Capitolo 4

186 19 1
                                    

Dentro la direzione vidi un ragazzo davanti alla preside, sembrava molto arrabbiato, vidi che nel suo collo, oltre ai tanti succhiotti c'era una vena che continuava a pulsare, e aveva le mani chiuse a pugno sopra la catedra.

La direttrice mi guardò con una faccia alquanto sconvolta e il ragazzo si girò e guardandomi con quella faccia furiosa che si ritrovava in quel momento mi disse: "Che cazzo entri così cogliona?! Non vedi che stiamo discutendo?!!! Non ti hanno insegnato che prima di entrare si bussa porca puttana?!!"
Ero molto in imbarazzo, ma anche arrabbiata da come mi aveva urlato.
In quel momento non sapevo come rispondergli.

Nessuno mi aveva mai trattata in quel modo. Ma chi si crede di essere sto stronzo?!
Presi coraggio e dissi: "Per prima cosa stronza lo dici a tua madre! Secondo a me le maniere le hanno insegnate, al contrario tuo pezzo di merda! Non ti permettere mai più di mancarmi di rispetto, ahh... e prima di entrare ho bussato ma non mi ha risposto nessuno e sentivo delle urla pensavo che stesse succedendo qualcosa di grave qui dentro..." dissi la prima cosa che mi venne in mente.

Lui volle contrabbattere ma la Sign. Necksework disse prima di lui: " Chicos por favor, no se falten el respeto en este modo! Justin por favor vete que tengo que hablar con la señorita Gomez..." (ragazzi per favore, non mancatevi di rispetto in questo modo! Justin per favore esci che devo parlare con la signorina Gomez...)

Justin: " Ma vaffanculo te e quella bimba minchia!!"

Prima che potessi contrabbattere quel tizio usci dalla direzione sbattendo la porta.

Che bel modo di iniziare la scuola no?! Perché proprio io devo incontrare persone come quel essere schifoso mi chiedo io... Bah

Sing. Necksework: " Disculpalo, es que no lo se controlar. Es un chico muy dificil..."

( Scusalo, è che non riesco a controllarlo. È un ragazzo molto difficile...).
Disse con la faccia rivolta verso il basso.
Penso sia in imbarazzo... Povera preside, mica si deve prendere la responsabilità del comportamento di quel ragazzo. I suoi genitori avrebbero dovuto educarlo e insegnargli le buone maniere.

Io: "Ma non si preoccupi, non è colpa sua se i suoi genitori non l'hanno educato." Le dissi con un quasi sorriso.

Lei mi guardo e arrossì ancora. Non so il motivo, ma sembrava imbarazzata.

Sign. Necksework: "Ehm... lui è mio... mio figlio... Ma non sono cose di cui devo parlare con una alunna."

Cazzo... che figura di merda!! Non potevo tenermi la bocca chiusa?!
Dioo...!
E prima ho anche detto a quel tipo *stronza lo dici a tua madre!* e poi anche che non l'avevano educato i suoi genitori... Madoo! Basta d'ora in poi cercherò di stare zitta. Meno figure di merda, meglio è.

Ero molto imbarazzata. Ma dissi: " Oh mi scusi tantissimo non volevo offenderla! Davvero mi scusi. "

Sign. Necksework: "Ahi no importa tesoro. Me han tratado peor, pero almenos tu has pedido disculpa, los otros no...!"
( ah non fa niente tesoro. Mi hanno trattata preggio, però almeno tu mi hai chiesto scusa, gli altri no...!)

Gli feci un sorriso e gli risposi: " Ah ok mi scusi ancora! Comunque sono qui perché avrei bisogno che mi dica qual'è il numero del mio armadietto e la chiave."

Aprì il casseto accanto alla sua gamba destra e estrasse delle chiavi e un numero e disse: " Ah si, toma hermosa. El numero de tu cajònsito es el 316 y toma las llaves."
( Ah si, tieni bellissima. Il numero del tuo armadietto è il 316 e eccoti le chiavi.)

Presi le chiavi e prima di uscire dalla direzione dissi: "Grazie mille. Arrivederci e buona giornata".

Uscii e chiusi la porta dietro di me. Mi appoggiai alla porta e sbuffai. Che giornata... spero che dopo vada meglio.

Usci dalla direzione e quando mi giarai andai a sbattere con qualcuno. Cazzo noo! Ancora...

La Mia Piccola MamacitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora