Capitolo 7

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Cominciai a correre e lui mi seguì,speravo che non conoscesse bene la città in modo da perderlo in qualche stradina, il mio cuore implorava pietà, non era abituato a così tanta attività fisica e tanto meno a così tante emozioni...

Dopo un po' non sentii più nessuno dietro di me e mi fermai, ero in un vicolo abbastanza buio, oltre a me c'era solo qualche bidone della spazzature dei ristoranti vicini,mi appoggiai al muro e piano piano lasciai scivolare la mia schiena fino a ritrovarmi seduta per terra, il pavimento era freddo e sporco, un vento gelido mi scompigliava i capelli, eppure non mi importava, non sentivo niente di ciò che mi circondava, mi sentivo come in una bolla d'aria, come se non fossi stata parte di quella realtà, ma solo una figura proveniente da lontano...


Alcune lacrime incominciarono a scendermi dagli occhi e non mi importava di asciugarle, nè tanto meno di provare a fermarle, tanto comunque non ci sarei riuscita... Pensai a quanto ero stata stupida, come avevo potuto illudermi, nella realtà non esistono ragazzi che arrivano dal nulla disposti ad amarti, così, senza ragione, sopratutto non per me, d'altronde non avevo niente di speciale...

Non avevo mai provato un dolore così forte, era straziante, perchè oltretutto non riuscivo a darmi una spiegazione, lui era un Paulo Dybala, un calciatore famoso, con una ragazza bellissima che faceva la fotomodella, prendeva milioni di euro al mese, probabilmente aveva una villa enorme e solo Dio sa quante altre cose, perchè aveva dovuto prendermi in giro così, sicuramente anche lui sapeva che non ci sarebbe potuto mai essere niente tra di noi...

Dopo un tempo che non saprei quantificare tornai a casa cercando di nascondere le mie lacrime, mi accorsi di avere ancora la maglia di Paulo in mano, così la buttai nel primo cestino che trovai, non mi serviva più a niente e oltretutto era sporca di mascara, presi svogliatamente il telefono e vidi un messaggio da Ale

Ale: hey Criiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii come va?? Ti prego mi devi raccontare tutto sono troppo impaziente!!!! 😍😍

Non le risposi, in quel momento neanche lei avrebbe potuto farmi stare meglio, e non riuscivo a fare altro che incolpare me stessa, non potevo essere stata davvero così stupida...

Entrai in casa sperando che non ci fosse nessuno, purtroppo Teo era in salotto e mi vide appena entrai, mi misi il cappuccio davanti alla faccia e corsi per andare in camera mi, ma Teo mi afferrò per un braccio, con quella fermezza e insieme delicatezza che solo lui sapeva avere...
Mi tolse il cappuccio e vidi la sua faccia rattristirsi, mi abbracciò, poi si staccò e la sua espressione diventò più dura, non volevo, non volevo che stessa male per colpa mia, non sapevo fare altro che far soffrire le persone...

-Dimmi chi è stato!!- disse alzando la voce, sapevo che voleva solo proteggermi, ma quando faceva così un po' mi spaventava

-Teo non ti preoccupare, è solo colpa mia, sono stata una stupida e ne ho pagato le conseguenze, davvero non ce n'è bisogno, ora vado in camera mia e domani sarà tutto passato, te lo prometto, Teo per favore...- dissi trattenendo le lacrime per non farlo arrabbiare ancora di più

-Cri io sono stufo di vedere persone che ti fanno soffrire, ti avevo promesso che questa volta ti avrei difesa, ti ho sempre abbandonato nel momento del bisogno e me ne sono sempre pentito, ma non questa volta, ho deciso di prendermi cura della mia sorellina, Cri io lo faccio solo per te!!- disse calmandosi un poco

Mi sedetti e siccome lui mi teneva ancora per il polso si sedette di fianco a ce, mi rannicchia nel suo petto, le sue braccia muscolose, ma non troppo mi cingevano e spalle e quello era l'unico posto in cui mi sentivo al sicuro, certo eccetto l'abbraccio di Paulo... però dovevo smettere di pensare a lui...

PAULO'S POV

Dopo che mi tolsi il cappuccio finalmente riuscii a vederla bene, era bellissima, i suoi occhi, i sui capelli, non so bene cosa avesse quella ragazza ma per me era semplicemente perfetta, e anche se non la conoscevo che da qualche giorno mi faceva provare emozioni uniche, un suo abbraccio era riuscito a calmarmi in un momento molto difficile...

Poi lei scappò, si mise a correre piangendo, mi sorpresi, non ne capivo il motivo, ero nel panico, così decisi di seguirla, certo sarei sicuramente riuscito a raggiungerla, ma poi che avrei fatto? Lei si sarebbe arrabbiata e sarebbe scappata ancora, così la seguii senza farmi vedere solo per assicurarmi che arrivasse a casa sana e salva.

La vidi piangere per circa mezz'ora, poi si rialzò e mentre tornava a casa la vidi gettare la mia maglia appena comprata in un cestino, così decisi di prenderla e conservarla per lei, prima o poi gliel'avrei ridata, ne ero sicuro.

La "accompagnai" a casa, poi ritornai nella mia villa, subito mi venne incontro Antonella, ogni volta che la vedevo l'amavo sempre di meno, era una bella ragazza, ma nei suoi gesti non c'era un minimo d'affetto e questa cosa iniziavo a percepirla sempre di più...

-Amooooooooooooooreeeee- disse con la sua voce fin troppo acuta

-Ciao Anto, scusa oggi sono stanco, vado a farmi una doccia e poi a dormire- le diedi un bacio senza sentimento e andai, per fortuna ero riuscito a liquidarla facilmente

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Heyyyy nuovo capitolo, spero che vi piaccia!!!

Buon Weekend e tanti baci 😘😘

#CRI

Quel numero 21 || Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora