Michael Jackson

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Quel pomeriggio pensava a Tyler. Ancora. Non ne poteva più di soffrire. Decise di distrarsi, almeno non ci avrebbe più pensato. Quella voce cristallina le risuonava in testa, come anche tutti fatti relativi alla sua vita. Le sembrava impossibile che una persona che donava così tanti soldi in beneficienza potesse sbiancarsi la pelle o farsi così tanti interventi di chirurgia. Così, essendo da sola e non avendo nulla da fare prese il telecomando e si poggiò il computer sulle gambe, per fare qualche ricerca. Mise la TV su YouTube e riascoltò quella voce cristallina. Nel frattempo col computer cercò la biografia di Michael su wikipedia. Vide che non era del tutto vero ciò che dettò la prof quel giorno. La TV intanto aveva la riproduzione automatica, e così partì un'altra canzone. Era Billie Jean, e aveva un bel ritmo. Era la canzone che aveva visto ballare quel giorno a scuola. Era una canzone che aveva già sentito in passato. Cercò il telecomando per spegnere, ma decise di non farlo. Aveva un bel ritmo e una voce meravigliosa. La lasciò andare, e poi anche quella dopo: Beat it. <Ma com'era carino da giovane...> pensò. Intanto le canzoni andavano avanti... E così ascoltò Bad, The way you make me feel, Smooth criminal, Earth song, Man in the mirror, They don't care about us, You are not alone... You are not alone... Non aveva 10 in inglese, ma un po' lo masticava... You are not alone... Tu non sei sola... E così si convinse. Non era sola. C'era Michael con lei. E lui non la avrebbe lasciata.

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