Erano le 9:01 quando lo Slender si svegliò a causa di quei lamenti incomprensibili. Uscì di casa e corse verso la presunta direzione dalla quale provenivano i singhiozzi. Era per forza Kayla, poiché sul divano non v'era più nessuno. Corse più veloce che poté, finché scorse un puntino in lontananza. Continuò a correre, e, finalmente raggiunse quella sagoma rannicchiata su sé stessa. Le si avvicinò e le mise delicatamente un braccio sulle sue spalle. "Perché piangi?" chiese. "Perché non mi fai fuori ora, ti prego!". Stava urlando tra una lacrima e l'altra, articolando rantoli incomprensibili, ma era sufficiente per capire il suo stato d'animo... "Calmati, finirai per scoppiare!" "Troppo tardi, ormai non riesco più a trattenermi, tutto quello che mi sono fatta scivolare addosso per un'intera vita in realtà l'ho assorbito, come una spugna perpetua, ora mi sento di merda, una merda, perché mi hanno trattato di merda! Voglio perdere la memoria, magari anche e soprattutto la vita, così scivolerei nel vuoto, nel nulla, nell'oblio più remoto e non ci penserei più, mai più." e si rannicchiò ulteriormente su di sé. Rimase come congelata: congelati i suoi arti, congelate le lacrime, congelate le sue emozioni contrastanti e devastanti, persino gli occhi, con sguardo vitreo. Sembrava che il tempo si fosse fermato, come se qualcuno avesse cliccato il tasto "pausa" su di lei, per risparmiare altra inutile e lancinante sofferenza a quella povera creatura.
Kevin la prese in braccio, così com'era, e la riportò a casa stringendola a sé con tutto il suo affetto, per provare a sciogliere il "ghiaccio " che la sopprimeva. La adagiò con premura sul divano e l'avvolse nelle coperte, ancora paralizzata da rabbia e dolore. Non riusciva nemmeno a stendersi. Era ancora quel groviglio e scarabocchio di nodi, che solo una persona abbastanza paziente sarebbe riuscita a districare quella matassa. Il ragazzo prese una vecchia stufa e della legna da ardere, per riscaldare l'ambiente e quella povera ragazza. Dopo un po', per lo sfinimento, riuscì ad addormentarsi, stremata. Lo Slender le si sedette accanto e le accarezzò dolcemente con le sue lunghe dita il viso e i capelli. Le diede un bacio, per quello che poteva e che riusciva, sulla guancia, ma poi si fermò con quelle effusioni, per paura di svegliarla e disturbare il suo agognato sonno. Fortunatamente dormiva pesantemente, a causa dello sfiancamento dato dalla liberazione forzata di tutti quei sentimenti ormai non più trattenibili.
Nel frattempo, Kayla sognava, sognava di essere in un letto morbido e caldo, accoccolata tra le soffici coperte. Aprì lentamente gli occhi, si girò verso il centro del letto matrimoniale e sull'altro lato vi era seduto Kevin, che la stava contemplando. "Ehi" "Ciao, che ci fai qui?". Slendy adagiò l'intero corpo sul materasso e disse "Mi piace vederti dormire, poiché è il momento in cui ti rassereni e il tuo volto si distende, e sulle tue candide labbra riaffiora un sorriso celato, mai mostrato, per occasioni mancate e non volendolo rovinare, cercando una circostanza per la quale valesse veramente la pena sfoggiarlo.". Allungò una mano verso il suo viso per accarezzarla, ma lei si ritraé. "Tranquilla, mica ti mangio..." e si lasciò coccolare: prima il volto, poi i capelli, dunque le si avvicinò per abbracciarla, stringendola forte a sé per trasmetterle tutto il suo calore e continuò a sfiorare delicatamente i suoi lineamenti. Come se avesse paura di rompere qualcosa di così fragile solo ammirandola, e all'improvviso i loro "sguardi" si incrociarono: fu come specchiarsi, e rimasero così per svariato tempo, in contemplazione l'uno dell'altro, leggendosi nel profondo, scrutandosi l'anima.
Li pervase un irrefrenabile istinto di baciarsi, ma Kayla non sapeva come e rimase interdetta, ma poi Kevin, deciso, le prese la testa fra la mani e iniziò ad assaporarla. Era strano limonare con uno con denti affilati e una lingua biforcuta come quella di Venom (Spiderman), che si intrecciava con la sua formando uno strano garbuglio, rendendo impossibile capire dove iniziava la bocca dell'uno e quella dell'altra. La ragazza si sentì infilare una mano sotto la maglietta del pigiama che percorse senza fretta tutto il suo fianco, le costole, e poi si infilò sotto il reggiseno, facendola ansimare. Le strinse deciso il seno e pure lui sentì il bisogno di respirare più del dovuto. Il fiato di entrambi era affannato e rumoroso, ma tanto nessuno li sentiva e poteva rovinare quel così bel momento. La mano rimasta inattiva finora, decise di passare all'azione e per questa l'elastico dei pantaloni non fu l'ostacolo che la fermò. Stava per valicare il limite degli slip ma...
Kayla si svegliò di soprassalto, con il cuore che le batteva all'impazzata, come se avesse corso per chilometri inseguita da qualcuno di molto veloce. Si accorse che lo Slenderman si era addormentato seduto sul divano dove anche lei, fino a poco fa, dormiva. Dopo un po', anche quest'ultimo si destò, leggermente infastidito, e le chiese "Anche tu hai fatto un sogno strano?" "Ehm, si... Perché? Tu cos'hai sognato?" "Tu?". Si chiesero in contemporanea "Per caso hai sognato me?". Ci fu un'interminabile silenzio, spezzato da un lungo sospiro imbarazzato. Entrambi rossi, non avevano il coraggio di alzare la testa. Era stato piacevole il sogno, però nessuno dei due aveva il coraggio di dire qualcosa in merito, perché non erano sicuri se l'altro ricambiava o meno... Kayla finalmente disse "Facciamo finta che non sia mai successo?" "Come posso, tu hai stravolto la mia vita, mi hai messo in gioco, ho sfruttato i miei sentimenti per aiutarti: non riesco a nascondere quello che provo. Forse questa è la prova affettiva che ha dimostrato che tutto quello che ho fatto per te non sia stato uno sforzo vano." "Beh, se l'abbiamo sognato entrambi (Dream), vuol dire che ha funzionato, e che quella strana cosa che sento quando ti parlo non sono interferenze, ma magari sono dei sentimenti...!" "Allora il mio compito è finito. Ti mando nell'altro mondo." "No, aspetta! Dopo tutto quello che hai fatto per me, ora mi mandia affanculo così?" "Beh, speravo di "guarirti" mettendoci anima e corpo, ma tu non hai ricambiato o fatto qualcosa per me! Anche solo un abbraccio! Per me bastava la tua presenza, ma a quanto pare non te ne è mai sbattuto di me, come se non ci fossi, una bimba capricciosa!" "Ora so io come farti smettere!". Fece per andarsene, ma ritornò sui suoi passi e strinse forte a sé Kevin, baciandolo intensamente. Il ragazzo già ce l'aveva una bocca, ma non gliel'aveva detto per non allarmarla, poiché sembrava veramente una bocca da cannibale. Il divano sostituì il letto del sogno, ma quando arrivò al punto in cui si era interrotto, prese in braccio la ragazza, che le si era avvinghiata al busto con le gambe, e la portò in camera, continuando ad assaporarla e stando attento a non farla sbattere sui mobili. Quando si coricarono sul letto, Kevin chiese a Kayla "Vuoi essere mia per sempre?" "Certo, non desidero altro" e si infilarono sotto le coperte per godere di un'ulteriore intimità. Sparì il pigiama, sparì la giacca, volarono camicia e cravatta. Lei sentì sempre di più il calore del suo corpo, avvolta dagli otto tentacoli e dalle forti e rassicuranti braccia. Quello provato nel sogno si fece ancora più vivo, e nessuno dei due voleva staccarsi dall'altro neppure per riprendere fiato. Non si sarebbero lasciati mai, legati da sofferenza e amore, che per la prima volta si svelò ad entrambi. La diversità non era un ostacolo, e ora neanche gli inutili vestiti, riversi sul pavimento. Furono una cosa sola, due pezzi formanti un unico puzzle, introvabili fra migliaia di tessere, i pezzi combacianti. I suoi spigoli nelle sue forme, e viceversa. Niente e nessuno li avrebbe mai più separati.Da allora furono Signor e Signora Slender, e si dedicarono insieme al "lavoro" che i loro figli ben presto avrebbero proseguito. L'amore di quella casa era incomparabile a quello presente in ogni luogo, e mai ce ne sarà uno così forte e grande.
Fine.
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La Vera Storia di Slendy
FanfictionOra conoscerete nuovi aspetti sulla sua vita e saprete come mai lo Slenderman è diventato così Penso che molti di voi, come me, si immedesimeranno nei protagonisti P.s. ci sono due finali, saranno chiamati con A e B i capitoli che partiranno quando...