2003 - parte 4

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Le immagini scorrevano veloci sotto gli occhi meravigliati di Emma. Non era mai stata in Scozia e non si aspettava di certo che fosse così bella, quasi le sembrava di essere entrata in un altro mondo, ricco di posti incantati con fate e animali fantastici. Era qualcosa che non si poteva descrivere a parole, neanche le cartoline riuscivano a renderne la bellezza. Ora capiva esattamente perché Jo avesse deciso di trasferirsi lì con suo marito e i suoi figli!

quel giorno erano partiti alle 5 di mattina per arrivare in tempo alla location scelta per girare le scene in cui Harry e Hermione salvano Fierobecco, un ippogrifo condannato a morte.

Raramente giravano scene in esterna, lontano dagli studios, e tutte le volte, un po' per la presenza dei pullman e un po' perché si doveva dormire fuori, si ricreava quell'atmosfera giocosa e spensierata tipica delle gite scolastiche. Questa volta, però, niente pullman, sarebbero stati solo in due, lei e Dan e certamente Emma non avrebbe potuto chiedere un compagno di viaggio migliore!

I due erano seduti l'uno accanto all'altro nei sedili posteriori dell'auto e di fronte a loro c'erano Susan e Anne che discutevano animatamente e allo stesso tempo silenziosamente sull'organizzazione delle giornate da passare fuori e su come disporre nel modo più giusto i vari impegni che li avrebbero attesi in futuro. Parlavano di interviste promozionali e conferenze in America, i due ragazzi erano riusciti a capire solo questo dato che le due donne parlavano troppo velocemente e così avevano deciso di comune accordo di ascoltare un po' di musica dall'mp3 di Daniel e, guarda caso, la prima traccia della playlist che avevano scelto era proprio la stessa musica che il suo amico le aveva fatto ascoltare quattro giorni prima nel parco. Tra i due ci fu subito uno sguardo di intesa, probabilmente anche Daniel si era ricordato di quel meraviglioso pomeriggio. Ormai per entrambi quella traccia aveva un significato speciale e racchiudeva in sè tante parole non dette e forti sentimenti che stavano nascendo.

Il viaggio era lunghissimo e se da un lato c' era Emma che era troppo attirata da tutto quello c'era fuori dal finestrino per annoiarsi, dall'altro c'era Daniel che invece sembrava molto più interessato ad ammirare i capelli ondulati della sua amica illuminati dai raggi del sole piuttosto che il paesaggio.

Solo dopo qualche minuto, Emma iniziò a sentire effettivamente lo sguardo di qualcuno puntato su di sé e ci volle veramente un secondo per capire di chi si trattasse, bastava semplicemente guardare con più attenzione il finestrino per notare il riflesso del ragazzo accanto a lei che la stava fissando con occhi languidi senza rendersi conto di essere osservato a sua volta.

Vedere il suo amico fissarla in quel modo strano la fece sorridere e, con ancora il sorriso sulle labbra, si voltò verso di lui e si perse per un attimo nei suoi brillanti occhi azzurri che questa volta scrutavano le sue labbra con molta attenzione. Fu lui a muoversi per primo avvicinandosi pericolosamente al viso di lei e, ad un certo punto, iniziò asporgersi verso il suo orecchio destro. Una volta spostata la cuffietta, le disse in un sussurro udibile solo da loro due:

- Sei bellissima quando sorridi –a quelle parole, la ragazza sentì dei brividi attraversarle tutto il corpo e uno strano calore sulle guance. Non riuscì a spiccicare parola e non fece altro che continuare a sorridergli, anche se con un velo di imbarazzo in più per quel commento.

Nessuno si era mai avvicinato tanto a lei e soprattutto in quel modo, ma la cosa che più la fece riflettere fu che non le dispiaceva affatto che il primo a farla sentire così fosse stato proprio Dan. Per coerenza nei confronti di quelli che credeva fosserobi suoi sentimenti per Tom, la sua reazione a quel gesto sarebbe dovuta essere completamente diversa. E se quella cotta che la stava tormentando da almeno due anni stesse passando?? Effettivamente, in quei giorni non aveva avvertito quasi per niente la mancanza del ragazzo. Ma no, probabilmente una volta che tutto il cast fosse stato al completo, tutto sarebbe tornato come prima, almeno questo era quello che sperava.

Mentre la mente di Emma lavorava veloce, lei e Dan stavano continuando a fissarsi intensamente sorridendo.

- Ehm...Ragazzi? - Anne non ricevette nessuna risposta.

- Ehy, piccioncini??? - questa volta i due ragazzi avevano sentito la forte voce di Susan e contemporaneamente si girarono nella sua direzione.

- Mi dispiace interrompere questo interessantissimo scambio di sguardi da innamorati cronici, ma siamo arrivati quindi vi conviene scendere. Durante le riprese potrete guardarvi per tutto il tempo che volete! Su! - Susan aveva colto nel segno.

- EHI! SIAMO SOLO... -

- Amici...si si, certo. Dai dico sul serio, diamoci una mossa altrimenti Alfonso si arrabbierà! -

- Susan, ha ragione. - disse Anne per sostenere la collega.

Finalmente scesero tutti e quattro dalla macchina e si diressero insieme in un grande bosco dove tutta la troupe e il regista li stava aspettando.

- Anne avevi ragione! Dan è cotto a puntino! - sussurrò Susan per non farsi sentire da Emma e Daniel che erano a qualche passo di distanza da loro.

- Già, ma anche Emma non scherza, hai visto come si guardavano? Ero convinta che provasse qualcosa per Tom! -

- Infatti lo pensavo anche io! Ho notato, però, che stanno passando un sacco di tempo insieme, chissà cosa vanno a fare tutti i pomeriggi! -

- L'hai notato anche tu allora! Sicuramente non andranno a fare "solo un giro per il set". Dan non ha ancora capito che dopo tre anni ho imparato a capire quando mi dice le bugie. Susan, ma tu pensi che dovremmo parlargli? -

- No. No, mi fido di loro. Chissà, forse ci stiamo facendo problemi inutili. Penso che sarebbe più giusto lasciargli il loro spazio e vedere da lontano come procedono le cose. Alla loro età odiavo quando i miei genitori si intromettevano nelle cose mi riguardavano.  -

- Già, hai ragione. E poi, se davvero si mettessero insieme, noi saremmo le prime a saperlo, no? - La conversazione dovette interrompersi così dato che entrambe furono richiamate dal produttore David Heyman perchè distrevano tutti con i loro bisbigli. Per il resto della giornata non ritornarono più sull'argomento.



ciao a tutti! questo è il quarto capitolo, spero che vi piaccia! so che è molto più corto degli altri, cercherò di scrivere di più nel prossimo, un bacione a tutti!:)

none of the others had noticed a thing #wattys2016 #firsts #justwriteitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora