Capitolo 13

1.8K 85 17
                                    

BIP, BIP, BIP

Aprii un occhi, cavolo avevo dimenticato di togliere la sveglia... che stupida!!

Cercai di riaddormentarmi strizzando gli occhi più che potevo per tornare nel sogno che stavo facendo: io e Paulo al mare, un mare limpido in un giorno di luglio, l'acqua fresca, ma non troppo fredda; la spiaggia poco affollata e noi che ridendo vicino alla riva ci schizzavamo l'acqua del mare che ci bagnava appena...

Poi lui che mi prende per un fianco e fa combaciare i suo petto con il mio, una sua mano è sulla mia schiena a sorreggermi, una mano forte, salda sulla sua presa...

L'altra mano si avvicina alla mi guancia, il mio respiro che si fa sempre più affannato, i suoi occhi che guardano i miei e rimangono fissi come quando si attaccano due pezzi di un puzzle i nostri occhi rimanevano fermi, semplicemente ci guardavamo, io lo guardavo come non avevo mai guardato nessuno, lui era tutto ciò che mi mancava, l'altra mia metà...

Misi le braccia attorno al suo collo incrociando le dita e sorrisi vedendo al mio dito l'anello di fidanzamento...

Lui fece passare il suo dito dalla mia guancia sempre più vicino alle mie labbra...

Intanto avvicinava il suo viso al mio...

Ormai le nostre bocche erano distati poco più di qualche millimetro quando...

SUONO' LA SVEGLIA!!!!


Però non posso essere così sfigata!! Se quel bacio non posso averlo nella realtà almeno nei miei sogni... Ma cosa sto pensando?? Poi a me quel ragazzo neanche piace!!

Figurati se mi può piacere un ragazzo così... così... ecco, non riuscivo neanche a trovare un difetto, neanche uno piccolissimo...

A distrarmi da quei pensieri fu mio padre che bussò alla porta

-Hey Cri, ah sei già sveglia!! Io pensavo di andare in ospedale fra poco, tu vieni con me??- 

- Giorno pa'!! Sisi vengo, faccio una doccia veloce e arrivo!!- lui fece per uscire, ma io lo richiamai indietro

-Si tesoro?- adoravo quando mi chiamavano così, mi facevano sentire importante, mi facevano capire il bene che mi volevano

-Abbraccio!!- avevo sempre adorato gli abbracci, in particolare nei momenti più tristi e difficili mi tiravano su il morale

Mi avvicinai mio padre e lo abbracciai, nelle sue braccia mi ero sempre sentita protetta, ma dopo aver scoperto le braccia di Paulo neanche quelle di mio papà mi facevano sentire più così protetta...

Quando uscì dalla camera andai in bagno e mi feci una doccia, dieci minuti dopo ero pronta (tempo record per me) mi vestii con dei leggins e una felpa grande di mio fratello, adoravo troppo le sue felpe!!


Salimmo in macchina in direzione ospedale, accesi la radio e ascoltando "looked away" guardavo Torino, la mia città, la città in cui ero nata e cresciuta, dove avevo fatto gli incontri migliori della mia vita e anche i peggiori, ogni angolo, ogni strada, ogni parco di quella città conteneva un ricordo unico e insostituibile...


Poco dopo arrivammo all'ospedale, e andammo diretti in camera di Teo, speravo vivamente di non incontrare Paulo nè Antonella, non avevo voglia di stare male un'altra volta!!

Per fortuna arrivammo senza incontri spiacevoli in camera, mia mamma si era addormentata seduta su una sedia con la testa appoggiata al letto di mio fratello e lui già sveglio le accarezzava dolcemente i capelli... come avrei voluto un giorno avere un figlio come Teo!!

Quel numero 21 || Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora