2003 - parte 8

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- Rup, allora, che ne pensi? – Emma, appena tornata nel suo camerino, non aveva perso nemmeno un attimo e aveva deciso di chiamare subito Rupert, il tassello mancante di quello che la stampa amava soprannominare "The Golden Trio", per rifinire alcuni dettagli della festa a sorpresa per Daniel.

- Sinceramente penso che tu abbia organizzato una festa fantastica, Daniel ne sarà entusiasta. Ci scommetto! –

- Lo spero proprio, sai, prima ero passata a cercarlo nel suo camerino, ma non ha voluto vedermi, non capisco proprio cosa gli stia succedendo. –

- Cosa? Non avete ancora chiarito? Siete più lenti di due tartarughe messe insieme voi due! –

Emma rise al commento del suo amico dai folti capelli rossi. Adorava trascorrere del tempo con lui, anche solo per parlare tranquillamente di qualsiasi cosa, e molti dei ricordi più belli sul set erano legati a lui che con le sue battute e la sua allegria era capace di far tornare a splendere il sole anche nei momenti in cui tutto sembra grigio e spento. Inoltre, per la sua indole scherzosa, era diventato il compagno di giochi perfetto con il quale Emma aveva spesso organizzato numerosissimi scherzi, molti dei quali volevano quasi sempre come vittima il povero Daniel che, anche se non voleva ammetterlo, stava al gioco e alla fine si divertiva almeno tanto quanto loro.

- Ah! Prima che mi dimentichi, hai già preso il regalo per Dan? –

Accidenti! Tra tutte le cose a cui aveva dovuto pensare, aveva dimenticato proprio quella più importante! Stava andando nel panico: come poteva riuscire in tre giorni a farsi venire in mente una buona idea e comprare qualcosa, senza però lasciare Leavesden?

- Oddio! Rupert, no!! E ora come faccio??! Non ho modo di allontanarmi da qui! – l'ansia era palpabile nelle sue parole, così il ragazzo la subito rassicurò.

- Emma, tranquilla. Te l'ho chiesto perché sospettavo che avessi avuto tanto da fare in questi giorni tra le riprese e l'organizzazione, così mi sono dato da fare io per entrambi e ho preso quel basso di cui Dan ha parlato per mesi, per te va bene? –

- Ma certo che sì! Mi hai salvata, non sai quanto te ne sia riconoscente! –

- Ma figurati. Ho una voglia matta di tornare sul set e vedervi, mi mancate un sacco! Avrei preferito fare da spazzino lì che passare tutti questi mesi sui libri! Non ne posso più, ho il cervello fuso. –

- Dai, non dire così! Ricordati che se non avessi studiato così tanto non saresti riuscito a superare gli esami! Guarda il lato positivo: ora sei libero di fare ... -

All'improvviso sentì un lieve rumore, simile ad un fruscio, che la distrasse e finì per perdere in filo del discorso.

Con il telefono ancora in mano, si avvicinò a quella che aveva individuato come la fonte del rumore, cioè la porta, sotto la quale era passata una busta bianca come quelle che di solito si vendono nelle cartolerie.

Si piegò in ginocchio per raccoglierla e, mentre la rigirava tra le mani, notò una scritta sul retro che diceva "per Emma, aprimi". Quella calligrafia, in particolare, non le era per niente nuova e le bastò soltanto questo per capire di chi si trattasse. Fremeva dalla curiosità e dalla voglia di aprirla per vedere cosa ci fosse dentro di così importante, ma non ci sarebbe riuscita con una sola mano.

Nel frattempo, Rupert aveva continuato a parlare credendo di essere ancora ascoltato dall'altra parte della cornetta e quasi non si rese neanche conto che l'attenzione di Emma in quel momento era concentrata su tutt'altro.

- Scusa Rup, ma devo proprio andare ora. Ci teniamo aggiornati, d'accordo? –

- Certo! Tienimi anche informato su come vanno le cose con Dan, okay? A presto Emma! –

none of the others had noticed a thing #wattys2016 #firsts #justwriteitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora