~Capitolo 3~

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Nel frattempo che i due parlavano, la scena del loro dialogo si rifletteva in due piccoli occhietti neri e lucidi, quasi trasparenti. Erano gli occhi di un piccolo canarino giallo. Pareva innocuo ma, a giudicare da come osservava con una certa "espressione" concentrata i due ragazzi, era davvero inquietante.
Appena Alfred e Kiku scomparvero dalla sua prospettiva, con un battito di ali, prese il volo svoltando e dirigersi verso l'interno del bosco. Appena attraversò un fiume leggermente tumultuoso, ritornò nell' oscurità più totale.
Tra tutti quegli arbusti neri, si scorse un raggio di sole che era appiccicato al busto di un albero abbastanza da definirsi vecchio. Al tronco c'era un largo buco a forma di pupilla di gatto, soffocata dalle venature invadenti.
Una sagoma antropomorfa sdraiava contro il tronco, ma solo un terzo della testa era accidentalmente sfiorata dalla luce, la quale, potevano essere visti i meravigliosi e lucenti capelli biondi.
Il canarino era quasi vicino, ma non sembrava affatto intimorito dalla figura che dava un senso di malevolezza.
Questi tese la mano aperta come per accogliere il piccolo volatile, che si adagió delicatamente su di essa senza il minimo timore, guardando la figura quasi con immune simpatia.
La mano si avvicinò lentamente alla spalla della figura, dove poi si trasferì definitivamente il piccolo uccellino giallo.
<<Cos'hai da raccontarmi oggi, Gilbird?>>domandò con tono roco la figura senza muoversi.
Il piccolo volatile giallo emise qualche cinguettio in segno di risposta.
<<Ah si?...>>rispose<<...un qualcuno osa venire nel mio bosco?...>>domandò <<... Beh, dobbiamo darli la migliore delle accoglienze. Non trovi?>> disse infine con una voce con tono sinistro, e un ghigno si formò lungo la sua guancia lasciando intravedere due canini troppo grossi per essere umani.

<<Alfred-sama...>>lo chiamò Kiku mentre Alfred era intento a caricarsi in spalla l'enorme zaino bordeaux.
Si voltò.
<<Si?>>
<<Avete preso tutto il necessario per la vostra spedizione?>> domandò Kiku accentuando l'ultima parola con senso d'ironia.
<<Ovviamente si. È tutto qui dentro>> rassicuró indicando con il pollice l'enorme zaino.
<<Ok perfetto.>> sorrise caloroso Kiku.
Alfred cominciò ad avviarsi verso il bosco e in quel momento Kiku si rabbuió, e con voce flebile disse <<State attento... >> appena sentì quelle parole, in Alfred si fece strada un senso di pena per l'amico. Dopotutto, sapere che in un bosco del genere ci fossero delle creature spietate, e che le probabilità di uscirne vivo fossero ben poche, era comprensibile. Era come se dovesse partire in guerra?
Si. Era una cosa simile per Kiku, e Alfred lo aveva capito da tutto: dal modo in cui si comportava, dalla sua insicurezza più accentuata del solito, dalla voce lieve, e tutto il resto.
Voltandosi con lentezza, vide il giapponese abbassare lo sguardo e massaggiarsi il braccio teso in giù.
Si avvicinò a lui e li diede una scompigliata amichevole ai capelli arruffandoglieli di poco. E Kiku riportò lo sguardo all' in sú.
<<Sta tranquillo. Non sarà un'impresa tanto apocalittica.>> tentò di rassicurarlo Alfred con scarsi risultati.
<<Voglio fidarmi.>> disse Kiku.
<<Devi fidarti di me.>> quasi lo impose Alfred con tono fin troppo serio.
<<Aspettate...>>avvertì d'un tratto Kiku frugando nelle proprie tasche <<...ecco>> disse tirando fuori una collana con piccole perle rossastre.
<<Un...rosario?>> domandò Alfred prendendo l'oggetto e rigirandoselo tra le mani con espressione esaminatrice.
<<Si. Vedi, questo ti servirà a mantenere lontane quelle creature.>>spiegò Kiku mandando dentro il labbro inferiore.
<<Ah si?>>
Alfred, però, non riusciva a credere che una semplice collana, dalle perle smisurate e il colore spento, potesse tenere lontane simili creature. Davvero lo reputava tanto pericoloso?
Guardò un'ultima volta Kiku, dallo sguardo scuro così grande e dolce, così infantile da farlo sciogliere. Come avrebbe potuto dirli di no?
Indossò la collana controllando di averla messa bene per accontentare Kiku.
<<Hm. Carina. Mi dona.>> si iniziò a pavoneggiare con aria scherzosa Alfred.
Kiku emise un sorrisetto, in fondo, divertito.
<<Grazie Kiku.>>disse d'un tratto Alfred a voce bassa, calda, poggiando la mano sulla spalla del corvino.
<<Sapete che potrete sempre contare su di me Alfred-sama.>>disse a sua volta lui poggiando la magra mano su quella di Alfred, guardandolo con uno sguardo deciso.
Alfred allungò un sorriso sul lato della guancia, lasciò una pacca affettuosa sulla spalla di Kiku, e, salutandolo, si diresse verso il bosco, mentre questi agitava la mano finché non scomparve dopo un salto da un cespuglio.
A quel punto, Kiku, riposó via quel sorriso, e un mucchio di speranze cominciarono a sorgere.
Torna presto a casa Alfred....
Pensò Kiku ad alta voce mentre un rifolo passò di lì per caso ondeggiandoli i capelli perfettamente dritti e scuri.

Alfred, intanto, stava lì: ad avventurarsi in quel bosco simile ad una giungla, solo fatta di alberi leggermente più bassi e dalla fauna e flora meno accentuata.
Adrenalina. Sentiva il sangue scossere furtivamente lento nelle sue vene. Tutti i suoi sensi erano attivati. E si sentiva come un eroe, l'eroe dei suoi sogni. Quello che si avventura senza timore in qualsiasi luogo. Per sicurezza, aveva tolto gli occhiali, e si definiva anche più carino.
Cominciò a guardarsi intorno e si domandava sempre più se quel bosco oscuro fosse quello in cui giocasse da bambino con quell' Arthur che ora veniva definito una bestia, quando invece Alfred era fermamente convinto del contrario.
Purtroppo, non riusciva a scorgere quella figura losca e invisibile che, di soppiatto, lo stava pedinando. E di certo non aveva buone intenzioni.
Sentì uno scatto fulmineo da un albero. E si voltò, trovandosi solamente il ramoscello che si muoveva.
Il suo sguardo si tramutó in uno più teso. E, anche se non lo ammetteva nemmeno a se stesso, la paura cominciava a farsi sentire.
<<Chi va là?>> domandò.
Ma non ci fu risposta alcuna.
Il biondo cominciò a girare per controllare i paraggi.
Un cip lo distratte.
Alfred guardò da dove provení il verso, e vi trovò un canarino appollaiato su un ramoscello.
Immediatamente Alfred non seppe trattenere un <<Che carino>> quasi li si illuminarono gli occhi e per poco l'acuta voce non spaventó il dolce volatile.
Si avvicinò a lui tendendoli il dito nella speranza che non lo intimorisse.
<<Ma che ci fai qui piccolino eh?>> continuò ad accarezzarlo e l'uccello a farsi accarezzare.
Ma, in realtà, quella dolce e adorabile palla di piume, era una pedina di un qualcuno che, appartato silenziosamente su un ramo poco elevato ad Alfred, stava per attaccare come un predatore.
Alfred non era per niente consapevole di ciò che li stava per succedere;
Quando lo avvertì, la creatura antropomorfa stava già per avventarsi su di lui.

Era a terra. Non aveva capito nulla di quanto era successo. Fece per alzarsi ma, si raggeló non appena sentì la lama di quella spada poco distante dal suo pomo d'Adamo. Alzando solamente lo sguardo, vide la creatura. Davanti a lui. Un lungo abito stretto che lasciava immaginare la corporatura maschile e modesta, sul verdastro e bianco panna. Salendo più su, Alfred vide il suo volto.
<<Guarda, guarda chi abbiamo qui.>>canticchió beffardo.
Non poteva credere a ciò che aveva davanti. Era incredibile, e pure era così.
La voce si era mozzata in gola, un po' per lo spavento, un po' per lo stupore, ma riuscì comunque a dire

<<A-Arthur...?>>

<<Alfred...?>>











Heheheila!:D

*gente pronta con i maceti*

Shit...:D

Corre inseguita dalla gente invecchiata (nonché coloro che anni orsono chiesero l'aggiornamento)

RINGRAZIATE ALMENO CHE SONO RIUSCITA A FINIRE PRIMA CHE VOI MORISTE!

'cose apparte, sono riuscita ad aggiornare e...Abbassate quei maceti l'ho capito...ho aggiornato e, per domanda "come credete che finisca tra i due?"
"Perché Arthur si è dato al ninjitsu?"
"Perché non la smetto perché tanto riaggiornero tra 1878291010 (so che non leggerete tutto monelli) anni?"

Io ezere a gud ghrl end trasgr, pcció sciat ap and (sleep with me (?)) Read mai fantashtic shtory ecco.

Gutten Morgen (iz tetesco pcció istallatv u cucl traduttorre y trattucete)

Tropp prava che sso.
Rispondete alle domande o sarò io a trucidavi. _.

Americano x YokaiWhere stories live. Discover now