3) Si comincia!

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《Ciao. Io sono il dottor Spencer Reid, e tu sei?》
《Io sono la nuova agente in prova,al momento. Mary Wild, piacere di conoscerla dottor Reid.》
《Oh dammi del tu Mary...qui siamo tutti una grande famiglia quindi lasciamo stare le cose informali》 disse lui sorridendomi 《ora seguimi ti presento la squadra》

Lo seguii e arrivammo in una stanza molto accogliente con un grande tavolo apparentemente molto resistente circondato da dalle sedie, diverse lavagne e una finestra che dava la visuale sul parcheggio...《che cosa triste》 pensai tra me e me dato che io in Italia ero abituata a visioni ben migliori di questa come la campagna, gli animali, la natura, non di certo una distesa grigiastra di cemento; e improvvisamente diventai malinconica...
《Abbiamo sbagliato stanza o è occ...》incominciò a dire un uomo sulla cinquantina che io conoscevo molto bene.
《Oooh ma guarda chi si rivede!! Vedo che hai seguito il mio consiglio eh》mi disse lui entusiasta mentre mi abbracciava.
《Ah ma che sorpresa!! Agente Rossi da quanto tempo che non ci vedevamo》replicai io con tono molto allegro.
《Mi sono perso qualcosa Dave?》domandò Reid.
《Oh scusami Spencer, Mary era una mia allieva quando ero ancora in Italia, e sinceramente non credevo di rivederla qui》e in effetti sembrava molto stupito.
Dopo aver parlato un po' insieme a Reid e a Rossi la porta si aprì ed entrarono altre persone, i membri mancanti della squadra supposi. E tra loro c'era l'agente Hotchner.
《Mi scusi per stamattina ma dovevo accompagnare mio figlio Jack a scuola e c'era parecchio traffico》disse lui guardandomi.
《Nessun problema agente Hotchner. Così ho fatto conoscenza del dottor Reid e ho rivisto Rossi》lo tranquillizzai io.
《Bene. Allora ascoltatemi tutti. Lei è l'agente in prova Mary Wild e starà con noi per quest anno.》
Io ormai stavo diventando rossa come un peperone fino a quando non si avvicinarono tutti per presentarsi.
《Io sono l'agente Derek Morgan, al tuo servizio bambolina》disse stringendomi la mano.
L'agente Morgan era davvero affascinante, il classico dongiovanni, probabilmente aveva una miriade di ragazze ai suoi piedi anche se io sinceramente, per quanto lui fosse carino, non volevo farne parte.
《Io sono l'agente Jennifer Jearau, JJ per gli amici e i colleghi》era veramente carina anche lei e aveva quella voce dolce che mi ricordava tanto mia madre, anche se probabilmente aveva un carattere molto diverso dato che lavorava con i serial killer tutti i giorni.
Altre due donne si avvicinarono a me...
《Io sono l'agente Emily Prentiss, molto piacere di conoscerti》disse lei.
《Piacere mio》 le risposi.
《E io sono il tecnico informatico, Penelope Garcia》.
<wow> pensai tra me e me. Erano davvero due donne molto diverse, l'una l'opposto dell'altra. Penelope indossava un vestito corto dai colori sgargianti, i capelli biondi chiarissimi e degli occhiali stranissimi, mentre Emily aveva il classico pantalone molto comodo di un colore grigiastro molto sobrio, capelli neri lisci e un trucco direi molto meno appariscente rispetto a Penelope.

Finiti i convenevoli l'agente Hotchner ci comunicò che avevamo un nuovo caso da risolvere e passò il telecomando della televisione a Penelope che iniziò ad esporlo...
《Dallas. Due rapine in due giorni ai danni di due aree di servizio. MO (modus operandi) particolare. Entrambi i proprietari uccisi. Gli SI (soggetti ignoti) hanno lasciato in vita i due testimoni che hanno assistito alle rapine. Non hanno preso tutti i soldi. 》disse tutto d'un fiato Garcia.
《Se non hanno preso tutti i soldi o erano di fretta o il loro fine era un'altro》 ipotizzò Morgan.
--Mmmmh strano questo caso--pensai tra me e me--mi ricorda qualc...OH NO!!
Mi mancava il respiro e pensai di star impazzendo. Lanciai un'occhiata terrorizzata a Rossi che capì al volo le mie preoccupazioni...

Il briefing durò una ventina di minuti che mi parvero i più lunghi della mia vita.
《30 minuti e decolliamo》 comunicò l'agente Hotchner.
Uscirono tutti dalla sala conferenze e rimanemmo solo io e Rossi.
《Lo comunicheremo sull'aereo.
Mary potrebbe essere la svolta che cercavamo, potrebbero aver commesso degli errori questa volta》disse Dave che cercava di tranquillizzarmi.
《Sì ok Rossi. Sull'aereo li aggiorneremo, magari avremo più fortuna...ora andiamo a prepararci.》gli dissi io tentando di apparire il più calma possibile.

30 minuti decollammo.
《Garcia cerca nel passato delle vittime. Potrebbe essere un omicidio rituale. Magari gli SI sono stati vittima di qualcosa in particolare o hanno perso qualcuno di recente.》disse Hotch.
《Ehi bambolina》continuò Morgan.
《Dimmi cioccolatino》 rispose Penelope.
《Invia gli indirizzi dei testimoni. Potrebbero aver dimenticato di dirci qualche dettaglio.》
《Già fatto mio principe》
《Ah e controlla se ci sono stati altri precedenti di rapine del genere. Avranno dovuto fare delle prove anche gli SI.》
《Lo faccio subito. Passo e chiudo.》disse Garcia mentre chiudeva il collegamento.

Io nel frattempo ero totalmente distaccata dalla conversazione, così Rossi mi si avvicinò dicendomi che era il momento di parlare con tutta la squadra.
Prima o poi dovevano saperlo e preferii dirglielo io di persona piuttosto che farglielo scoprire da un inutile pila di documenti.
《Ragazzi vi dovrei dire una cosa》dissi io timidamente e allo stesso momento guardavo Rossi che sembrava mi incoraggiasse a dirlo anche solo con lo sguardo.
《Dicci tutto Mary》 dissero JJ e Emily praticamente all'unisono.
《17 anni fa mio padre è morto. Io avevo 9 anni. Morì durante una rapina nel nostro negozio.》continuai io.
《Ci dispiace ma a cosa serve dircelo in questo momento?》chiese Reid.
《A quella rapina assistetti anche io, i rapinatori non presero tutti i soldi e mi lasciarono in vita. Mio padre era proprietario di un'area di servizio.》
In quel momento i membri della squadra collegarono tutto ciò che avevo detto e colsero il messaggio...era lo stesso modus operandi dell'omicidio di mio padre!!!

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