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Caro Diario

Il mio passo è veloce , quanto il mio fiato è irregolare , alla fine ho sfuriato davanti a quel vicino arrogante e presuntuoso ; non ho mantenuto la promessa che avevo fatto ad Eddy e , peggio del peggio , mi sento una merda , una grande e grossa montagnetta di schifo .
Ho ancora i suoi vestiti a dosso , sembro una stupida, giro per il college sotto gli occhi di tutti , come una bambina illusa , perché è questo che sono , una sciocca e stupida bimba illusa. Piena del speranze.

'Non ti abbattere mai , per favore , devi dimostrare agli altri che sei una grande donna, devi dimostrarlo a te stessa , e mi devi promettere che crederai sempre in tutto quello che farai , non pretendo che ci riuscirai , ma ,per favore , credici , se non vuoi farlo per me , fallo per te stessa ' ed ecco il boom , il grande colosso che butta giù quel pizzico di orgoglio mescolato alla dignità che mi è rimasto .

Il cuore batte irregolare , in un modo pazzesco , voglio scoppiare ad urlare , ma non posso , voglio iniziare a piangere e a sfogarmi  , voglio ballare , e vorrei non aver mai conosciuto quello stronzo . Per completare la lista di Babbo Natale , 'vorrei' che Eddy sia qui, a sostenermi . Anche . Voglio Eddy qui . Il brutto della realtà .

Perché  alla fine , non posso urlare , non posso piangere , non ho soldi per potermi permettere corsi di danza , ho conosciuto quell'arrogante , e -la cosa peggiore - che è la goccia che mi fa traboccare il vaso , Eddy non è qui , non è qui è mai più ci sarà .

Le lacrime scendono amare, e il grande edificio dalle pareti rosee mi accoglie , non c'è nessuno che può vedermi piangere , singhiozzare e tirarmi capelli . Nessuno se lo merita. Nemmeno io , ma evidentemente stare male sembra essere il mio orrendo presente e il mio eventuale futuro.

Il cervello vuole esplodere , ora , vuole dimenticare ogni dolore . Vuole smettere di battere , perché ad ogni passo le gambe sembrano cedere è tutto scricchiola . Gli occhi fanno male , bruciano . La bocca libera singhiozzi piccoli e le mani premono contro le porte in vetro.

Sento delle voci alle mie spalle , se brano parlare di me . Non posso più permettermi di sembrare vulnerabile prima del tempo , le persone avranno tempo per scoprirlo col tempo , non ora .

''Piccola , la porta '
Giro il viso di scatto , una portici a alla mia destra invece sembra chiamarmi , mentre le voci sono sempre più vicine .
Eh inizio seriamente a preoccuparmi , seriamente ad avere paura di perdere quel poco orgoglio rimasto .

'Axel , rideranno di te , lo hanno sempre fatto , e poi dai , quanto ti vedranno con quei capelli spettinati , vestita in quel modo , con le occhiaie , interpretano la situazione a loro piacimento , e ti giudicheranno '(Subconscio)

Quelle parole sono la parte amara della pillola , ed è quella cosa , quella sensazione orrenda che mi ha spinto ad entrare in quella piccola stanzetta , a chiudere la porta alle mie spalle , con le guance rigate e con l'ossigeno che manca . Tutto inizia ad essere più tranquillo , la mente sembra essere , per certi versi ,il rilassata . Il cervello non viene più torturato dai sensi di colpa e dalla paura.

Eh la sala rende tutto più macabro è triste , le luci sono spente e la poca illuminazione -che proviene dalla finestra chiusa da degli scuri rigati in legno- evidenzia le ragnatele , il resto è tutto vuoto, il parquet é lucido e abbastanza scivoloso , ma sembro abituarmici  subito .

Davanti a me , andando verso il centro della stanza spenta , ci sono specchi affiancati , lucidi , che mi riflettono .
Spalanco gli occhi , nel retro , in modo poco difficoltoso , noto un'altra stanza dove una ragazza , bionda , col viso pulito e i capelli raccolti , si infilando delle ballerine rosa graziose , morbide , che sembrano alquanto comode , tenute in condizioni impeccabili , come se stessero in una scatola quando non vengono usate o lucidate .

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