Il freddo è tagliente.
Il mio ufficio sembra stare per essere pervaso da una burrasca antartica e mi dimeno sulla sedia come un anguilla per riscaldarmi un po'.Appallottolo pezzettini di feltro del mio cappotto grigio mentre leggo gli ultimi versi di una bozza veramente meravigliosa. Il ragazzo che l'ha scritta deve avere davvero tanta esperienza,
Ed io mi sento superflua nel ruolo di dovergli esaminare e giudicare un operato di questa portata, che non avrebbe problemi a spopolare tra i lettori una volta pubblicato.
Quando Beth, la ragazza del testo, torna da Mick e la storia finisce, ricompongo il marasma di fogli e ripongo il malloppo nella borsa.
Sono già le sei, ed il mio turno è finito da un pezzo, ma il profumo dell'editoria mi attrae come api al miele, e non mi dispiace trascorrere le mie giornate in questo posto.
Non mi lamento di ciò che faccio, non capita di certo a tutti di trovare subito uno stage al secondo anno di università, pur non avendo grandi risorse e molta esperienza.
Di solito le selezioni sono mirate alla scelta di un personale efficiente e inesorabilmente preparato, ed io sono fortunata ad essere stata comunque presa, seppur una laureanda.Mi alzo in piedi e spengo le luci,
Mentre esco dal mio ufficio.Saluto Sally che smanetta su un computer come ogni volta che passo di li e ricambia con un gesto della mano mentre si sistema la montatura nera sul naso.
"A domani Catilin, ricorda che il turno..."
"Comincia alle sette e mezza, si lo so"
Finisco la frase al posto suo e sparisco dietro le ante dell'ascensore.Quando arrivo nel parcheggio dietro il palazzo, mi ricordo che farei meglio ad imparare a correre sui tacchi, per evitare di incombere nel mio solito ritardo, ma prendo la gonna stretta come deterrente per giustificarmi:
Non posso rischiare di cadere e sporcarmi mentre sono a lavoro.
È una delle tante regole del mio codice morale, non rincorrere gli imprevisti e loro non ti troveranno.Lo vedo appoggiato alla sua macchina grigia, con le braccia incrociate e lo sguardo annoiato e spazientito riverso sulla ghaia.
Direi che il suo broncio è quasi adorabile e divertente, se non sapessi cosa starà pensando ora;Non è molto difficile far perdere la pazienza a Matt Cooper, ma io mi ci metto davvero d'impegno.
Gli sfioro il braccio con le dita fredde e lui alza il capo, illuminandosi.
"Dio, Cait, sei insopportabile"
Mi bacia e mi sorride, e non posso dargli torto."Sono sicura che stavi già mandando qualcuno a cercarmi"
Lo canzono puntandogli un dito contro."Dovevi essere qua mezz'ora fa, mi sembra anche normale."
Sbuffa contrariato e questa sua sfaccettatura caratteriale da fidanzato iperprotettivo mi diverte ancora di più."Uh, si hai ragione, ho perso tempo con Kaleb... forse..."
Trattengo a stento una risata quando sul suo volto si dipinge un'espressione da omicida.Odia Kaleb per il solo fatto che sia un uomo e che stia ogni giorno a meno di venti metri da me.
Fosse per lui mi metterebbe micro spie anche negli orecchini.Esplodo in una sonora risata e lui si rilassa, per poi caricarmi in spalla e borbottare un
"non nominare più quell'idiota"Sono tante le cose che amo di Matt.
Sembra strano a dirsi, visto che fino a tre mesi fa avrei tranquillamente stilato una lista interminabile di suoi difetti e lati insopportabili, visto che nessuno dei due sembrava stare nemmeno lontanamente simpatico all'altro.
Ma è stato cosí, all'improvviso, quando per la prima volta mi ha sorriso al posto di infastidirmi come al suo solito, che mi sono innamorata.
Quando mi ha guardata negli occhi per la prima volta, senza pregiudizi o sotterfugi.
Mi sono innamorata della parte di lui che nessuno vede e che nessuno conoscerà mai, perché non è facile tirar fuori da Matt ciò che è veramente.
Ci vuole pazienza, coraggio e forza, e agli altri viene più semplice fermarsi all'apparenza senza esporsi troppo.
E così per quasi 23 anni, di Matt si è visto solo ciò che non è ma la gente crede che sia.
Quando mi posa una mano sulla coscia ricordo quanta strada abbiamo fatto, quante urla e quanto odio abbiamo superato per ora essere in questa situazione.
Lui che mi ama, che ama solo me e nessun altra.
Io che lo amo, che amo solo lui e nessun altro.
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Tutto Quello Che Non Sai
RandomNon è forse proprio quando ci si sente fieri e orgogliosi di ciò che si ha, che si rischia di perdere tutto?