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Kayla dormí più del dovuto, dato che aveva perso la cognizione del tempo da quando aveva lasciato la sua casa, il telefono con la sveglia, l'orologio. Come si destò, si trovò davanti Kevin, che sembrava la stesse "fissando", e che avesse vegliato su di lei tutta la notte, o il giorno; era confusa, allora chiese biascicando "Ma che ore sono?" "Questo è un posto senza tempo, ma io mi regolo con un orologio che mi sono portato dietro dal nostro vecchio mondo: dovrebbero essere le 18. Vuoi mangiare qualcosa?" "Si, avrei un certo languorino, ma tu come fai? Non hai la bocca!" "Tranquilla, già c'è n'è di cibo, per me non preoccuparti, anch'io mangio, ma tramite flebo. Non è il massimo, ma sono ancora qui, quindi... Va bene una colazione all'americana?" "Si, adoro uova e pancetta, sono adatti per ogni pasto".
Entrambi sazi, si accomodarono sul divano, e Slendy, deciso nel suo intento, iniziò a discutere con la ragazza dei suoi interessi: "Tu cosa facevi per fuggire da quel mondo crudele?" "Mi rifugiavo nella musica... L'unica mia vera amica che mi capiva veramente..." "Anch'io adoro la musica... Hai mai scritto qualcosa?" "Si, però ho lasciato tutto a casa mia, se si può definire tale, mi mancano le canzoni del mio cellulare. Tu che ascolti?" "Le ultime uscite e mi riconosco molto in quelle di Tiziano Ferro..." "Davvero?!? Anch'io!!! La tua preferita?". Sul viso della ragazza si stava abbozzando un raro sorriso, timido ma prezioso. "10.000 scuse" "Non ci posso credere, anche la mia!!!". Kevin stava riuscendo ad aprirla, pian piano a sciogliere la sua spessa lastra di ghiaccio. Avevano parecchie cose in comune, ma per alcune sfruttava la sua capacità di leggere nella mente, come per esempio per il titolo esatto della canzone. Non era mentire, era trovare una scorciatoia a fin di bene; di tutto, pur di farla sentire a proprio agio e capita. Disse "Purtroppo nella fretta per venire qui ho dimenticato il mio cellulare con le canzoni", usato solo per quello dato che nessuno le avrebbe mai mandato un messaggio. "Che peccato... Vabbe, pazienza... Mi ha fatto piacere discuterne con te... Scusa ma mi sento sempre stanca, vado a dormire, ok? Buonanotte". A lui piaceva "osservarla" e contemplarla mentre dormiva, era così bella e pacifica, era crollata con un sorriso beato sul volto grazie alla piacevole chiacchierata.

La Vera Storia di SlendyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora