8) Welcome back kid

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Morgan: Ma è una fantastica notizia! Faccio manovra e andiamo diretti dal ragazzino.

Prentiss: Io chiamo Hotch e Dave. Saranno contentissimi.

Io: Io informo Garcia, quindi se sentite delle urla sapete chi è ahahahah.

Ridemmo tutti quanti. Mentre Morgan si dirigeva verso l'ospedale io stavo chiamando Garcia...

Garcia: Qui la dea dell'informatica, cosa vi serve?

Io: Ciao Garcia. È arrivata una telefonata dall'osp...

Garcia: No no no no non è morto vero?

Io: No tranquilla, il contrario.

Garcia: Sì è svegliato?

Io: Sì

Garcia: Oh mio Dio grazie!! Prendo il primo aereo e vi raggiungo immediatamente.

Io: Ok ti aspettiamo. Ciao

Garcia: Passo e chiudo allora.

Nel frattempo Emily aveva avvisato Hotch e Rossi che si sarebbero diretti anche loro verso l'ospedale.
Ci fermammo per prendere un regalo per Reid, se un libro di Freud può considerarsi un regalo dato che probabilmente lo aveva già letto e riletto. Io presi il libro, Morgan un profumo da uomo e Prentiss andò sul sicuro e comprò una scatola di cioccolatini che sicuramente lo avrebbero conquistato.
Arrivammo velocemente e ci fiondammo letteralmente nella stanza di Reid.
Era bello non vedere più uno Spencer pallido e inerme, ma vederne uno allegro, pimpante che stava criticando l'infermiera perché aveva sbagliato la dose di un farmaco che gli era stato prescritto, il vecchio Spencer insomma.

Morgan: Guarda guarda chi è tornato fra noi. Ciao ragazzino

Reid: Sono felice anche io di rivedervi.

Prentiss: Ci hai fatto prendere un bello spavento, non farlo mai più eh.

Io ero la più contenta di vederlo senza dubbio, anche se in quel momento non lo davo proprio vedere.

Io: Ehi ciao. Come stai?

Reid: Sono un po' confuso. Cosa mi è successo?

In quell'istante entrarono Hotch e Rossi seguiti poi da JJ, ed anche lei aveva un regalo per Spence, un disegno di Henry che lo rappresentava vicino agli altri membri della squadra.

JJ: Come sono felice di vederti sveglio Spence. Ormai avevamo tutti perso le speranze. Quasi tutti, Mary e Garcia ci credevano ancora.

Reid: Come. Perso le speranze? Scusate ma da quanto sono in ospedale?

Rossi: Nessuno gliel'ha detto? Reid tu sei stato in coma per un mese...

Reid: Cosa?!!? Un mese!?!?!?

Dottore: Esattamente. Durante l'incidente ha subito un colpo che gli ha causato un'emoraggia interna e quando è svenuto abbiamo dovuto operarla in fretta. Ma ormai gli organi avevano ceduto, quindi è rimasto attaccato al respiratore con la grande speranza di un risveglio. È sopravvissuto grazie ad un donatore anonimo che gli ha lasciato anche quella scacchiera e quella lettera.

Reid: Una scacchiera? Credo di aver capito...

Spencer prese la lettera e la aprì. Cominciò a leggerla finché, arrivato a metà, la chiuse e continuò a recitarla a memoria.

JJ: È...è quella lettera? La sua lettera?

Reid: Sì. È la lettera di Gideon.

Io: Chi è Gideon?

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