~Helen 3/12

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Jake!
Trovi sempre il modo di rendere le mie giornate più divertenti. Cavolo non hai idea di quanto New York senza te sia cosi svampita. Ti sei portato via tutto. Qui c'è la neve! Sono tre giorni che mi metto in testa di fare un pupazzo di neve in giardino, ma ogni volta rimando. Che strano. Di solito faccio così solo con lo studio! Penso sia perché senza te non ho più così tanti stimoli. Mi hai abituata troppo bene, ero ormai solita a passare insieme a te ogni giorno, quasi ogni ora.

Sei il mio vizio preferito.

Vedi di tornare e portare con te altra neve, altrimenti sarò costretta a nasconderla da qualche parte in attesa del tuo ritorno. Ne sarei più che capace. Questo pupazzo può attendere ancora un mese, no?

Un mese. Cazzo.

Non eravamo mai stati così distanti e per così tanto tempo. Ormai sono già due settimane che sei a Roma, e da come me l'hai descritta deve essere  fantastica.
Senti.
Te la devi godere questa città Jake.
Così poi un giorno, quando ci andremo insieme, mi racconterai ogni tua avventura, ogni tua scoperta e ogni tua figuraccia, che sicuramente hai già fatto, ti conosco amore! Altrimenti va a finire che dovrai seguirmi come al solito! Scherzo.

Non vedo l'ora sul serio di andarci insieme. Sarà il nostro primo viaggio. Deve esserlo, hai fatto una promessa, ricordati!
A proposito, lì in Italia c'è la neve? Voglio dire, non credo che New York sia l'unica città ad avere il traffico bloccato dagli spala neve, che tra l'altro mi stavano per investire l'altro giorno. Ti racconterò.
Gli altri continuano a chiedermi di te, Lucas e Marie si sono lasciati, ancora. Ma sono sicura che torneranno di nuovo insieme tra qualche giorno. Che stress quei due.

Stavo pensando di fare un bel collage con tutte le nostre foto stampate e appenderlo alla parete davanti al letto, così ogni mattina, quando mi sveglierò, lo farò col sorriso.
Duplice effetto, visto che nel farlo riempirò i buchi di tempo causati dalla tua assenza.
Dovrei provare con le parole crociate, o il jogging, o mangiando.

Sì, mangiare!
No. Non posso. Devo resistere a questa tentazione.
Forse.

Vorrei che esistesse il teletrasporto. Così da potermi teletrasportare accanto a te mentre leggerai questa lettera.
Se ti conosco abbastanza bene, ed è così, penserai qualcosa come "che pazza la mia scimmietta" o qualcosa del genere.
E sorriderai.
E darei la vita per vedere quel sorriso per un solo secondo, adesso. Ora.

Ecco. Una lacrima ha bagnato il foglio.
Spero che attraverso di essa tu possa cogliere la mia essenza ed io, attraverso le tue emozioni, cogliere la tua.

Non potevo credere di potermi sentire così debole, così inerme davanti ad una cosa come la distanza. Pensavo che l'amore colmasse lo spazio ed il tempo, invece lo moltiplica. Come una linea che si divide altri mille segmenti che non fanno altro che prolungarsi all'infinito. Toccano emozioni tra di loro discordanti: la voglia ed il dolore, la sofferenza e l'allegria.

Vorrei poter gridare talmente forte da raggiungerti. Eppure queste emozioni sono talmente confuse che l'attesa sta diventando il piacere. Perché più passa il tempo, più so che vedendoti mi sentirò la ragazza più felice del mondo.

Dio, cosa crei in me Jake.

Me lo ricordo bene quel giorno sul tetto. Tu sei sempre stato il ragazzo più bello che abbia mai visto. Con quei capelli biondi come i raggi del sole e gli occhi azzurri come le acque dei tropici.
Portavi una camicia di flanella a scacchi blu e neri, te l'avevo regalata io, e ti sta da Dio. Mossa azzeccata Helen, pensai quella volta. Adoro la Luna, ma quella notte non era il mio primo pensiero: il mio primo pensiero eri tu. Eri e lo sarai sempre.
Come posso pensare ad una vita senza il mio principe? Sarebbe come sinfonia senza note. Non avrebbe senso.
Il fatto di sapere che mi amavi mi ha resa una ragazza migliore. Insomma, sentirsi amati è come avere una responsabilità. È come accudire un'orchidea. Perché l'amore è stupendo ma fragile e si spezza, si spezza molto facilmente.

Non siamo mai stati in conflitto, il che significa che abbiamo il pollice verde!
Se potessi dare una parola a tutte le volte che mi sono sentita amata e felice per merito tuo, potrei scrivere il più bel libro mai pubblicato.

Ci potrei pensare.
Ecco, mi hai fatto venire una bella idea!

Tengo la tua lettera qui di fianco a me, la guardo, la sfioro, come fosse la tua pelle calda tra le mie mani. Mi machi da morire Jake.
Mi manca tutto di te, mi manca il tuo profumo, la tua voce, il tuo sguardo. Tutto.
Conto i giorni, le ore, i minuti.
Sperando di vederti varcare quella soglia.

Ti amo mio principe.

Tua, per la vita, Helen.

P.S. Come va lo stage? Ti fanno scrivere?

Carta, penna e cuore.  #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora