10) Only a way

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Anche se non perdeva tanto sangue Morgan stava comunque rischiando di morire, soprattutto perché era con una ferita scoperta in un sotterraneo umido e ammuffito. Garcia premeva più forte che poteva, Emily stava esaminando la stanza e Morgan lottava per non svenire.
I tre uomini dopo aver sparato, dissero una parola che fece accapponare la pelle a Morgan e Garcia, ma non ad Emily che non c'entrava con quella storia: zugzwang.

Garcia: Non può essere.

Morgan: Non è una coincidenza, ma non può nemmeno essere, essere lui, lui è morto da tempo ormai.

Prentiss: Qualcuno mi spiega?

Morgan: Quando tu eri ancora a Londra, c'è stato il caso del Replicatore. Il Replicatore ha spiato l'intera squadra per mesi, finché, concluso un caso che coinvolgeva il fratello di Hotch, ha deciso di passare all'azione. All'inizio si limitava ad imitare i casi da noi risolti, poi ha iniziato a perseguitarci: ha ucciso la Strauss e poi ci ha fatto mettere l'uno contro l'altro, alla fine scoprimmo che ce l'aveva con Blake perché lei era riuscita a ricostruire una reputazione dopo il fallimento della sua carriera. Come sua ultima mossa morì nel l'esplosione che aveva architettato per uccidere Alex. Non ne abbiamo più sentito parlare prima di oggi.
Zugzwang abbiamo scoperto non essere collegata al rapimento di Maeve nel momento in cui qualcuno spedì un bigliettino con quella scritta a JJ.

Prentiss: Non è un emulatore sicuramente. Da quanto mi avete detto lui era un solitario, non aveva di certo il carisma necessario per costruire un commando e organizzare tutto questo, quindi ci sono due possibilità, o hanno preso di mira tutta la squadra e ce lo hanno voluto far capire con quella scritta, o nell'opzione peggiore vogliono ancora vendicarsi di Mary, e lo vogliono fare colpendo noi.

Morgan: Ma se ce l'avessero con Mary non l'avrebbero lasciata per ultima invece che colpirà insieme a Reid per prima?

Prentiss: Ah giusto. Allora l'ipotesi più plausibile è che ce l'abbiano con tutta la squadra a questo punto, e non so se è positivo per noi dato che siamo rinchiusi qui dentro.

Garcia: Non per interrompervi, ma qui abbiamo bisogno di ricucire la ferita...Morgan...Morgan...no è svenuto.

Prentiss: EHI. MI SENTITE. SO CHE IN QUALCHE MODO POTETE VEDERCI. VI CONVIENE DARCI QUALCOSA PER CURARLO SE NON VOLETE ESSERE COLPEVOLI DELL'OMICIDIO DI UN AGENTE FEDERALE!!! SE MUORE VI GARANTISCO CHE VI DAREMO LA CACCIA SENZA LASCIARVI MAI RESPIRO.

In pochissimo tempo le luci si spensero, si sentii un rumore metallico e poi si riaccesero. Ora per terra c'era un mini kit di pronto soccorso: bende, alcool, antidolorifici e una bottiglia d'acqua. Garcia si occupò di medicarlo e dopo qualche minuto Morgan riprese coscienza.

Garcia: Non farmi spaventare più così. Hai capito cioccolatino?

Morgan: Tranquilla bambolina. Non ti liberi tanto facilmente di me.

Prentiss: Credo di aver sentito una porta aprirsi quando si sono spente le luci ragazzi.

Garcia adagiò con delicatezza Derek sul pavimento e seguì Emily che stava battendo i pugni sui muri per capire quale fosse la porta. La individuò non appena giunse a metà della parete alla loro destra, e in men che non si dica iniziò a diffondersi del gas che li fece addormentare tutti e tre...

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Io diedi a Hotch l'indirizzo che mi aveva dato Garcia e ci andammo insieme a Rossi. Si trattava di una fattoria che all'apparenza sembrava abbandonata, ma che nel fienile aveva dei macchinari nuovi di zecca, molto recenti. E recenti erano anche i segni di pneumatici che c'erano poco fuori dal cancello d'ingresso.
Così impugnammo le pistole: io e Dave ispezionammo il fienile, mentre Hotch si avviava verso la casa subito attaccata. Stabilito che nel fienile non c'era nessuno, io e Rossi ci dirigemmo verso Hotch che ci stava aspettando all'entrata, pronto per entrare.
Sfondò la porta che divideva il giallo pallido dei campi, dall'azzurro freddo delle pareti della casa.
"Libero" era l'unica parola che eccheggiava in quel momento.
Dato che la casa era vuota ne approfittammo per fare un profilo in base a quello che trovavamo.
Lui era solo ma il tavolo era apparecchiato per tre, quindi o si vedeva con qualcuno o non accettava ancora quello che era successo a sua moglie e a sua figlia. La cosa più interessante la vedemmo solo giunti nella sua camera da letto. Era piena di foto di tutta la squadra, compresa me, rabbrividii non appena vidi una foto che poteva essere stata scattata solo mentre ero ancora in Italia.

Hotch: Senza dubbio è il nostro uomo.

Io: Io credo ancora che ce l'abbia con me, e che per farmela pagare vuole danneggiare anche tutti voi.

Rossi: Perché?

Io: Quella foto. Quella foto è stata scattata in Italia. Se non per vendetta perché uno dovrebbe spingersi fino in capo al mondo per seguire una persona?

Hotch: Se Latens è il nostro uomo è probabile che abbia nascosto Morgan, Garcia e Prentiss qui in giro. Forza cerchiamoli, e prestate attenzione a dove mettete i piedi, potrebbero esserci delle botole o cose del genere.

Ci dividemmo: io cercavo eventuali nascondigli in casa, Rossi nel giardino e Hotch nel fienile.
Sempre con la pistola in mano scesi nel seminterrato e vidi una porta. La aprii e la prima cosa che vidi furono Garcia e Prentiss che mi guardavano con gli occhi quasi lucidi e Morgan che sembrava ferito e debole.

Io: Meno male ragazzi che vi abbiamo trovati. Dove sono i rapitori?

Prentiss: Sono usciti poco fa, in teoria dovrebbero essere ancora qui intorno. Ehi aspetta, lo avete sentito anche voi? Sembra una macchina che sei accende.

Io: Sì l'ho sentito anche io. Garcia stai qui con Derek. Prentiss tieni la mia pistola di riserva e vieni con me.

In pochi secondi eravamo fuori e così anche Hotch e Rossi che evidentemente avevano avuto il nostro stesso dubbio. Da dietro la casa uscì lo stesso camion che si vedeva nelle telecamere di sorveglianza del bar. Inutile dire che tutti iniziammo a scaricargli i caricatori addosso, ma anche loro avevano delle armi e così fummo costretti a trovarci un riparo. Da dietro un vecchio carro rotto Hotch sparava all'autista finché non fu colpito e cadde a terra. Rossi era dietro ad una staccionata di legno e sparava anche lui verso l'autista. Invece io e Prentiss eravamo dietro a dei barili e puntammo al passeggero. Nessuno di noi colpì qualcuno dei rapitori, ma non smettemmo di sparare finché sparirono dalla nostra vista lungo il vialetto sterrato della proprietà.
Io chiamai un'ambulanza per Morgan e Hotch, che per fortuna era stato colpito solo di striscio, ma insistemmo comunque per far andare in ospedale anche lui e sorprendentemente accettò senza protestare.

Il giorno dopo andammo tutti a trovare Morgan che stava alla grande per essere uno a cui avevano appena sparato. Fu dimesso il giorno stesso, ma per festeggiare non andammo a bere, ma decidemmo di farci una lunga nottata di sonno dopo una giornata impegnativa...

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