22:05-la stella-

capitolo 1

"A volte capita, ci innamoriamo di chi ci fa sorridere pur essendo lontano". Leggo e rileggo questa frase su Instagram e penso a come potrebbe essere una relazione a distanza. Sento mia madre dire "Arrivati!!!". Per la millesima volta qui in questo posto, la stessa estate, lo stesso mare, la stessa gente, la stessa Emily. "Emily, vai a metterti il costume, andiamo in spiaggia" dice mia mamma entusiasta. Riesco solo ad annuire, ormai ho 15 anni. Leggo un libro sdraiata davanti alla distesa blu che percorre tutta la spiaggia. Mi alzo e vado a farmi un bagno. Sento l'acqua fredda che mi avvolge lentamente. Mi immergo completamente e chiudo gli occhi, mentre un senso di leggerezza mi pervade l'anima.

In spiaggia c'è un ragazzo, è bellissimo e ha un fisico pazzesco. Ho la testa nei miei pensieri, quando mi accorgo che mi sta fissando. Con un pò di timidezza supera le sue paure e viene davanti a me. "Ciao". "Ciao" rispondo io con un pò di imbarazzo. "Alessio" dice lui . Accenno un sorriso e mi presento.

Passiamo tutto il pomeriggio insieme è molto simpatico. Decido di dargli il mio numero e lascio la spiaggia.

Guardo il telefono appena arrivata nella casa che abbiamo preso per due settimane, giusto il tempo della vacanza, e leggo un sms da un numero sconosciuto. Alessio mi ha già chiesto di uscire. Mi sento in qualche modo soddisfatta, dato che la mia timidezza non mi permette di fare grandi conquiste, ma questa volta è diverso. Corro da mia madre per chiederle il permesso. "Mamma, posso uscire sta sera?". Lei mi guarda allibita. "Certo, tesoro. Con chi esci?". "Con un ragazzo..." rispondo frettolosamente. La sua faccia sembra ancora più sconvolta, forse perchè non è abituata a sentire certe richieste da parte mia.

Scelgo il vestito da mettermi ed esco. Passo la serata con lui e ci diamo appuntamento al giorno dopo in spiaggia.

Al mattino il mio primo pensiero è guardare se c'è un suo messaggio. Sorrido all'esito positivo, vado a fare colazione ed esco. In spiaggia non c'è ancora nessuno, anzi quasi nessuno. Lui è seduto sul mio lettino a guardare verso il mare. Decido di passare da dietro per non farmi vedere e gli metto le mani sugli occhi "chi è ?" dico io tutta allegra. Accenna un sorriso e senza dir niente si toglie le mie mani dalla faccia, si gira e mi bacia. Rimango sorpresa da quel suo piccolo, forse grande, gesto. Rimango li senza sapere cosa fare, ancora un pò stordita da quel suo tocco leggero sulle labbra.

I quindici giorni passano in fretta ed arriva presto il momento di partire. "Io esco" dico mentre i miei genitori preparano i bagagli per tornare a casa. Mi sento egoista ad andarmene senza aiutarli, ma devo vederlo per l'ultima volta. Lo saluto in lacrime e ci dirigiamo all'auto. In macchina quella frase che mi ha sussurrato nell' orecchio mi mette i brividi, accompagnati da uno dei miei sorrisi più belli. "Ti amo, Emily. Ci rivedremo e questo momento è molto vicino. Dovessi percorrermi a piedi anche tutta l'Europa, niente mi imporrà di rivederti".