5) Without you, now...

730 45 11
                                    


Io: Re...Reid...accidenti...dove sei?

Avevo male dappertutto, mi sembrava di essere stata investita da un camion, retromarcia compresa. Mi guardavo in giro sperando di incrociare lo sguardo di Spencer, all'improvviso vidi la sua inconfondibile tracolla che giaceva su un mucchio di vetri rotti e subito li vicino c'era il corpo immobile di Reid. Nonostante il dolore gli corsi incontro e mi accovacciai su di lui scuotendolo.

Io: Spencer dannazione svegliati. Ah...Spencer!! Non puoi farci questo. Non lasciarci Reid!

Dato che non mi rispondeva gli sentii il polso e tirai un grosso sospiro di sollievo sentendo i suoi battiti con le mie dita. Pochi secondi dopo Spencer cominciò a riprendersi anche se tossiva in continuazione. Presi il mio telefono e notai che aveva lo schermo rotto e allora chiesi a Reid il suo che fortunatamente si era salvato. Istintivamente chiamai Hotch...

Hotch: Pronto?
Io: Hotch, sono Mary.
Hotch: Salve Mary, tu e Reid siete già andati a casa dei familiari del primo proprietario?
Io: Ecco a proposito di ques...

Incominciò a farmi molto male la testa. Mi passai la mano tra i capelli e mi accorsi che perdevo sangue dalla testa. Chiamai Reid, lui si girò verso di me, io cominciai a vedere tutto nero e caddi per terra...

Hotch: MARY. MARY. RISPONDA.
Reid riuscii a prendermi prima che cadessi sui vetri e mentre mi scuoteva raccolse il telefono.

Reid: Hotch abbiamo avuto un incidente.
Hotch: Cosa è successo a Mary??
Reid: Non lo so. Stava bene fino a un secondo fa e poi è svenuta credo.
Hotch: Riattacca e chiama un'ambulanza immediatamente. Noi parleremo in ospedale. MUOVITI!

Reid fece come ordinato da Hotch e in meno di 10 minuti le sirene dell'ambulanza si fecero sentire. I paramedici chiesero a Spencer di spiegargli tutto ciò che era accaduto durante l'incidente, ma ovviamente non seppe dire nulla ai medici tranne di come era svenuta.

Paramedico: Il battito è debole dannazione! Muoviamoci o la perdiamo!
Reid: Per favore faccia l'impossibile per lei.
Paramedico: Non garantiamo nulla. Ora ci lasci lavorare per favore.

Spencer era accucciato con la testa tra le mani...poi i monitor cominciarono ad emettere tanti rumori e lui era spaventatissimo.
Reid: No...che succede??
Paramedico: La stiamo perdendo!! Defibrillatore, veloci!

Il paramedico caricò per tre volte e per tre volte non ci fu nessuna risposta...la quarta fu quella buona, quella in cui il battito tornò.

In pochi minuti, che però sembrarono un'eternità, arrivammo all'ospedale.
Portarono subito Mary in sala operatoria. I medici temevano lesioni cerebrali e anche io.
Chiamai Hotch per aggiornarlo sulla nostra situazione. Ero in lacrime, quasi non riuscivo a parlare.

Reid:Ehi...Hotch...ciao...sigh...
Hotch: Reid andrà tutto bene. In che condizioni è?
Reid: Non si sa...l'hanno portata subito in sala operatoria...sigh...
Hotch: Avviso gli altri e vi raggiungiamo immediatamente ok?
Reid: si...va bene...Hotch...vi aspetto.

Non avevo neanche la forza di riattaccare e a causa delle lacrime mi sembrava di vedere tutto sfocato.

*STAZIONE DI POLIZIA*

Hotch: Avviso gli altri e vi raggiungiamo immediatamente ok?
Reid: si...va bene...Hotch...vi aspetto.

Riattaccai velocemente, però anche se non lo davo a vedere provavo una grande tristezza. Non è mai bello perdere o rischiare di perdere un'agente.
Tornai impassibile e richiamai tutti alla stazione dato che preferivo aggiornare tutti dell'accaduto, ma di persona.

*MACCHINA JJ, MORGAN, PRENTISS*

Prentiss: Ehi Morgan. Cosa voleva Hotch?
Morgan: Non lo so. Ha detto solamente che ci voleva parlare e quindi dobbiamo rimandare la visita ai familiari e tornare alla stazione. Però mi sembrava strana la sua voce, tremolava.
JJ: Strana come, Morgan?
Morgan: Eh tesoro, so di essere un bravo profiler, ma fare un profilo basandosi su una chiamata al cellulare non è ancora il mio forte.
JJ: Sì scusa ahahah. Solo che temo sia successo qualcosa di grave. Poche volte ci ha convocato tutti per parlare di persona...alla morte di Gideon, all'addio di Elle...inizio a preoccuparmi ragazzi. Accelera Derek.
Prentiss: Mi fai venire il dubbio JJ. Provo a chiamare Reid e Mary, magari non è nulla........dannazione non rispondono, Derek muoviti.
Morgan: Agli ordini signore.

In poco più di 15 minuti Morgan, JJ, Prentiss, seguiti da Rossi che era andato a procurare altro materiale per completare la lavagna, arrivarono alla stazione e molto velocemente entrarono in ufficio dove videro Hotch che aveva un'espressione mista tra il preoccupato e il triste, mai vista...

Morgan: Ehi Hotch che succede? Siamo preoccupati, dal tono che avevi al telefono sembra grave.
Hotch: Ascoltatemi attentamente tutti quanti. Mentre andavano dai familiari di Austin Morrison Mary e Reid hanno avuto un incidente...
Rossi: Come stanno?
Hotch: aspetta, fammi finire Dave. Hanno avuto un incidente...e mentre Mary mi stava aggiornando sulle loro condizioni per qualche motivo è svenuta. Ora è in sala operatoria e sembra abbastanza grave. Reid ci aspetta là. Domande?
JJ: Sì sa qualcosa sulle condizioni di Mary?
Hotch: Non ancora JJ. Appena arriveremo in ospedale parleremo con i dottori. Altro? No? Bene. Allora muoviamoci.

*OSPEDALE*

Io ero ancora fuori dalla sala operatoria ad aspettare notizie su Mary, ma sembrava che nessuno sapesse che fosse lì. Era da più di un quarto d'ora che camminavo su e giù per il corridoio, mi fermai non appena vidi le facce di JJ, Morgan, Prentiss, Rossi e Hotch. Senza pensarci mi gettai tra le braccia di JJ e incominciai a piangere e a sfogarmi. Hotch fermò il primo dottore che passava e gli chiese informazioni. A quanto pare nessuno sapeva niente ancora.

Dopo quattro lunghe ore un chirurgo uscì dalla sala operatoria e ci comunicò ufficialmente che Mary aveva avuto un'emorragia cerebrale molto grave ma però ora era fuori pericolo e che nel giro di qualche ora si sarebbe svegliata.

Non potevano comunicarci nulla di più confortante. Appena la vidi cadere presi uno spavento enorme. E ora, sapendo che si sarebbe ripresa, mi sono liberato di un peso al cuore.

Nell'arco delle due ore successive facemmo a turno nel fare visita a Mary.
Hotch aveva informato sua madre, che però non poteva venire così all'improvviso e allora lui le promise di chiamarla non appena si fosse svegliata.
Io stavo fissando il suo corpo inerme sul letto, non proprio inerme, ogni tanto si vedeva il suo petto alzarsi e questo oltre al battito vi faceva capire che era viva perché per il resto aveva un aspetto orribile...nonostante ciò rimasi con lei finché non mi addormentai...

*FUORI DALL'OSPEDALE*

Hotch: Ragazzi andate a riposarvi. È stata una giornata pesante. Io parlerò con Reid.
Prentiss: Va bene. Io ne approfitto e vado immediatamente a riposare. Verrò a salutare Mary domani, quando sarò completamente sveglia.
JJ e Morgan: Noi seguiremo Emily e torneremo domani. Notte ragazzi.
Hotch e Rossi: A domani.

Emily, Morgan e JJ si avvicinarono al classico SUV nero dei federali e partirono diretti verso l'albergo.

Hotch e Rossi rientrano nella stanza di Mary. Hotch volle parlare con Reid e Rossi si offrì di dargli il cambio.

Hotch: Ehi Reid tu come stai?
Reid: Come dovrei stare Hotch? Lei mi aveva avvisato dei suoi sospetti e io non l'ho ascoltata. È colpa mia se si trova su quel letto. Dovrei esserci io al suo posto.
Hotch: Smettila Reid. Sai che non è vero. La stessa cosa è successa con Maeve. Entrambi erano inevitabili quindi è inutile incolparsi.

Mentre Hotch e Reid parlavano Rossi uscì dalla camera e li avvisò del risveglio di Mary. A Reid si illuminarono gli occhi e corse verso di lei.

Reid: Bentornata agente Wild.
Io: Ciao Spencer.
Reid: Sai che ci hai fatto prendere uno spavento enorme vero?
Io: Immaginavo

Reid e Mary parlarono finché l'orario delle visite terminò e allora anche lui, Hotch e Rossi si avviarono verso l'albergo, pronti a lasciarsi alle spalle una stancante giornata di lavoro...

Criminal MindsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora