《devi andare a pallavolo preparati》urla mia madre.
La Pallavolo inizia sempre dopo l'inizio della scuola e non vedevo l'ora di cominciare.
《vengo》urlo a mia volta.
Quando sono pronta scendo e mi avvio alla macchina, per tutto il tragitto stiamo zitte e poi finalmente arrivo alla palestra dove ci sono nuove ragazze a giocare.
《piacere》dico subito a due ragazze poco più basse di me, more.
《ciao》dicono sincronizzate.
Parliamo cinque minuti e mi dicono che si chiamano Taylor e Rebecca.
La prima lezione non abbiamo fatto granché.
Dato che ho pallavolo tardi, verso le sette, mangio, mi faccio la doccia e vado a letto.
《Jenn..sei una troia, aveva ragione Tom》dice Zack mentre fuma.
《non ti vuole nessuno》afferma Mark
Tom spunta fuori dai due spingendoli e mi fissa, poi mi dá uno schiaffo, continua per una ventina di volte così poi però sento una voce in sottodondo.
《Jenn, avevi un incubo, stavi urlando》dice mia madre assonnata
《forse sì》dico spacciatamente e rimettemdomi sotto le coperte sudate.
《ti faccio una camomilla》esce dalla stanza
《e allora fammi questa cazzo di camomilla》affermo, per fortuna è già uscita dalla stanza. Arriva con la camomilla in mano e io riprendo sonno.giorni dopo
Questi giorni sono stati di una noia tremenda, ho dovuto recuperare i voti e le insufficienze stando sui libri; In compenso ho preso dei nove.
《esco, ho finito di studiare》urlo, e sbatto la porta.
Vado a salutare Mark. È diventato il mio migliore amico
《ciao, non c'è nessuno, vuoi entrare?》mi chiede con quel sorriso solare.
《in verità volevo solo salutarti visto che non eri a scuola》dico.
《grazie del pensiero, allora vai》mi abbraccia e mi dá un bacio sulla guancia.
Camminando mi avvicino alla fine della via e decido di andare da Zack.
Davanti a casa sua ci sono lui, la sua "fidanzata", Justin, Tom, un ragazzo che non conosco e quella stronza di Marta.
《Jenn》Zack viene da me e mi abbraccia
《veniva anche la puttanella?》esclamano in coro la ragazza di Zack e Marta.
《lui è Thomas》Justin mi presenta il suo amico, è moro e ha occhi azzurri.
《si》dice Thomas impassivo e bevendo un sorso dalla birra che ha in mano.
《è del terzo anno》aggiunge subito Justin serio.
《e allora?》non so che dire.
《beh io e Marta ce ne andiamo. Con le stronze non ci voglio stare》dice la stronzetta con la chioma viola
《vieni Tom?》chiede Marta supplicante
《certo》dice lui subito
Quando sono andati rimaniamo solo io, Justin, Thomas e Zack.
《andiamo a fare un giro?》dice Zack rompendo il silenzio.
《si》Justin sorride.
Thomas stá zitto però si incammina con noi.
《però tra poco devo andare a casa mia》continua Zack
passiamo per il parco del quartiere, non c'é nessuno.
《Thomas perché stai zitto?》Dice Justin
《cazzi tuoi?》dice lui e ri beve da quella bottiglia
《ribelle il ragazzo》dico io, cercando di fare la "simpatica" anche se non lo sono.
《non mi conosci quindi sta' zitta》dice Thomas guardando gli alberi.
《calmatevi》sussurra Zack che arrivato a casa sua, entra dentro e ci saluta.Justin si mette a sedere su una delle altalene del parco, Thomas si appoggia al legno e io mi siedo sull'altra altalena.
《qualcuno mi spinge?》dico per sdrammatizzare
《che bambinata》afferma Thomas, non ride mai.
《vabbene》Justin si alza e si mette a spingermi.
Thomas si siede accanto a noi e osserva la scena con disgusto.
faccio per saltare quando l'altalena è alta e cado di ginocchia.
《ahia》
《hai bisogno di un kit medico?》dice Thomas scherzosamente senza ridere.
《ti sei fatta male?》Justin mi tende la mano e io mi aggrappo a lui.
《no》《beh scusate devo andare mi aspetta Kendall》dice Justin (K. è la sua migliore amica)
《allora andiamo anche noi via》dice Thomas
《va bene》obbedisco.
Cammino affianco a lui da dieci minuti e non ci siamo ancora rivolti una parola.
《che ti ho fatto?》dico per parlare
《nulla.》
《allora perché hai quel muso?》
《ho questo muso con tutti》è serio
《anche con la tua ragazza?》faccio per ridere ma risponde ancor prima che possa chiudere bocca.
《non ho una ragazza e non l'ho mai avuta. lasciami in pace ora》
《scusa》passo il tempo guardando il marciapiede e mi tornano in mente i momenti in cui andavo a spasso con mio padre su queste strade, ridevo, ci giocavo, e ora non potevo più farlo.
《che piangi?》per la prima volta mi fissa intensamente e vedo quegli occhi blu più dolci.
《mi veniva in mente mio padre》confesso
《e allora?》
《è morto poco tempo fa》
Non risponde più, forse mi capisce e sá che non ne voglio parlare.
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teen
Teen FictionJenny è una ragazza di quindici anni che dopo la morte del padre e le delusioni ricevute si isola da tutti. Una sera però succede qualcosa che cambierà la sua vita e le farà capire anche la morte del padre. Dopo il trauma ricevuto è ancora meno fe...