Capitolo 3

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Rimasi a bocca aperta vedenda Taylor baciarsi con quel ragazzo, lei era sempre stata abbastanza timida e ancora di più con i ragazzi, ma mi sentivo di troppo cosi mi girai.
Erano carini, da come si muoveva tra le sue braccia, da come lo abbracciava, mi sembrava diversa, e mi sembrò anche che lo amasse davvero e anche lui a lei.
Erano passati più di 15 secondi e si baciavano ancora, così dopo un pochino mi schiarì la gola per richiamare la loro attenzione e subito dopo si girarono.
Taylor: "Uh si amore scusa, lui è Mace (Meis) Bieber, il mio... il mio ragazzoo!" Disse quest'ultima cosa quasi urlando e con gli occhi a cuoricino, si vedeva che lo amava.
Io: " Wow! Molto piacere Mace, io sono Selena...Selena Gomez"
Lui mi guardo un secondo e poi mi sorrise.
Mace: " Piacere mio, sei nuova?"
Io: " Si, sono arrivata la settimana scorsa dal Texas, e visto che prima studiavo in questa scuola, e che conoscevo giá un po' di gente ho chiesto a mia madre di riscrivermi qui" dissi sorridendo
Taylor: "Si amoree, ed è addirittura nella nostra classe!" Disse a Mace con un sorrisone che fece sorridere anche a me.
Mace: " Visto che le lezioni ancora non iniziano andiamo un attimo al bar, facciamo colazione e poi andiamo in classe"
Io e Taylor dicemmo insieme: "Va benissimo" poi ci guardammo e ci mettemo a ridere mentre ci dirigevamo verso il bar.
Mentre camminavamo mi ricordai che dovevo andare in segreteria a chiedere un po' di cose, cosi dissi:
"Ragazzii, mi sono scordata che devo andare un'attimo in segreteria, devo chiedere alcune cose, ma non vi preoccupate, voi intanto andate appena finisco ti faccio uno squillo" dissi guardando Taylor, che fece cenno di si con la testa e mi diede un bacino sulla guancia.
La scuola era diventata ancora più grande ma più o meno riuscivo ad orientarmi cosi tornai indietro e girai nel corridioa destra, vidi il portone di legno marrone e bussai ma non rispose nessuno, cosi dissi: " permesso..." ma non rispose nessuno. Non c'era la segretaria ma vidi che alla mia sinistra c'era un porta con la scritta *Sign. Necksework*.
Io: "Eccolo...!" Bussai ancora e la porta si apri, sentivo delle urla e davanti ai miei occhi volo una lampada che andò a sbattere contro la parete e che cadendo si ruppe al suolo. *Boom!!*
Mi spaventi e feci un salto quando sentì quella botta...

La Mia Piccola MamacitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora