7

41 6 2
                                    

Caro Diario

Merda
Mio padre si sará accorto che dal suo piccolo nascondiglio di denaro i soldi sono spariti quasi completamente , gli ho lasciato il massimo indispensabile per vivere un altro mese , poi quella merda di uomo dovrá trovarsi uno schifo di lavoro
La mia mano vibra e la canzone continua

Chiudo la chiamata, quell'uomo non fa più parte della mia vita , me lo sono ripromessa sul letto di morte di Eddy , e mi dispiace per lui , ma i suoi dieci mila dollari sono impiegati in questo campus
Mi rimetto il cellulare in tasca mentre mi carico lo zainetto in spalla

Ma che faccia di merda ha per chiamarmi dopo tutto quello che mi ha fatto , questo mi irrita tanto
Sento che del fumo potrebbe uscire dalle mie orecchie da un momento all'altro
Xx:<< Dovresti richiamarlo , sarà in pensiero per te>> dice il vecchietto dolcemente
Io:<<E tu dovresti farti i cazzi tuoi >> dico acida , acidissima , mentre mi dirigo verso il cancello che scavalco con facilità

Ma chi è per dirmi come comportarmi
Lo stomaco vuole esplodere e nonostante il trattamento nocivo di mio padre, mi sento leggermente in colpa così da costringermi ad essere arrabbiata -oltre che con lui - anche con me stessa

* * *
Il campus é sempre più vicino , come la mia camera , ho il tempo di andare all'ultima lezione , letteratura grazie a Dio
Pensare hai libri mi tranquillizza entrando nella stanza ben allestita di Natalia
Come previsto , i cocci di cornice sono tutti ammucchiati sulla scrivania , e sul mio letto ci sono degli abiti formali è un bigliettino , mi piglio un colpo quando leggo attentamente , premendo le dita sulla carta liscia e profumata alle margherite

" Indossami , ci vediamo ad Economia , riprenditi che sei più carina quando sorridi , perdonalo , Liroy é una testa di cazzo, non alimentare il suo fuoco, ignora anche se difficile. Ne sa una più del diavolo.'
Natalia. "
Osservo bene gli abiti che Natalia ha lasciato per me è la voglia di dargli fuoco aumenta
"Axel , principessa , fallo per noi " quelle parole che mi convincono ad indossare quello schifo di completo e diventano sempre più amare , ogni volta che mi immagino Eddy pronunciarle

La larga camicia bianca la infilo dentro la gonna blu scuro , troppo lunga e comunque scomoda per i miei gusti
Metto la giacchetta sempre blu scuro che odora di nuovo e ne ammiro lo stemma in arancio sulla parte sinistra  del petto
I miei capelli blu sono in 'pandan' col blu del completo scomodo

A passi lesti mi avvio verso il grande edificio dai colori chiari e accesi che -sotto indicazioni strappate a qualche ragazza - penso sia l'edificio dove penso passerò il gran parte del tempo visto che ho chiuso con alcool e droga

Apro la grande porta pesante e in vetro e -la cosa che mi tranquillizza- é notare che nessuno mi guarda con tono troppo disgustato
Qualche sguardo nocivo me lo rivolgono solo le ragazze oche che sono appoggiate allo stipide della porta alla mia destra ma non le degno nemmeno di uno sguardo , poco mi importa della loro opinione

Una spalla mi urta sbattendomi al muro aggressivo , mugugno qualcosa sovra pensiero ,mi accarezzo la nuca appena sbattuta al muro mentre un ragazzo vestito con una camicia ,un jeans skinny blu che ha lo stemma del campus , mi osserva impietrito
Io:<< Porco schifo però >> dico a voce troppo alta tanto da farmi sentire da tutti

Le mani fanno ancora male e le occhiaie sono sempre in evidenza , i suoi occhi mi scrutano e tira un sospiro nel vedere i miei capelli blu accesi spettinati
Xx:<<Oh tesoro , ti sei fatta male , scusami , che sbadato che sono >> dice con voce effemminata al 100% , il che mi fa sorridere , mentre il mio subconscio gli rivolge insulti di ogni tipo per avermi sbattuta al muro

Noto l'orologio sul suo polso che segna le dodici meno due minuti , mi allarmo subito , non posso arrivare in ritardo cazzo , non il primo giorno di scuola
Se ve lo state chiedendo , sì la letterata mi piace da impazzire , come i libri , la filosofia e la grammatica in generale , anche se non sembro la tipa

Corro dietro le sue spalle e gli accenno un lieve sorriso come per salutarlo e corro verso l'ultima aula che -sempre sotto indicazione di dei pezzi di cartoncino attaccati al muro -é proprio la stanza in cui do il meglio di me stessa
La classe è piena di secchioni con gli occhiali e ragazze poco spumeggianti e appariscenti , tutti più grandi di me visto che io faccio potenziamento insieme a quelli di quinta -sotto iscrizione - in letteratura ,filosofia e religioni della Terra

Ci sono pochi banchi liberi, mi fiondo in uno degli ultimi -maledendo lentamente - quei secchioni che hanno preso i posti migliori .
Mi siedo lentamente mentre sento qualche commento alle mie spalle , ma non ci faccio caso , ne sono abituata .

Il prof deve ancora entrare in aula e tutti chiacchierano , tutti eccetto me , che per passare il tempo tiro fuori il libro di pelle e ne estraggo la foto migliore e importante della mia vita
Accarezzo con un dito i capelli che -all'epoca-erano rosa acceso , ne accarezzo i contorni immortalati , e il contrasto con la persona a fianco a me ,fa ridere , Eddy così bello e pulito , con gli occhi umili e sinceri , la pelle abbronzata e morbida , con le labbra rosee e gli zigomi poco in evidenza.
È la mia lingua che immortala il pearcing che ora si trova fra i miei denti per il dolore che causano i ricordi

Mi accarezzo una ciocca di capelli , ricordando quanti colori abbiano assunto , una voce roca di ragazzo mi riscuote , non mi giro ne sobbalzo , ma la riconosco , come il suo profumo , lo riconosco
Xx:<< Sono più belli blu >> dice , e mi sento i suoi occhioni verdi addosso , che continuano a scrutarmi irritandomi

Chiudo la foto nel libro e lo accarezzo con le dita ancora incise dai vetri
Io:<< Anche tu sei più interessante quando stai zitto >> sbotto acida , con un pizzico di divertimento nel tono
Xx:<< Eh sentiamo -Axel - ero interessante anche sta mattina in camera tua >> dice senza emettere emozioni , forse solo con un po' di convinzioni

Al ricordo la vista si annebbia e le lacrime stanno per uscire , il suo sguardo è nocivo , è come una malattia in questo momento , emetto un suono stufo e scocciato
Io:<< ... Pezzo di merda>> sussurro in modo da farlo sentire solo a lui

La sua arroganza mi lacera lo stomaco mentre afferro tutto e mi dirigo alla porta , sbattendo i piedi , e avviandomi verso il corridoio ormai desolato, vuoto
Il mio orgoglio insulta il mio cuore per aver permesso alle lacrime di rigarmi le guance rosee , bruciano al contatto , provocandomi qualche singhiozzo

Il loro amaro mi urta mentre a passi lesti provo a trovare l'uscita , ma l'edificio enorme sembra impedirmelo
Una mano rigida mi afferra la giacchetta blu e mi fermare di forza
Il suo profumo mi riempie le narici , lo stomaco vuole sparire mentre sento i suoi occhi osservarmi da dietro

Xx:<< È inutile che scappi , ti prenderei lo stesso >> dice piazzandosi davanti a me
Nota che mi sto asciugando gli occhi con la manica anteriore destra , non voglio che mi veda così , non merita le mie lacrime sto coglione

Io:<< Vattene >> sussurro, in tono freddo
Xx:<< Aspetta lasciami spiegare>> diceva non gli lascio completare la frase che le mie parole -dette in tono sbagliato - risultano suppliche
Io:<< Vattene per favore >> dico irritata, in preda alle lacrime, con le guance rigate dal gelo che provo. Dentro. Il cuore chiuso in uno scrigno.

Osservo il pavimento e osservo le nostre scarpe uguali ; un paio difronte all'altro , sembra una di quelle tante foto finte che postano le ragazze quando sono in preda agli ormoni e alle crisi euforiche
Tira fuori un pacchetto di carta argentata con un fiocco violaceo che ne evidenzia il significato
Xx:<< Aprilo quando vuoi >> me lo porge e se ne va , allontanandosi dietro le mie spalle
Non so come interpretare in gesto , sono troppo triste per rendermi conto che sono delle vere e proprie scuse

~\\un piccolo disastro

- Stay strong -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora