Capitolo 5

1.9K 115 5
                                        

30 ottobre 1977

Per essere una domenica di fine ottobre, la temperatura era piuttosto mite. Il cielo era sereno e gli studenti avevano approfittato della bella giornata per fare una passeggiata.
Lily Evans, invece, si era chiusa in biblioteca fin dalle prime ore del mattino ed era uscita soltanto per andare a pranzare.
Quando James Potter la raggiunse, intorno alle 16, era immersa in libro piuttosto spesso e sembrava aver accumulato a fianco a sé un gran numero di fogli pieni di appunti.
"E' probabile che questa sia una delle ultime belle giornate dell'anno e tu che fai? Te ne stai qui a studiare?"
Lei sollevò lo sguardo e sorrise imbarazzata. In effetti, James aveva ragione, ma lei aveva preferito portarsi avanti con i compiti piuttosto che stare all'aria aperta.
"Domani avremo a stento il tempo di respirare, quindi devo finire oggi i compiti per la settimana." spiegò.
"Lo sai che Silente ha sospeso le lezioni di martedì, vero?"
"Sì, lo so, ma preferisco portarmi avanti con il lavoro."
James si sedette di fronte a lei e la guardò studiare per qualche minuto.
Le piaceva guardarla. Quando studiava si isolava dal mondo, quasi come se fosse dentro una bolla. E poi, amava il modo in cui si mordicchiava il labbro inferiore quando era pensierosa o come arrotolava le ciocche di capelli sulle dita mentre leggeva.
L'avrebbe guardata studiare in eterno, se solo avesse potuto.
"Sei venuto qui per dirmi qualcosa o solo per fissarmi?" chiese Lily. Anche se aveva tenuto lo sguardo fisso sul libro per tutto il tempo, sapeva che lui la stava guardando.
"Ehm, in realtà c'è una cosa di cui dovrei parlarti."
Il suo tono di voce spinse Lily a lasciar perdere il libro di Artimanzia a concentrarsi sul ragazzo di fronte a lei.
"Ti prego, non dirmi che ci sono altri problemi con la festa!"
"No, nessun problema." la rassicurò James sorridendo.
Lily si portò una mano al petto e sospirò di sollievo. "Allora che succede?"
"Juliet ha avuto un'idea. Dice che, visto che siamo gli organizzatori della festa, dovremmo aprire le danze."
"In effetti, sarebbe sensato." disse Lily.
"Già. Il punto è che tu dovresti ballare con me." disse James, guardando Lily come se si aspettasse di venire schiantato da un momento all'altro.
"James, ricordi quando la McGranitt ci ha insegnato a ballare durante il quarto anno?"
James annuì senza capire dove Lily volesse arrivare con quel discorso.
"E ricordi che, alla fine della lezione, lei disse che avevi un talento naturale per la danza?"
"Preferirei dimenticarlo." disse lui, prendendosi la testa tra le mani. Il ricordo di quel momento e delle risate dei suoi compagni lo tormentava ancora.
"Il punto è che sai ballare, quindi non ho paura che tu possa pestarmi i piedi o qualcosa del genere. Anzi, sarà piuttosto piacevole ballare con qualcuno che sa come muoversi." concluse lei con un sorriso.
"Con questo vuoi dire che Mocciosus era negato a ballare?" chiese James. Era la prima volta che parlava con Lily di Piton e sapeva che per lei era ancora un tasto dolente, ma la domanda gli era uscita spontanea e non era proprio riuscito a trattenersi.
Lily fece una leggera risata al ricordo. "Devo ammettere che era veramente pessimo."
"Cercherò di farti dimenticare quella pessima esperienza, mia cara." disse James.
Entrambi risero e, per un attimo, Lily pensò di non essersi mai sentita così bene con un ragazzo.
Sarebbe stato davvero così male dargli una possibilità? Probabilmente no. In fondo, era cambiato parecchio dall'anno precedente e quel nuovo James le piaceva.
Lui, però, non le aveva chiesto di uscire nemmeno una volta da quando erano tornati a scuola.
L'idea che il suo comportamento fosse cambiato perché aveva perso interesse nei suoi confronti la colpì come un fulmine a ciel sereno. Non poteva succedere proprio ora che aveva ammesso a se stessa di avere una cotta per lui.
Guardò il ragazzo davanti a lei. Erano diventati amici senza nemmeno rendersene conto e, molte volte, Lily sentiva che avrebbe potuto parlargli di qualsiasi cosa. E con qualsiasi cosa, intendeva proprio tutto! Quindi, a conti fatti, le sarebbe bastato parlare con lui, dirgli che gli piaceva e chiedergli se era ancora interessato a lei.
Sarebbe bastato davvero poco per chiarire quella faccenda, se solo avesse avuto il coraggio di affrontare l'argomento.


31 ottobre 1977

Quando Lily si svegliò, quella mattina, la prima cose che vide furono le facce di Alice, Marlene e Mary.
Le tre ragazze erano sedute sul bordo del letto di Lily e la fissavano sorridendo, come se aspettassero con ansia di chiederle qualcosa.
"Che volete?" chiese portandosi una mano sugli occhi.
"Gira voce che questa sera andrai alla festa con James." disse Mary.
"Non è come sembra!" si giustificò Lily.
"Non abbiamo detto nulla! Abbiamo solo sentito dire che andrete alla festa insieme. Un po' come se fosse un appuntamento." disse Marlene.
Lily sospirò. "Non è un appuntamento. Juliet ha pensato che sarebbe carino se i Caposcuola e i Prefetti aprissero le danze e, di conseguenza, io andrò alla festa con James. Ma dopo il ballo di apertura sarò tutta vostra!"
"Non disturbarti a raggiungerci." disse ancora Marlene.
Lily le guardò per qualche secondo prima di capire a cosa si riferissero. "Oh. Avete tutte un appuntamento, vero?"
Alice annuì guardandola come se si sentisse colpevole.
"Non importa. Cosa volete che sia una serata insieme a James Potter? Ormai dovrei esserci abituata."
Ed era la verità. Si era abituata a passare del tempo con James e le piaceva passare del tempo con lui, ma non sapeva se era pronta a passare una serata di quel genere con lui. Non dopo che aveva ammesso a se stessa di avere una cotta.
Poche ore dopo, quando ormai il banchetto finito e la Sala Grande era stata sgombrata per permettere agli elfi domestici di sistemare i tavoli con le bevande, Lily Evans se ne stava seduta sul letto avvolta in un accappatoio rosa.
"Pensi di venire alla festa così?" chiese Mary, guardandola attraverso il riflesso dello specchio.
"Credo che il vestito che ho scelto sia un po' esagerato. Forse dovrei puntare su qualcos'altro." rispose Lily.
"Manca mezz'ora alla festa e tu sei tra gli organizzatori, quindi dovresti già essere pronta da un pezzo. Scommetto che James ti sta aspettando, quindi smettila di farti paranoie e metti quel maledetto vestito! E' Halloween, santo cielo! Nulla è esagerato!" disse Mary, voltandosi verso di lei.
Lily sbuffò e si alzò dal letto, dirigendosi verso l'armadio. "Dici? Perché io credo proprio che questo vestito sia esagerato anche per Halloween."
"Fammi vedere." disse Mary. Poi si avvicinò a Lily e guardò il vestito che le stava indicando.
Le due ragazze rimasero in silenzio a fissare il vestito per un po', fino a quando Mary trovo il coraggio di dire: "Hai ragione, è esagerato. Ma ormai è tardi per cambiare idea. Indossa quel vestito e muovi il culo."
E così, cinque minuti dopo, Lily si stava fissando allo specchio, avvolta in un vestito che continuava a ritenere esagerato, mentre Marlene le sistemava i capelli.
"Farò la figura dell'idiota." sussurrò Lily abbassando lo sguardo. Si sentiva in imbarazzo anche solo a guardare il suo riflesso, figuriamoci a farsi vedere davanti a mezza scuola. Proprio non riusciva a capire cosa le fosse saltato in mente quando aveva optato per quel vestito.
"Stai ferma!" le ordinò Marlene, tirandole su la testa.
"Io, comunque, non ci vedo nulla di male in quel vestito. Forse il colore è un po' azzardato, ma mi piace." disse Alice, mentre la fissava appoggiata allo stipite della porta.
"Una ragazza con i capelli rossi che si veste di rosso. Accoppiata perfetta, vero? Dio, ma come mi è venuto in mente?" disse Lily, gettando un'occhiataccia al suo riflesso.
Il vestito era rosso fuoco, con la parte superiore a fascia e poi stretto in stile tubino fino ai piedi. A completare l'abito c'era una stola dello stesso colore e un paio di guanti bianchi. Era una perfetta imitazione di uno degli abiti indossati da Audrey Hepburn in Cenerentola a Parigi, il film preferito di Lily.
Nel momento esatto in cui si era iniziato a parlare di Halloween, Lily aveva deciso che si sarebbe vestita come Audrey Hepburn in uno dei suoi film. Aveva escluso il tubino nero di Colazione da Tiffany quasi subito, sarebbe stato troppo banale. Così aveva preso in esame ogni vestito indossato dall'attrice nel suo film preferito. Alla fine, la scelta si era ridotta al vestito rosso e al vestito da sposa, ma Lily aveva escluso immediatamente quest'ultimo pensando che si sarebbe sentita in imbarazzo a ballare con James Potter mentre indossava un abito da sposa. Per un attimo, la sua mente aveva addirittura pensato che l'unica volta in cui avrebbe ballato con James in abito da sposa sarebbe stato al loro matrimonio. Un matrimonio vero.
Solo al ricordo, sentiva le guance arrossarsi per l'imbarazzo di aver anche solo pensato a un possibile futuro in cui lei e James sarebbero stati sposati. Si era resa conto di avere una cotta per lui da sì e no due giorni e già immaginava un futuro insieme. Sicuramente stava impazzendo.
"Finito!" esclamò Marlene sorridendo soddisfatta.
Lily puntò lo sguardo sui suoi capelli, riconoscendo che Marlene aveva fatto proprio un ottimo lavoro a fare l'acconciatura.
Ora che anche il problema capelli era stato risolto, non poteva più tergiversare. Avrebbe dovuto raccogliere il coraggio e andare con James a quella maledetta festa.



James Potter era tremendamente agitato.
Sapeva che la serata che avrebbe passato con Lily non poteva essere considerata un appuntamento, ma era agitato come se lo fosse.
Avrebbero ballato insieme. Per una serie interminabile di minuti, l'avrebbe stretta a se e avrebbero ballato come una vera coppia. Tutto ciò a cui riusciva a pensare era a quanto sarebbe stato difficile staccarsi da lei una volta finito il ballo.
D'altra parte, doveva ammettere di aver ottenuto molto di più di quanto avrebbe mai potuto sperare. Non solo Lily avrebbe ballato con lui, ma nelle ultime settimane erano anche diventati amici. James aveva sempre pensato che solo in un universo parallelo avrebbero potuto essere amici.
Era ancora assorto nei suoi pensieri quando sentì qualcuno dietro di lui schiarirsi la voce. Si voltò e davanti a lui vide una bellissima Lily Evans fasciata in uno splendido abito rosso.
Lily si guardò intorno, grata che la Sala Comune fosse vuota. Era già difficile sostenere lo sguardo di James che la studiava, figuriamoci un'intera sala! Almeno, quando sarebbe scesa in Sala Grande sotto lo sguardo degli altri studenti, avrebbe potuto aggrapparsi al braccio di James. Lui l'avrebbe sostenuta, ne era certa.
"Da cosa sei vestito?" chiese Lily curiosa, notando che James indossava un semplice smoking.
"James Bond. Ho sentito dire che va forte tra i babbani."
Lily rise leggermente. "Vero. Beh, stai molto bene."
"Grazie. E tu sei..."
"Audrey Hepburn in Cenerentola a Parigi. E' un film babbano, non mi aspetto che tu lo conosca." disse Lily, interrompendolo.
"Veramente stavo per dire che sei bellissima."
Lily arrossì sentendo il complimento di James e abbassò lo sguardo.
James sorrise. Amava vederla arrossire e, ancora di più, amava il fatto che fosse arrossita per un suo complimento.
Si avvicinò a lei porgendole il braccio destro e le disse: "Vogliamo andare?"


La Sala Grande era stata addobbata nel pomeriggio, quindi le decorazioni non erano più una sorpresa, ma tutto il resto lasciò Lily a bocca aperta.
Gettando uno sguardo verso il buffet, notò che Brian aveva ceduto alle richieste di Juliet in merito alle tartine e che (fortunatamente!) Sirius non si era ancora avvicinato alle bevande per correggerle con il whisky.
Appena entrati, lei e James raggiunsero i Prefetti in un angolo della sala. Thomas e Denise erano vestiti da sposo e sposa cadavere, anche se in perfetto stile Serpeverde visto che entrambi erano vestiti di verde e argento; Cornelia e Lucas erano vestiti da Peter Pan e Wendy Darling; Margaret e Colin erano entrambi vestiti da pirati; Juliet e Brian avevano optato per dei vestiti storici in stile '700.
Guardando i loro costumi, Lily si pentì di non aver chiesto a James di scegliere un travestimento coordinato. Il ragazzo sembrò intuire i suoi pensieri perché le strinse la mano appoggiata sul suo braccio e le disse: "Il nostro è il travestimento migliore. Credo che James Bond si innamorerebbe subito di Audrey Hepburn."
"Non sai nemmeno chi è Audrey Hepburn." disse Lily, sorridendo per il tentativo di risollevarle il morale.
"Se assomiglia a te, chiunque si innamorerebbe di lei."
Lily non ebbe il tempo di rispondere: il gruppo scelto da Denise e Thomas aveva appena iniziato a suonare e James la stava lentamente portando al centro della pista.
Per i successivi cinque minuti (o forse dieci, Lily non riuscì a tenere conto di quanto tempo fosse passato) si limitarono a volteggiare a passo di valzer, poi la musica si trasformò in qualcosa di più movimentato e Lily prese la palla al balzo per allontanarsi da James con la scusa di dover andare in bagno.
Mentre si allontanava dalla sala, lanciò un'occhiata ad Alice, la quale si scusò con Frank e seguì immediatamente l'amica.
"Che succede?" le chiese, appena furono lontane dalla Sala Grande.
"Sto per impazzire."
"James ha fatto qualcosa di strano?"
"No! E' questo il problema! E' praticamente perfetto. Si è addirittura vestito da James Bond!"
Alice la guardò confusa senza capire come il suo travestimento potesse renderlo il ragazzo perfetto, così Lily si affrettò a spiegare: "Potrei avergli accennato un paio di volte che mio padre ama James Bond. Però James non ha nemmeno idea di chi sia James Bond! Si è informato su di lui solo perché io gliene ho parlato! E poi mi ha detto che sono bellissima e che se Audrey Hepburn assomigliasse a me tutti si innamorerebbero di lei."
"Ok, ora calmati." disse Alice, posando una mano sulla spalla dell'amica.
Lily chiuse gli occhi per un attimo, cercando di ritrovare un minimo di autocontrollo. Quella non era lei. Lily Evans non sarebbe mai andata in confusione in questo modo per un ragazzo, soprattutto se il ragazzo in questione era James Potter!
"Lily, devi parlargli chiaramente."
"Cosa?" chiese riaprendo gli occhi di scatto.
"E' ovvio che lui è innamorato di te, quindi perché non gli dici che ricambi?"
"Non ho mai detto di essere innamorata di lui." precisò Lily.
"Ok, non lo ami. Però ti piace! E dovresti dirglielo."
Lily sospirò prendendosi la testa tra le mani. "Sono così confusa!"
Alice le sorrise comprensiva e la abbracciò per qualche secondo.
Non erano il genere di amiche che si lasciano andare a continue manifestazioni di affetto, ma in quel momento Lily aveva decisamente bisogno di un abbraccio.
