2

58 12 11
                                    


stamani mi sono svegliata ma non stavo bene quindi non sono andata a scuola, e per di più piove.
mi siedo sulla finestra a osservare le gocce che cadono.
《non fare la drammatica del cazzo》Maryline entra dalla porta senza bussare e ride.
《hai cambiato taglio di capelli?》noto. Maryline è la mia migliore amica da otto anni, ha sempre avuto capelli lunghi e mori, ora invece li ha neri e corti.
Gli donano di più
《non fare domande senza senso, li hai gli occhi, beh, perché non sei andata a scuola?》dice da strafottente
《mi sentivo male》dico, e continuo a guardare fuori.
《bene, ora vado, ciao Jenn》ride e sbatte la porta.
chiudo la finestra, mi sdraio sul letto, inizio a leggere e senza rendermene conto cado in un sonno profondo
jenn, stai bene?》non riconosco subito la voce ma dopo stropicciandomi
gli occhi vedo che è mia madre 《no, salto cena》dico, mi rigiro e chiudo gli occhi 《ok, buonanotte》gli chiedo di chiudere la porta ma lei,
ovviamente, la accosta.
*suona la sveglia* resto ancora cinque minuti nel letto, poi mi preparo, faccio colazione e chiamo mia madre per andare a scuola, anche se è fin troppo presto.
Oggi voglio conoscere nuove persone della mia classe, visto che l'altro giorno ho conosciuto solo Zack.
*sento una botta dal piano di sopra* salgo correndo, e vado nella prima camera che mi capita, quella di mio fratello. Mio padre lo stá picchiando e ormai Gabriele è caduto, sbattendo la testa al muro.
《papá》grido, e lui si gira, non degnandomi di un suo sguardo se ne va'.
《che è successo?Stai bene?》dico mettendo una mano dietro la testa di Gabriele per alzarla, non si è fatto molto male per fortuna, ma ha un pó di sangue.
《io..sono entrato nella sua camera, volevo prendere una cosa dal suo comodino ma la bottiglia piena di vino lí sopra mi è cascata..》dice con gli occhi gonfi e rossi. 《te la senti di andare a scuola?》chiedo, ma mi rendo conto che la domanda non ha senso. 《ovvio》dice ridendo, mio fratello a contrario di me, ha una voglia di studiare che non finirebbe mai.
Decidiamo di non dire nulla a nostra madre e ci avviamo verso la macchina.
Restiamo in silenzio fino al mio arrivo a scuola. 《ciao》dico, guardando nei sedili dietro verso mio fratello e sbattendo lo sportello.
Mancano cinque minuti al suono della campanella, e vado sempre nello stesso posto, nel giardino della scuola.
《Jenn!》urla Zack preoccupato. Si avvicina a me, ha le pupille dilatate, che nascondono il verde dei suoi occhi e mostrano solo la parte grigia,
che non avevo mai notato. È bellissimo..
《ero solo malata》dico, e abbasso lo sguardo verso le mie scarpe.
Mi sento improvvisamente ribollire le guancie.
《beh, ora stai bene》quando vede arrivare la sua ragazza guarda il
cielo è sbuffa. 《amore》dice lei guardando Zack, mettendo la sua mano sulla sua guancia e baciandolo. Finalmente suona la campanella che pone fine a quel disagio che si era creato.
Zack e la sua ragazza si stanno abbracciando, sto' entrando ma sento gli occhi di lui su di me. Mi giro, e infatti mi sta' fissando con pietá mentre abbraccia lei.
In classe tutti hanno già preso posto, tranne Zack, che entra dopo un minuto.
Verso i primi banchina c'è un ragazzo con cui vorrei fare amicizia,
mi sembra uno di quei popolari, non mi frega molto di lui ma è giusti per conoscere qualcuno. Ha capelli né corti né lunghi castani, come quei ragazzi che piacciono tanto, ma mi dá le spalle e non riesco a vedere il colore degli occhi.
La sua compagna di banco mi guarda, mi sorride e sussurra all'orecchio di quel ragazzo misterioso, lui si gira e mi fissa un momento. Ha occhi azzurri, e quando mi sorride con la lingua di fuori, mi sembra di vedere un piercieng.
Quando l'ho finito di esaminare guardo la sua compagna di banco, è bruttina, ha capelli corti biondi, tre piercieng sul viso e occhi marroni.
È già cominciata la lezione di inglese, eppure penso a quel ragazzo, deve essere uno di quelle persone tutte percieng e niente cervello
《Zack, ma chi è quello?É bravo a scuola?》sussurro. segue il mio sguardo e mi guarda deluso
《è Justin e sì, è abbastanza bravo a scuola. Perché?》dice paonazzo
《per sapere》gli sorrido e lui per fortuna ricambia, ha un sorriso bianco e splendente, tutto di lui è perfetto.
Le ore passano, noto altri ragazzi come luke, un ragazzo biondo con occhi marroni, ma troppo antipatico, Tom, con capelli rossi, ha un accento britannico e ha occhi azzurri.
Non sono una maniaca dei ragazzi, sto' solo valutando.
Mentre esco e vado nel cortile per uscire non mi accorgo neanche che stavo uscendo e che stavo fissando Justin, a un pó di metri da me.
《tutto bene Jenn?》dice Zack mettendomi una mano sulla spalla.
Mi stupisco di quel gesto, come deve esserne rimasto stupito Justin, che proprio in quel momento si gira e fissa la mano di Zack sulla mia spalla,
ha un'espressione non definibile, è solo serio forse.
《si..Zack》dico, ci guardiamo, lui toglie la mano dalla mia spalla e arrossisce.
Fá per avvicinarsi ma nota la chioma viola della sua "fidanzatina".
Corro verso la macchina di mia madre, andiamo via,
e passo lo stesso pomeriggio di sempre.

teenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora