Chapter ten. - Stay.

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<<Ma lo sai che sei veramente bello?>> Mormorai tranquilla.

Ci fu qualche attimo di silenzio.
Poi sentii Tom dire <<Ah, stai dormendo.>> e alzarsi dal letto.

Borbottai qualcosa di insensato la cui unica parola comprensibile era "Rimani".

Lui, stranamente, si stese nuovamente affianco a me.
<<Lo pensi sul serio?>> Se ne uscì dopo qualche minuto di silenzio.
Era assurdo, pareva una ragazzina insicura.

Io ormai non ero più addormentata ma ero stranamente sicura di me, in quel breve momento.

<<Si. Se non facessi così paura, saresti perfetto.>> Risposi mantenendo gli occhi chiusi e fingendo di essere ancora addormentata.

Sentii una lieve risata.
Limpida, stupenda. Avrei potuto sentirla all'infinito, senza mai stancarmi.

<<Ti faccio paura?>> Chiese poi.
<<A volte.>> Risposi.
Lo sentii avvicinarsi a me, e poi sussurrarmi all'orecchio <<Ci vediamo dopo, bella addormentata.>>
per poi alzarsi dal letto e andarsene.

-

Dopo quella sottospecie di chiacchierata con Tom, mi ero riaddormentata, risvegliandomi poi nel pomeriggio.

Mi alzai molto lentamente, e altrettanto lentamente uscii dalla stanza, con lo stomaco che mi brontolava.

Cercai Tom per l'enorme villa, per avvisarlo che sarei andata a comprarmi qualcosa da mangiare.

Notai che la casa non era più impolverata come al mio arrivo, ma al contrario era pulita ed ordinata.
Vorrei essere una strega solo per riuscire a fare lo stesso con la mia camera senza sforzi.

Lo trovai poi nella solita stanza piena di poltrone e divanetti color porpora.
<<Tom, ho fame.>> annunciai, senza nemmeno salutare.

Lui si girò, facendo comparire una gran quantità di banconote nella mia mano. Guardai il denaro che avevo in mano, saranno stati almeno duecento sterline.
<<Ritorna entro un'ora, o sarà peggio per te.>> Disse con tono duro.

Prima di uscire, andai in bagno a darmi una sistemata ai capelli e a struccarmi con l'acqua, dato che avevo delle occhiaie da trucco assurde. Parevo un panda.
"Non si sa mai, magari se mi vedono in giro conciata così chiamano il WWF." Scherzai tra me e me.

Sperando di avere un aspetto abbastanza decente, cercai di ricordare un supermercato qualunque.

Ne immaginai uno di Londra, che avevo visto quando ero andata in gita con la scuola. Sull'insegna c'era scritto "prodotti di qualità dal 1986", all'interno era molto luminoso e ogni scaffale era pieno di articoli di ogni genere.

In un attimo che parve infinito, sentii i miei piedi staccarsi da terra, e l'ambiente intorno a me girare vorticosamente.

Quando riaprii gli occhi, il paesaggio intorno a me era cambiato.
Ero nel dentro al supermercato.
Mi guardai attorno: era stranamente vuoto.

Incominciai ad agguantare tutti i prodotti che mi sarebbero serviti, come shampoo, dentifricio, spazzolino e cibo. Presi davvero tante cose ed arrivai alla cassa con le braccia piene di prodotti.
Appoggiai tutto quanto, pagai, misi tutto dentro a dei sacchetti offertomi dal giovane cassiere e cercai a fatica un posto isolato per poter tornare a quella che ormai era la mia casa.

*Spazio Autrice.*

Buonaseraa
Come state?
Questo capitolo dovevo pubblicarlo a San Valentino, ma ci sono stati degli imprevisti, scusatemi. :c
Detto questo, fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto con un voto o un commento, baci. 😘

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