7 1
                                    

Caro diario

Ho il cuore a mille e l'irritazione sale notando che sta guardando i tatuaggi che ho sul collo , sempre con quegli occhioni espressivi ma leggermente spenti , appoggiato allo stupidì della porta
Io:<<cazzo. >> dico senza peli sulla lingua , mettendomi il maglione precedentemente tolto e me lo avvolgendolo attorno al collo per non far vedere i tatuaggi, che assolutamente non lo riguardano
L:<<Però puoi fare di meglio.>> dice cercando un libro da uno scaffale ,accarezzando tutte le copertine del bordo ,mentre le sue parole sono peggio di coltellate ,mi offendono ,e lui non sembra accorgersene, lui non sa nulla di me e si permette di giudicarmi.
Io:<<Stai zitto.>> borbotto acida ,prendendo il cellulare e controllandone i messaggi ,che naturalmente non controllo ,ma faccio finta per non farmi vedere interessata alle parole del moro. Per non sembrare ferita.

'Fai sempre così'

L:<<Non te la prendere, Novellina. È solo un'opinione, dico solo che dovresti sempre interpretare la musica a modo tuo. Mi sembri così statica.>>

'Così rispettosa di quello che fai da non volerlo rovinare.'

Il giovane ragazzo impertinente parla senza guardarmi, rimane di spalle, ad accarezzare copertine, come se cercasse il libro ideale, quello che gli sussurra senza neanche essere aperto. Tutto è così strano, non sembra neanche lui, quando parla, in questo ambito mi sei sulla tutto più tagliente e meno reale. Come se le parole non fossero dette dalla sua bocca.
Io:<<Vedo che non ti è bastato il pugno di prima.>>sussurro, tentando di regolare il battito, il fiato, e i brividi.
L:<<Piccola impertinente.>>ridacchia offeso, girandosi per incrociare il mio sguardo, il mio sempre più netto, il suo sempre più spento.<<Non mi hai lasciato neanche il segno, il tuo pugno mi ha appena toccato. Ma tranquilla>>si avvicina a me, velocemente, diminuendo la distanza fino ad appoggiare le mani ad un passo dalle mie, svelto, vicino tanto da farmi respirare il suo respiro.<<non succederà più. Qualcuno, prima o poi, ti metterà in riga.>> il calore, il battito del cuore, tutto in un singolo gesto.<<Hai ancora tanto da imparare, Novellina, non metterti nei guai senza capire come funziona dalle nostre parti. L'UCLA non è per bambine.>>parla guardandomi in viso, con il naso ad un passo dal mio, con parole sempre più taglienti. <<Non capisco perché sprechi fiato, allora. Non capisco neppure il perché del tuo arrivo qui, novellino. Ti sei perso, per caso? Oh, il pugno di questo pomeriggio ti ha ferito così tanto da spingerti a venire qua, a stuzzicare me, credendo che io, da piccola fanciulla, mi sciolgo davanti al tuo aspetto da ragazzaccio?>>la sua espressione torna seria, tanto vicina alla mia da farmi sentire l'odio che cova, le intenzioni che nasconde. <<amore mio>>Metto le mie mani sulle sue <<non hai capito niente.>> e le allontano, facendolo retrocedere di qualche passo, fino a tornare alle postazioni di partenza.
L:<<Cosa ci fai qui?>>chiede come se il luogo gli appartenesse.
Io:<<Potrei porti la stessa domanda. Mi pareva di aver capito che sta sera ci fosse il compleanno del vostro amico >> sputo acida ,scendendo dal tavolo su cui ero seduta.

Xx:<< Non é mio amico , se é amico di Natalia non vuol dire che sia anche mio amico >> esita <<Mi ci vuole autocontrollo per non menarlo >> aggiunge rivolgendomi uno sguardo inespressivo
Mi alzo , ormai stufa di ascoltarlo , e sempre sulle scarpette di gesso arrivo fino ad una delle tante librerie e passo la mano sulle copertine del libri esposti
Uno mi colpisce inarticolate , mentre con la coda dell'occhio guardo il ragazzo che poggia le gambe sul tavolo , mettendosi comodo

Riconosco lontano un milio il paio di scarpe che porta , sono uguali alle mie , anfibi neri e rovinati , con i lacci scuri e sporchi , proprio come le mie
Smetto di guardarlo e mi incanto in un libro in particolare , la copertina é rossa e di pelle , con il titolo inciso in inchiostro dorato

- Stay strong -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora