Capitolo due

55 13 0
                                    

Sera inoltrata, qualcuno bussò energicamente alla porta, Yana aprì incuriosita da chi potesse essere.
Davanti a lei due guardie di palazzo sorrisero gentilmente e il primo tirò fuori un papiro e cominciò a leggere ad alta voce.
« Alla presente,
è con immenso piacere che la informo che è appena stata invitata al ballo in cui il principe Michael, mio figlio, sceglierà la sua futura moglie.
Tutte le ragazze della città e dintorni che hanno superato la maggiore età sono pregate di farsi accompagnare a palazzo da due guardie mandate da me stesso. Per i vestiti e le acconciature se ne occuperanno le sarte di corte, le auguro un buon viaggio.
Cordiali saluti,
Il Re »
Yana li guardò e sbatté un paio di volte gli occhi.
« Possiamo capire la sua euforia signorina, solo le preghiamo di contenere le lacri.... » disse il primo, ma la porta li fù praticamente chiusa in faccia, bussarono di nuovo e dall'interno della casa si sentì chiaramente « Non mi interessa! Arrivederci! »
Bussarono una terza volta e fu Zelem ad aprirgli, accogliendoli con il sorriso sdentato.
« Ma Zelem! » urlò Yana contrariata.
« Entrate, sarete stanchi » si permise ella, facendo accomodare al tavolo le due guardie.
Yana rimase scioccata.
« Che dolce bambina, come ti chiami? » li chiese il ragazzo più grande, sulla ventina.
« Zelem! » rispose lei.
La guardia che li sedeva accanto si schiarì la voce e guardò Yana.
« Non ci eravamo preparati ad una reazione simile, solitamente o svengono o cominciano ad urlare dalla gioia, e che tutte le ragazze "più belle" della città devono essere presenti, ergo, il re non accetta un "no" come risposta. È una questione piuttosto importante »
« Ma a me non interessa, ci saranno tante ragazze molto meglio di me che saranno sicuramente prese in considerazione dall'interessato, non posso perdere tempo, e come ho già spiegato, non posso lasciare qua Zelem sola » ribadì lei.
« È sua figlia? » chiese il giovane con un filo d'imbarazzo.
« Sono sua sorella, ma da quando i miei sono venuti a mancare, mi impegno più che posso per non farle mancare nulla » rispose.
« E come ho già accennato non mi interessa perché la trovo una cosa stupida, presentarsi per essere scelta, come se fossimo tutta merce da comprare, solo carne per futili motivi, il re vuole una donna che li faccia un erede che segua il suo destino? Che chiami una sua badante e si faccia fare il nipote, e poi chi l'ha mai visto questo principe? Scommetto che le altre sono venute solo perché "moglie del principe" vuol dire "ricchezza a dismisura" non è vero? Beh, a noi non dispiace rimanere qua »
Si imbronciò lei incrociando le braccia.
« E ora, a meno che non vogliate bere qualcosa o riposare qualche minuto, vi consiglio di andare » "e continuare il vostro reclutamento di galline senza cervello" aggiunse mentalmente a se stessa.
I due ragazzi si alzarono ma non si mossero, si guardarono e annuirono.
« Perfetto, allora non ci lascia altra scelta » disse quello più robusto che, dopo essersi sfregato le mani, con molta agilità, prese al volo Yana sulle spalle e la portò fuori per metterla nella elegante carrozza, sotto le sue sfuriate e continue lamentele.
Il più giovane invece prese per mano Zelem che guidò con loro i cavalli per tutto il tempo.
Yana non aveva altra scelta che partecipare a quel noioso evento.

YanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora