When music makes dreams come true..

Capitolo 24

Nina's POV

Sono passati due giorni da quando sono stata a casa di Niall, ieri siamo usciti a pranzo insieme e abbiamo parlato del lavoro che mi aiuterà a fare per migliorare..

Flashback

-Cosa c'è?

Niall mi fissa da un paio di minuti e sento le mie guance iniziare ad andare a fuoco.

-Nulla, stavo pensando a una cosa..
-E.. centro io?
-Sì.

L'acqua che stavo bevendo mi va di traverso e inizio a tossire.

-NINA! -esclama il ragazzo alzandosi dalla sedia e raggiungendomi- Tutto bene?

Mi colpisce leggermente la schiena

-Sì.. sì, grazie Niall..

Dio che vergogna.

-Dicevo.. -continua tornando al suo posto- Voglio proporti una cosa ma te ne vorrei parlare in un altro momento, con più calma.. -annuisco- Che dici di domani a cena? Ti va? O hai altri impegni?

-Nono, cioè, va benissimo domani!

Cerco inutilmente di mascherare la mia felicità

-Perfetto, allora preparati perché se accetti dovrai rassegnarti all'idea di vedermi molto spesso.

Finisce il suo panino e si alza avvicinandosi a me

-Ti faccio sapere io per domani

Mi dice baciandomi la guancia destra

-Aspetta Niall! -lo fermo prendendogli un braccio, lui si gira e mi guarda con aria confusa- Come mai dovrò vederti di più?

-Perché dovrò aiutarti a migliorare, come se tu non fossi già brava abbastanza..

Mi fa l'occhiolino ridacchiando e si avvia verso la cassa, lasciandomi sola con i miei dubbi.

Fine flashback

Le 19. Sono le 19 e non ho ancora deciso cosa mettermi.
Jeans? No, troppo casual.
Gonna? No, meglio un vestito.
Apro l'armadio e cerco il mio ultimo acquisto: un vestito nero, senza spalline e con la gonna ricoperta dal pizzo.

Niall è più alto di me, quindi opto per delle décolleté nere; accentuo i miei zigomi, sulle palpebre metto un ombretto scuro, applico il mascara e termino con un rossetto rosso chiaro.
Dopo essermi piastrata i capelli li lego in una coda alta, mi sorrido allo specchio e sento suonare il campanello

-Vado io

Sento mio padre aprire la porta

-Salve signor Fraschini, c'è Nina?
-Niall! Come sei elegante, te la chiamo subito.

Sentendo le parole di mio padre entro nella stanza in cui si trovano i due uomini, Niall si accorge della mia presenza e dopo avermi osservata un attimo arrossisce.

-Ciao Niall..
-Nina..

Cala il silenzio.
Sentendomi quasi in imbarazzo schiocco le dita richiamando tutti alla realtà.

-Andiamo?

Chiedo

-Si, si certo.

Riadacchio per la goffaggine del ragazzo.

-Ciao pa', non aspettarmi sveglio, ho preso una copia delle chiavi.
-Va bene, principessa. Non fare stupidate, mi raccomando!