La mattina dopo venni svegliata dallo squillo del mio telefono. Era Elena. *ancora?!?* pensai.
Risposi. Lei iniziò a urlare. Chiusi la telefonata e tornai a dormire.
Dopo qualche minuto il telefono squillò di nuovo. Era di nuovo lei.
Risposi, ma iniziai ad urlare io. "MASSEIFUORI?!?" mi rispose lei. "Amore bellissimo hai iniziato tu ad urlare." "ok ok hai ragione, ma sto preparando una cosa... Poi ti spiego. Comuuuunque... Non vedo l'ora sia dopodomani!!! Ecco, adesso lo posso dire: ti stiamo preparando una festa di compleanno a sorpresa." mi disse tutto d'un fiato lei. "Amore bellissimo, se me l'hai appena detto come fa ad essere a sorpresa?" "ah, sì... Uhm non ci avevo pensato. Fa nieeeente, adesso che lo sai puoi prepararti." Disse lei. "Ok, ma perché me la organizzate per dopodomani se io torno a casa settimana prossima?" le chiesi.
"Ma guarda che dovevi tornare il 9 agosto, e oggi è l'8 agosto. Tutto quadra." mi si gelò il sangue nelle vene. Non avevo la concezione del tempo. Non pensavo fosse già finito tutto. E Michael? E Justin? E adesso come avrei fatto?!?!?
DOVEVO assolutamente fare pace con Michael, o non me lo sarei mai perdonato.
Mi lavai, mi misi una maglia bianca con una stampa di un teschio e i miei jeans e uscii. Non avevo troppa fame, anzi, non ne avevo per niente. Andai in mensa, e cercai Michael con lo sguardo. Non c'era, così andai a sedermi vicino a Justin. Appena mi vide arrivare tolse lo sguardo da Tatiana, curva su una tazza di the, e mi sorrise dolcemente. Mi girai verso di lui e gli chiesi a gesti cosa avesse Tatiana. Mi rispose alzando le spalle. Poi si girò verso di lei e le chiese:" Tati cos'hai? Ti vedo triste." lo chiese con tutta la dolcezza di questo mondo. E Tatiana gli rispose male ovviamente. "Primo: non chiamarmi Tati che mi dà fastidio, secondo: non sono fatti tuoi e terzo: sono solo triste perché non vedrò più Michael" "dai, tra 2 anni potrai rivederlo." le risposi io. "PERCHÉ 2 ANNI? IO VOGLIO VEDERLO L'ANNO PROSSIMO!" mi urlò in faccia indifferente del mio tono gentile. "Perché l'anno prossimo deve fare la specializzazione in qualcosa sulle lingue... Insomma, non lo so bene nemmeno io." "ah, ok... Vado in camera a deprimermi se qualcuno mi cerca." io e Justin ci guardammo in faccia e sorridemmo.
Mi prese per mano e insieme uscimmo da quel casino. Andammo nel parco e ci sedemmo sulle altalene. Prese la parola e mi chiese: "così domani parti e non ci vediamo fino a... Fra due anni?"
Sospirai:"si, suppongo di si"
Mi prese la mano e disse: "mi mancherai. Sei l'unica che mi capisce veramente. Sei davvero speciale. Sei quella persona che se non ci fosse bisognerebbe inventarla... "
Mi alzai e mi avvicinai a lui. Lo feci alzare e lo trascinai dietro l'edificio del campus, dove c'era una collina con degli alberi e una vista mozzafiato sulla città. Mi arrampicai ad un albero e mi sedetti su un ramo. Dissi a Justin di salire. Si accomodò vicino a me e mano nella mano guardammo l'orizzonte.
Dopo poco mi girai verso di lui, e vidi che mi stava guardando. Gli sorrisi e gli chiesi perché mi stesse fissando. Si girò e da una tasca tirò fuori un anello con due cuori intrecciati. "Doveva dartelo Michael, ma dopo che avete litigato lo ha lanciato via, così io l'ho preso... E ora lo do a te"
Lo presi in mano e una lacrima mi rigò la guancia. "Devo andare" dissi. Gli diedi un bacio sulla guancia e scesi dall'albero per poi mettermi a correre verso le stanze. Entrai nella mia. Non c'era. Arrivai davanti alla sua. Era lì che buttava i vestiti dentro la valigia appoggiata sul letto. Gli corsi in contro. Fece appena in tempo a girarsi che lo buttai sul letto abbracciandolo. "Michael ti amo, davvero non sai quanto. Ti prego facciamo pace. Sei l'unico amore che vorrei se non ti avessi con me. Ti amo Michael, ti amo."
Mi abbracciò a sua volta. "Ti amo anche io Keira. Davvero tanto." Rimanemmo lì sdraiati a guardarci negli occhi per un po', quando sentimmo un rumore. Si alzò per vedere cosa fosse, e vide Tatiana per terra, in fondo alle scale, che non si muoveva. Mi chiamò e corse giù ad aiutarla. Io andai in infermeria a chiamare un dottore e poi chiamai Justin. Neanche a dirlo, arrivò prima lui. Le si avvicinò e si inginocchiò per terra. Aspettammo i soccorsi mentre Justin le accarezzava una guancia e ripeteva di stare calmi. La portarono in infermeria con una barella. Ma vedendo come era ridotta la mandarono al Rotunda Hospital di Dublino. Lì il medico ci disse che la botta presa cadendo era la causa di un trauma cranico e che Tatiana era in coma. Mi volta i verso Justin, che era talmente scioccato da non riuscire nemmeno a piangere. Gli presi la mano mentre con la coda dell'occhio vidi Michael uscire e accendersi una sigaretta.
Nel frattempo Justin era andato a cercare di capire meglio come stesse Tatiana, così io raggiunsi Michael fuori.
"Dici che si riprenderà?" gli chiesi io. "Non lo so, ma non so se potrò rimanere anche io qui. È una delle pochissime vacanze che mi fanno fare i miei. E mio padre è molto severo, non mi lascierebbe qui un'altra settimana. Te ne ho già parlato, ricordi?" mi chiese lui.
"Si si ricordo. Nemmeno io potrò. Dopo devo fare la specializzazione in inglese. Sai gli esami del Ket institute... Justin invece lo lasceranno... È un bravo ragazzo, e i suoi si fidano di lui" gli risposi io.
"Dai torniamo dentro" mi disse.
Aprii la porta ma Justin non c'era. Chiesi ad un infermiera di Tatiana, "stanza 209" mi disse. Andammo alla 209 e Tatiana era sdraiata sul letto, bianca come un fantasma, e intubata. Mi avvicinai, mi sedetti vicino a lei sulla poltrona e le strinsi la mano. "Andrà tutto bene" le dissi, anche se in realtà quelle parole erano più azzeccate per me che per lei. Justin ci raggiunse, ma si fermò sulla porta. "Non voglio vederla soffrire" fu la sua risposta.
Ce ne andammo con l'amaro in bocca.
Quella sera, l'ultima sera della vacanza, era un programma festa. Cioè pizza per tutti e poi discoteca. Al posto della discoteca noi tre tornammo da Tatiana, che sembrava anche più bianca di prima. Ci addormentammo sulle poltrone, vegliando su Tatiana, come se qualcuno volesse portarcela via.Spazio autrice:
Ehi! Volpine turche albine, come state? È taaaaaaaaanto che non aggiorno, lo ammetto, ma spero che questo capitolo luuuungo vi sorprenda. Insomma non so cosa dire, o almeno, dovrei fare pubblicità. Sorratemi!!! Odio le pubblicità ma sta volta il libro che ho letto è davvero scritto bene e molto carino!!!! Si chiama Riesci a sentire il tuo rimpianto di Aariiiiannaa. È davvero mooolto bello. E vi consiglio vivamente di leggerlo. Ciaone puffopandine! ✌✌💞💞💉👠📌✒ vostra, Keira!👻
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Believe
RomanceOnly Believe. Questa storia è una storia come le altre, se non fosse che le cose successe qui sono vere (o quasi). Tyler esiste, ed è un cretino. Ma mi piace quindi... Justin deve prendere Tatiana... E io voglio Michael. ♠ "scusa. Hai ragione. Non...