Capitolo 13

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Dopo essere uscita da li,riconobbi la strada che facevo per andare in palestra. Prima di incamminarmi,però,mi girai dietro,ma invece di quell'enorme portone,vi era una normale porta di una normalissima casa:la guardai confusa,ma non fui stupita. Percorsi poi la strada che mi avrebbe portata di nuovo in palestra. Camminai un bel pò, ma alla fine arrivai.

Guardai l'orario
Ma che..

Il cellulare segnava le 9:25,lo stesso orario di prima, quando Jeremy mi aveva portata qui.

Com'è possibile?

La porta davanti si aprì di scatto,facendomi sobbalzare
-che fai li impalata?-chiese Gabe

-eh? N-nulla. Ehm..stavo per entrare - risposi cercando di calmarmi.

Si scostò
-bene. Possiamo iniziare-

Cercai di concentrarmi il più possibile nell'allenamento,ma mi risultò difficile dopo quello che era successo.
Sentivo ancora un enorme vuoto nel petto,come se quell'angelo mi avesse prosciugato completamente,ed invece mi sono salvata per un pelo.
Un miscuglio di emozioni vorticavano incessantemente

-Kris! Occhio!-

Mi ripresi velocemente,riuscendo a prendere la palla,ma mandandola fuori.

-ma cos'hai oggi?! Se dovesse succedere durante una partita,ci faresti perdere! Cazzo Kristal! Sei il capitano,non puoi deconcentrarti. Hai fatto un sacco di errori-

Non risposi
-per oggi è tutto ragazze - disse con un sospiro Gabriel
-preparatevi-

Andammo nello spogliatoio.
Tra di noi era calato il silenzio.
Nessuna delle mie amiche riusciva a chiedermi cos'avessi, ed io non me la sentivo proprio di inventare scuse.

Uscii prima delle altre
-Kristal-

Mi fermai di scatto
-si può sapere cosa ti è successo? Sembri molto stanca..hai fatto sbagli molto facili..non è da te- parlò più calmo di prima

-è solo una giornata no. Tutto qui-dissi fredda.

Sembrò che la mia freddezza l'avesse colpito,ma non mi pentii.
Ripresi a camminare
-ci vediamo questo pomeriggio,Kristal-

Uscii
-mi dispiace-

Mi voltai
-lascia stare..non ho voglia di litigare ora - mi alterai.

Continuai a camminare,intenta a ritornare a casa a piedi
-aspetta..perché non ascolti ciò che ho da dire-

-sono tutte scuse..-dissi girandomi
-e così hai fatto una grandissima scelta,eh? Sarò molto utile,magari per torturare chiunque mi capiti a tiro.
Era tutta finzione? Solo una trappola?- sbottai

-hai incontrato mio padre,vero?-fece con freddezza

-ti sei risposto solo-

-Kris..-

-no - lo interruppi
-sai che ti dico? Non mi interessa. Sono stata io stupida a fidarmi di uno come te. Avrei dovuto immaginarlo-

Prima che potesse obbiettare,io scappai via.
Non era più conveniente andare alla villa,ma non avevo altra scelta. Non dovevo destare sospetti ai miei amici,perciò decisi che l'avrei evitato,concentrandomi solo sui miei allenamenti.

Passarono i mesi,nel corso dei quali successero altre vicende che mi misero alla prova,coinvolgendo anche i miei amici. Per quanto riguarda Jeremy,invece,non lo vidi più da quel giorno,ma ne sentivo la presenza,talvolta,la presenza.
Non passò giorno in cui non pensai alla nostra ultima conversazione;
a come mi sentii una volta saputo che mi aveva mentito.

YOU:My only careDove le storie prendono vita. Scoprilo ora