"Ehm, scusate, non volevo interrompervi." disse James, piombando alle spalle di Lily proprio nel mezzo di quella rara dimostrazione di affetto.
Lily si voltò verso di lui facendo finta che tutto andasse bene e disse: "Figurati. C'è qualche problema?"
"Forse dovrei chiederlo io."
Alice, sentendosi di troppo, mormorò qualcosa sul fatto che aveva lasciato Frank solo e tornò alla festa.
"Non sei molto brava a raccontare bugie. Era ovvio che la faccenda del bagno fosse una scusa per allontanarti, quindi devo chiedertelo: ho fatto qualcosa di sbagliato?" chiese James, appena Alice se ne andò.
"No, James. Assolutamente no! Però c'è qualcosa di cui ti devo parlare."
"Ok. Dimmi tutto."
Ecco la parte difficile. Come si fa a chiedere a un ragazzo se è interessato a te senza sembrare una completa idiota?
"Io ti interesso ancora? Non intendo come amica, parlo di qualcosa di più. Te lo chiedo perché da quando siamo tornati a scuola non mi hai mai chiesto di uscire e non hai mai cercato di farti notare e mi stavo chiedendo se questo cambiamento fosse dovuto al fatto che ha deciso di lasciarmi spazio, come in effetti ti ho sempre chiesto di fare, o se fosse perché non sei più interessato a me."
Lily aveva parlato senza fare pause, quasi senza respirare, e senza lasciare a James nemmeno il tempo di assimilare quello che lei aveva detto.
"Lily... Io..." iniziò James incerto. Non aveva capito per quale motivo Lily gli stesse facendo una domanda simile. Anzi, non riusciva a capire perché ne sentisse il bisogno. Lo conosceva bene, se solo si fosse soffermata a guardarlo un attimo avrebbe capito che era innamorato perso di lei!
Lily, sentendo l'incertezza nella voce di James, mise letteralmente le mani avanti, quasi come se volesse fermare qualsiasi cosa stesse per uscire dalla bocca del ragazzo.
"Lascia perdere, non avrei dovuto farti una domanda simile. Troppo personale e decisamente imbarazzante. Forse più per me che per te, ma comunque imbarazzante. Fai finta che io non ti abbia chiesto niente." disse poco dopo.
James stava per rispondere che niente di ciò che aveva detto era troppo personale o imbarazzante, stava per risponderle che era interessato a lei al punto tale da allontanarsi perché sapeva che se avesse insistito chiedendole di uscire avrebbe perso anche quel poco che aveva ottenuto negli ultimi due mesi. Stava per dire tutte queste cose, ma non lo fece perché Sirius scelse proprio quel momento per informare James che stava andando a vedere come stava Remus.
"Cos'ha Remus? Sta male?" chiese Lily preoccupata, spostando lo sguardo da Sirius e James e dimenticandosi per un attimo della conversazione imbarazzante che aveva affrontato poco prima.
"Niente di che, è solo un po' stanco. Forse sta covando l'influenza." disse Sirius stringendosi nelle spalle. Poi, senza aggiungere altro, si incamminò verso la Torre di Grifondoro.
"Dovresti andare con Sirius. Sai, assicurarti che Remus stia bene e cose così... Le classiche cose che fanno gli amici quando uno di loro sta male." disse Lily guardando ovunque tranne che verso James.
"Non posso andarmene. Sono qui con te, siamo venuti alla festa insieme." disse James, cercando di capire per quale motivo Lily lo stesse improvvisamente allontanando da lei.
"Tecnicamente dovevamo solo aprire le danze insieme, cosa che abbiamo fatto. Non credo che sia necessario rimanere ancora qui insieme. Saluta Remus da parte mia." disse Lily, prima di voltarsi e tornare verso la Sala Grande lasciando James solo a chiedersi cosa avesse fatto di sbagliato.
Di certo, tra tutti gli scenari che James Potter aveva immaginato come conclusione di quella serata, quello era l'unico a cui non aveva pensato.

12 Passi  (Jily)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora